Dipendenza da internetLa cosiddetta dipendenza da internet è un disagio psicologico ancora in via di definizione che si riferisce all’uso eccessivo di internet associato a comportamento irritabile e umore negativo quando se ne è deprivati. Questa condizione viene generalmente associata ai disturbi del controllo degli impulsi come il gioco d’azzardo patologico, in quanto emozioni negative come ansia o stati crescenti di tensione vengono temporaneamente sostituiti da un senso di piacere o rilassamento mediante l’uso e abuso di internet.

Il termine è stato coniato da Ivan Goldberg, M.D., nel 1995. Nel 2013 è stata inserita nella Session III del DSM-V la proposta di diagnosi di “Internet Gaming Disorder“; si tratta di una diagnosi sperimentale che necessita quindi di ulteriori studi e che non può essere utilizzata a fini legali o assicurativi. Diversi studiosi affermano tuttavia che la dipendenza da Internet non può essere considerata uno specifico disturbo psichiatrico, ma piuttosto un sintomo psicologico che può connettersi a differenti quadri diagnostici e clinici.

Da novembre 2009 all’Ospedale Policlinico Il Gemelli è stato aperto il primo ambulatorio ospedaliero italiano specializzato nella dipendenza da Internet.

Nel marzo 2014 c’è stato a Milano il “First International Congress on Internet Addiction Disorders” organizzato dal centro ESC.

Dipendenza da internet: tipi

Wikipedia: la dipendenza da Internet o Internet addiction è in realtà un termine piuttosto vasto che copre un’ampia varietà di comportamenti, ai quali sottostanno da un punto di vista psicologico problemi nel controllo degli impulsi e difficoltà nel regolare gli stati emotivi dolorosi. Inoltre la dipendenza da Internet e la dipendenza dal computer sono ormai inscindibilmente legate e a volte si usano i termini dipendenza online o dipendenza tecnologica per indicare il fenomeno nel suo complesso.


Secondo la pioniera di queste ricerche Kimberly Young, che ha fondato il Center for Online Addiction statunitense, sono stati infatti riconosciuti 5 tipi specifici di dipendenza online:

  1. Dipendenza ciber-sessuale (o dal sesso virtuale): gli individui che ne soffrono sono di solito dediti allo scaricamento, all’utilizzo e al commercio di materiale pornografico online, o sono coinvolti in chat-room per soli adulti. La stessa può accompagnarsi a masturbazione compulsiva, vedi anche la più generale dipendenza sessuale.
  2. Dipendenza ciber-relazionale(o dalle relazioni virtuali): gli individui che ne sono affetti diventano troppo coinvolti in relazioni online o possono intraprendere un adulterio  Gli amici online diventano rapidamente più importanti per l’individuo, spesso a scapito dei rapporti nella realtà con la famiglia e gli amici reali. In molti casi questo conduce all’instabilità coniugale o della famiglia.
  3. Net Gaming: la dipendenza dai giochi in rete comprende una vasta categoria di comportamenti, compreso il gioco d’azzardo patologico, i videogame, lo shopping compulsivo e il commercio online compulsivo. In particolare, gli individui utilizzeranno i casinò virtuali, i giochi interattivi, i siti delle case d’asta o le scommesse su Internet, soltanto per perdere importi eccessivi di denaro, arrivando perfino a interrompere altri doveri relativi all’impiego o rapporti significativi.
  4. Sovraccarico cognitivo: la ricchezza dei dati disponibili sulWorld Wide Web ha creato un nuovo tipo di comportamento compulsivo per quanto riguarda la navigazione e l’utilizzo dei database sul Web. Gli individui trascorreranno sempre maggiori quantità di tempo nella ricerca e nell’organizzazione di dati dal Web. A questo comportamento sono tipicamente associate le tendenze compulsive-ossessive ed una riduzione del rendimento lavorativo.
  5. Gioco al computer: neglianni ottanta giochi quali il Solitario e il campo minato furono programmati nei calcolatori e i ricercatori scoprirono che il gioco ossessivo sul computer era diventato un problema nelle strutture organizzate, dato che gli impiegati trascorrevano la maggior parte del giorno a giocare piuttosto che a lavorare. Questi giochi non prevedono l’interazione di più giocatori e non sono giocati in rete.

Dipendenza da internet: sintomi

I principali sintomi individuati da Goldberg come caratteristici dell’I.A.D. (Internet Addiction Disorders) sono:

  • Bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore in rete per mantenere la gratificazione.
  • Diminuito interesse per tutte le attività che esulano internet.
  • Emergere di agitazione psicomotoria, ansia, depressione e pensieri ossessivi se si sospende l’uso della rete;
  • Necessità di trascorrere sempre più tempo online.
  • Impossibilità a interrompere i frequenti collegamenti in rete anche in presenza di difficoltà fisiche, psicologiche, lavorative, sociali manifeste.
  • Mentire a familiari o terapeuti riguardo l’uso di internet.
  • Difficoltà a livello fisico quali: emicrania, stress oculare, sudorazione, tachicardia, tensioni, crampi e/o dolori muscolari, stanchezza.

