Dipendenza da sesso: alcuni soggetti, invece di approcciarsi alla sessualità come gioco, relazione, comunicazione, scambio di piacere, momento privilegiato dell’intimità, la vivono in modo ossessivo, divenendone “dipendenti” e ponendola al centro della propria vita.
La dipendenza da sesso ha conseguenze gravi sia a livello individuale che sociale. I dipendenti da sesso, oltre a vivere un forte disagio psicologico, deteriorano progressivamente i rapporti affettivi e relazionali e compromettono la loro attività lavorativa ed economica. In più, secondo precedenti ricerche, il 55% commette con alta frequenza reati a sfondo sessuale.
Il dipendente sessuale si relaziona al sesso in modo ossessivo e con motivazioni diverse, tra cui: per confortarsi dal disagio, rilassarsi dallo stress o prendersi cura di sé.
I comportamenti che il dipendente sessuale può mettere in atto sono tra i più svariati: masturbazione, rapporti sessuali anche con persone anonime o con prostitute, esibizionismo, voyerismo, pratiche di tipo sadomasochistico, fantasie sessuali ossessionanti, acquisto di materiale pornografico.
Come conseguenza diretta il soggetto che soffre di dipendenza da sesso può sviluppare disfunzioni sessuali, malattie sessualmente trasmesse o disturbi quali ulcera, pressione alta, calo delle difese immunitarie, esaurimento fisico o disturbi del sonno.
Il dipendente non prova ansia o disagio a causa del pensiero sessuale in sé, ma per il fatto di non riuscire a controllarlo o non poterlo metterlo in atto a causa delle conseguenze negative. In tal caso vengono sperimentati sentimenti contrastanti, di eccitazione ed euforia da un lato e di ansia e disagio dall’altro. Questo contrasto aumenta la sofferenza sperimentata, alla quale la persona cerca di porre rimedio tramite il sesso.
Dipendenza da sesso: cause
Tra le cause della dipendenza da sesso ve ne sono alcune più specifiche di questo disturbo in particolare, mentre altre più generali che concorrono nello sviluppo di una personalità dipendente.
Abusi psicologici, fisici e sessuali subiti nel corso dell’esistenza sono tra i maggiori fattori di rischio. Tuttavia, anche esperienze negative di altro genere, quali la morte di un familiare o altre esperienze dolorose dal punto di vista affettivo possono aver concorso nel creare una sorta di vulnerabilità psicologica che predispone alla dipendenza.
Uno studio recente condotto su un campione italo-svedese sottolinea quanto gli uomini siano più a rischio delle donne nello sviluppare tale disagio, mentre l’essere impegnati o meno in una relazione stabile non risulta essere un fattore influente. Un frequente utilizzo di pornografia online è risultato inoltre predire maggiormente una dipendenza sessuale.
Dipendenza da sesso: trattamento
Le persone affette da dipendenza da sesso possono essere aiutate attraverso una terapia individuale o di gruppo.
La difficoltà maggiore si riscontra nel fatto che questi soggetti molto spesso non chiedono aiuto per uscire dalla loro dipendenza, non essendo spesso nemmeno consapevoli pienamente del disagio di cui soffrono e delle conseguenze gravi per se stesse e per altri cui possono andare incontro.
E’ stata dimostrata l’efficacia di programmi di trattamento integrato che includono la terapia di gruppo, la psicoterapia individuale e quella farmacologica. Le terapie di gruppo sono utili ad alleviare i sensi di colpa, di segretezza, di stigmatizzazione che sono connessi alle condotte ipersessuali, inoltre forniscono un mutuo sostegno importante per la motivazione a perseguire le mete terapeutiche.
La psicoterapia a orientamento cognitivo-comportamentale rimane l’intervento più strutturato e, attualmente, quello in grado di offrire maggiori potenzialità per il trattamento delle dipendenze sessuali.
Programma Gentle Path
Esistono alcuni programmi di riabilitazione per la dipendenza da sesso. Il Gentle Path è tra i più conosciuti (per essere stato il programma seguito da Tiger Woods):
Il Gentle Path è un programma intensivo di 6 settimane, creato per il trattamento della dipendenza sessuale, l’anoressia sessuale, la dipendenza dalla relazione e il trauma sessuale. L’obiettivo terapeutico è quello di permettere ai pazienti in trattamento di “riconquistare la libertà dalle loro compulsioni sessuali”.
I pazienti vengono anche trattati per altri disturbi collaterali, come disturbi dell’umore, ansia e altre dipendenze e ci si concentra sui traumi del passato, così come sui problemi familiari attuali. Il tutto avviene tramite sedute individuali, terapie di gruppo e terapia familiare con il proprio coniuge.
Attraverso una batteria di test viene effettuata, all’arrivo del paziente, una valutazione psicologica, psichiatrica, organica, sociale e psicosessuale, che impiega, per essere completata, 24-72 ore.
Il trattamento vero e proprio dura sei settimane: è un trattamento intensivo che oltre all’intervento psicoterapeutico prevede anche un trattamento di “educazione psicologica”. I pazienti sono seguiti dalle 8 del mattino alle 4 del pomeriggio ed hanno poi degli eventi programmati nel week end, cui devono prendere parte.
I partners dei sex addicted sono accolti per una intera settimana nel Centro e durante questo periodo la coppia deve cercare di identificare i problemi del quotidiano, oltre che le possibili soluzioni a questi problemi. Oltre alla terapia di coppia è previsto un sostegno psicologico individuale (gratuito) per il/la partner del sex addicted.
Il programma da seguire è quello dei “trenta compiti”, elaborato dal direttore del Centro, lo psicologo Patrick Carnes. I pazienti , durante le sei settimane di trattamento, svolgono molti esercizi, lavorando su 15 dei 30 compiti previsti dal programma.
Poi c’è la “expressive therapy”: arte, musica, movimento, recitazione, cui vengono invitati anche i partners durante la loro settimana di permanenza.Abbiamo anche, fra i trattamenti, l’EMDR (Eye Movement Desensitization Reprocessing), un trattamento specifico per il disturbo post traumatico da stress (conosciuto anche in Italia) ed altri specifici interventi terapeutici per rafforzare l’autostima, la fiducia in sé stessi, la comunicazione, la leadership e il lavoro di squadra.
Si fa anche lavoro fisico, con la “ropes therapy”, ovvero l’arrampicamento, sugli alberi del parco ed in altri luoghi, con l’assistenza di istruttori specializzati e naturalmente si fa palestra, aerobica, pesi e l’immancabile jogging.
Infine, l’educazione sessuale: 36 sono gli argomenti trattati nelle sei settimane, fra cui “Cos’è il celibato?”, “Come affrontare i momenti di vergogna”, “Cybersex”, “Addiction Interaction”, “La vergogna, il trauma, l’abuso e il tuo cervello”, ecc.
Prima delle dimissioni, i pazienti ricevono un programma dettagliato su ciò che devono fare una volta fuori del centro. Il follow up è affidato a una Rete di specialisti convenzionati che operano sul territorio.
Roberto Gentile (contatti)
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