Dipendenza da cellulare: l’uso dello smartphone è divenuto costante nella nostra vita, quasi una dipendenza considerando anche il fatto che con il cellulare, oggi, si può fare qualunque cosa: controllare la posta elettronica, prenotare un tavolo al ristorante, controllare whatsapp o altre app di messaggistica veloce, pubblicare sui social le foto della tua ultima vacanza e, naturalmente, chiamare parenti ed amici.
La Cina è stata uno dei primi paesi in cui si è parlato di questa new addiction, definita mobile phone dependence syndrom (The Times of India, 2003).
Secondo un’indagine italiana condotta dal Codacons su un campione di 300 volontari (metà uomini e metà donne) di età compresa tra i 20 e i 60 anni, è risultato che il 70% dei soggetti modifica il proprio comportamento quando è impossibile l’uso del telefonino. Di questi soggetti, il 35% ha mostrato tic di natura nervosa (mettersi le mani in tasca continuamente, cercare il telefonino sempre quando si sente uno squillo nelle vicinanze), mentre il 25% ha mostrato un’eccessiva irascibilità e il restante 10% un atteggiamento depressivo, sfociato in alcuni casi in una vera e propria crisi.
L’utilizzo dello smartphone ha, su molte persone, l’effetto di una droga: si cade quasi in uno stato di catalessi e si finisce per estraniarsi da tutto ciò che ci circonda. Non importa che si sia a cena o pranzo, a un aperitivo con i colleghi o nel corso di un’importante riunione di lavoro: il richiamo del cellulare è così forte che si finisce per cadere in tentazione e perdere decine di minuti – se non ore – a controllare il proprio account social, scambiare messaggi con amici e giocare con l’ultima app virale del momento.
Il rischio è quello di ritirarsi dal rapporto con il mondo e di andare incontro a lunghi periodi di solitudine. Una vita “virtuale” può condurre nel tempo a una perdita di interessi, oscillazioni dell’umore, insonnia, disturbi dell’alimentazione, uso di farmaci e droghe, conflitti relazionali, difficoltà lavorative, depressione, ecc.
Dipendenza da cellulare: tipi di dipendenza
La dipendenza da cellulare può essere collegata a diversi fattori, tra i quali:
- Sms: c’è chi dipende dall’invio e dalla ricezione di messaggi, e ne sono coinvolti in maniera frenetica e impulsiva.
- Nuovo modello: non si bada a spese per dare azione all’impulso di acquistare il nuovo modello appena uscito in commercio.
- Esibizionisti: sono ossessionati dal colore, dal design del loro smartphone… Colgono ogni occasione e pretesto per mostrare agli altri l’unicità del loro cellulare.
- Videogiochi: si usa il telefonino per giocare in modo compulsivo a ogni ora del giorno, trascurando altri interessi e attività.
- Sindrome da cellulare acceso: l’idea di spegnere il cellulare provoca terrore… Si tiene acceso anche a scuola, di notte e si ha sempre con sé una batteria di scorta per ogni evenienza.
Dipendenza da cellulare: sintomi
Quando si corre il rischio di oltrepassare i limiti del comportamento normale? E a quali campanelli d’allarme bisogna stare attenti per non cadere nella trappola della dipendenza? Bisogna fare particolare attenzione ad alcuni atteggiamenti, comportamenti e stati interni, tra cui:
- si inviano più di 50 SMS al giorno;
- la maggior parte del proprio tempo e/o delle proprie attività sono collegate all’utilizzo dello smartphone, compresi: telefonate, chat, giochi, video e foto, internet, social network, app, lettura, musica, ecc.;
- queste attività tolgono del tempo ad altre attività quali lo studio, lo sport, le uscite con gli amici, ecc.
- il linguaggio usato nelle normali conversazioni ricalca quello dei messaggini, privo di vocali e con parole abbreviate;
- queste attività si svolgono contemporaneamente ad altre attività quali il mangiare, lo studiare, il fare sport, stare in bagno, ecc.
- si manifestano frequenti sbalzi d’umore, irritabilità e aggressività;
- sono presenti infiammazioni alle articolazioni delle mani, provocate dall’incessante pressione delle dita sulla tastiera del telefonino;
- si crea quasi un legame affettivo con lo smartphone, si ha quasi difficoltà a staccarsi, “non si può vivere senza di lui”, si vive in uno stato di agitazione e di ansia se non si può accedere alle funzioni del telefono;
- nei momenti vuoti e di pausa si prende subito lo smartphone in mano;
- si ha il bisogno di essere sempre in contatto con qualcuno;
- si controllano costantemente le notifiche dei social network o di whatsapp per vedere se qualcuno ha postato qualcosa, se si è stati taggati o se qualcuno ha scritto.