Dipendenza da internet: sviluppo e decorso

Troviamo tre tappe principali nello sviluppo dell’I.A.D.:

  1. tolleranza: attenzione continua e ossessiva verso gli strumenti tecnologici e la navigazione, controllo continuo della posta elettronica, permanenza prolungata nei social network o nelle chat.
  2. astinenza: nascono sensazioni di malessere, disagio, agitazione quando si è scollegati. Si rinuncia al sonno e si utilizza la rete per scopi personali anche durante l’attività lavorativa. Perdita del senso di confine tra il Sé reale e il Sé virtuale, sintomo che si accentua nei bambini e negli adolescenti.
  3. craving” o tossicomania: bisogno compulsivo e irrefrenabile di connettersi. Quando non viene soddisfatto causa intensa sofferenza psichica e fisica, con fissazione del pensiero, malessere, rabbia, tensione, irritabilità, insonnia, ansia e nei casi più gravi sensazioni di derealizzazione. Si arriva a percepire il mondo reale come un ostacolo all’esercizio della propria illusoria onnipotenza virtuale.

Questi sintomi sono simili a quelli collegati all’abuso di sostanze e ad altre patologia come il gioco d’azzardo patologico, l’attività sessuale irrefrenabile (disturbi sessuali), lo shopping compulsivo e gli hoarding (accumulo compulsivo).

Dipendenza da internet: trattamento

Tra i trattamenti più efficaci della dipendenza da internet troviamo quello di tipo cognitivo-comportamentale.
Questo approccio interviene a vari livelli: dal punto di vista comportamentale si aiuta la persona a gestire il tempo impiegato su internet e alla resistenza all’impulso all’azione; dal punto di vista cognitivo si aiuta il paziente a comprendere i meccanismi che causano sia i comportamenti di dipendenza che quelli che mantengono la dipendenza stessa. Infine, l’intervento terapeutico è mirato ad individuare insieme alla persona dei comportamenti più funzionali e gratificanti che possano sostituire il comportamento di dipendenza da internet.

Terapia al Policlinico Gemelli

Dott. Tonioni: Qui al Gemelli la terapia consiste in due appuntamenti settimanali: una seduta individuale ed una di gruppo. Negli incontri collettivi “si agisce sul sintomo, nel caso degli adulti sono le ore di connessione mentre per gli adolescenti è il rapporto con le emozioni”, spiega l’esperto del Gemelli.


Spesso al gruppo ci si giunge col tempo. I ragazzi che arrivano all’ambulatorio non sanno più gestire il contatto visivo, tantomeno un confronto diretto con più individui della loro età. “Due ragazzini”, racconta, “si sono seduti accanto per diverse sedute senza mai guardarsi ma fissando la psicologa come se fosse uno schermo”. Dopo sei mesi, due di loro giocavano a carte, in attesa di cominciare l’appuntamento. “Questa è una buona cosa”, sorride Tonioni.

La terapia dei genitori. Per lo stesso motivo, in terapia per IAD , vanno prima le mamme e poi – se si riesce ad “intercettarli” – i giovani internet addicted. Le madri si preoccupano più dei padri, ci racconta la Dottoressa Daniela Maiuri che segue i gruppi di terapia collettiva per genitori, tutti i giovedì. “Arrivano agitati, in ansia. Non sanno che fare, vogliono che gli diciamo come devono comportarsi”. Quando siamo andati all’Ambulatorio il gruppo era composto da tre donne e un uomo: tutti genitori di maschi.

La dipendenza da qualunque cosa, sottolinea la psicologa e conferma il dottor Tonioni, è sempre il sintomo di problemi più profondi, un vuoto che si cerca di colmare con la quantità, con un consumo compulsivo che diventa una medicina, seppure temporanea. La terapia, quindi, deve necessariamente coinvolgere tutta la famiglia, chiarisce la Dott. Maiuri. Ai genitori si consiglia di non assumere mai comportamenti aggressivi con i figli perché accentuerebbero solamente il problema. Mai staccare il modem senza preavviso, quindi. Per chi è dipendente equivale a svegliarsi da un sogno e venir gettati nella realtà.

“Se chiami qualcuno che sta giocando alle slot machine, lo puoi chiamare anche tre volte. Quello non risponde”, spiega il Dott. Tonioni, chiarendo il concetto di comportamento compulsivo, “se citofoni a una ragazza bulimica mentre ha di fronte un tavolo di merendine, lei non ti sente”. E quando si riesce finalmente a ottenerne l’attenzione saranno furiosi a causa dell’interruzione. Su Internet tutto questo è acuito dalla dissociazione dal corpo.

Così per chi passa ore ed ore immerso nel mondo, o meglio mondi virtuali, il risveglio deve avvenire sempre dolcemente. “Soprattutto”, continua la terapista dei genitori, “ho notato che non c’è concordanza nella coppia su quale comportamento adottare. Se madre e padre avevano deciso di spegnere il modem per tutto il pomeriggio, lei va a riaccenderlo, senza dire niente, verso le 16”. Per un figlio, questo può essere molto destabilizzante.

Roberto Gentile (contatti)

Dipendenza da internet: letture consigliate

Acquista su Amazon un testo che può aiutarti a capire e a risolvere le tue difficoltà legate alla dipendenza da internet


ARTICOLI CORRELATI

> Benessere Psicologico: indice generale