Dipendenza da cellulare: trattamento
Negli Stati Uniti e in altri paesi europei come la Svezia e la Danimarca, psicologi e psichiatri hanno già iniziato a curare i primi casi di overdose di messaggi scritti sul cellulare, con programmi di vera e propria disintossicazione.
In Italia questo fenomeno è ancora in fase di studio. Non mancano comunque validi tentativi di cura.
È di fondamentale importanza lavorare sul sintomo principale, cioè sull’azione compulsiva, per aiutare la persona a liberarsi dal vizio del telefonino.
Nella maggior parte dei casi, però, la “telefonite” fa parte di altri problemi della persona, magari ignorati o sottovalutati, come per esempio:
- altre forme di dipendenza (da alcool, da stupefacenti, gioco d’azzardo patologico, shopping senza freno);
- problemi del comportamento alimentare (bulimia, anoressia), la cui caratteristica tipica è proprio la compulsione (o spinta irrefrenabile) a mangiare o a eliminare quanto ingerito;
- difficoltà di relazione, presenti nei disturbi dell’umore (come la depressione) o di ansia, nelle personalità paranoiche e ossessive, che inducono a richiudersi in se stessi o a cercare altre valvole di sfogo.
È bene quindi trattare la dipendenza da cellulare all’interno di una cura più globale, che tenga conto di tutti gli aspetti della personalità.
Una volta guarito il sintomo, si devono indagare le cause che ne stanno alla base, per capire se il disturbo si presenta come comportamento isolato, o se invece è l’aspetto evidente di un disagio più ampio. Le forme di dipendenza da cellulare non sono, infatti, tutte uguali: anche se il comportamento può sembrare simile, le motivazioni sottostanti sono diverse da una persona all’altra.
Il rischio principale, inoltre, è quello di cadere in un’altra forma di dipendenza, dopo essersi liberati di quella iniziale. In questi casi la dipendenza da cellulare sembra essersi risolta, ma in realtà è stata sostituita da un altro comportamento compulsivo (ad esempio abuso di alcolici o di droghe).
Ridurre la dipendenza autonomamente
Per provare a diminuire la dipendenza con le proprie forze si possono seguire alcune strategie:
- Porsi un limite: stabilire delle regole e degli orari in cui il cellulare dovrà rimanere spento o comunque non dovrà essere controllato. Ricompensarsi ogni volta che si riesce a limitare il tempo trascorso usando il cellulare (strategia di rinforzo positivo).
- Disattivare le notifiche push: eliminare le app o modificare le impostazioni in modo da non ricevere più notifiche automatiche di sms, facebook, ecc. Togliere anche i siti inseriti tra i preferiti. Queste attività si potranno visionare in altri momenti dal pc di casa.
- Concentrare l’attività di controllo a pochi minuti ogni tot di tempo (ad esempio, ogni 3-4 ore).
- Informare amici e familiari del tentativo che si sta cercando di porre in atto.
- Tenere conto di quanti momenti importanti si stiano perdendo dietro al cellulare: passeggiate tra la natura, incontri con gli amici, bei panorami, il sorriso di un passante, attività sportive e piacevoli, ecc.
- Applicazioni specifiche per la dipendenza: Breakfree. Disponibile per iOS e Android,BreakFree permette di tenere sotto controllo l’utilizzo del cellulare in maniera semplice e intuitiva. L’applicazione tiene conto delle volte che si sblocca il dispositivo, delle app che si aprono e dei minuti spesi su ogni app. In base a questi dati assegna una “valutazione di dipendenza” dal cellulare e, grazie a un sistema di notifiche intelligenti, aiuta a capire quando si sta esagerando. Grazie agli strumenti di gestione del telefono, inoltre, è possibile ridurre al minimo le distrazioni provenienti dal cellulare: si possono disattivare le notifiche e i suoni, disattivare la connessione dati e riagganciare automaticamente tutte le chiamate in ingresso, rispondendo con un SMS preimpostato.
- Usare NoPhone: ricorda in tutto e per tutto un cellulare, stesso peso, stessa forma, stessa sensazione tenendolo in mano, ma non ha alcuna funzione dei dispositivi mobili, non fa chiamate, non invia sms, non ha display. E’ un antistress tecnologico (come le palline antistress di gommapiuma), utile per chi accusa una dipendenza grave da cellulare.
Roberto Gentile (contatti)
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