Dipendenza da caffeinaDipendenza da caffeina: la caffeina è un alcaloide stimolante del sistema nervoso centrale che si trova in natura come parte del caffè, tè, e altre piante. È anche un additivo in molti prodotti di consumo, più in particolare in bevande come quelle energetiche, quelle a base di Cola, il cioccolato, il guaranà, con le foglie di Yerba Mate e persino in alcuni farmaci dalle proprietà analgesiche.

Secondo uno studio recente, la caffeina sarebbe assimilabile ad altri tipi di droga, come queste, infatti, causa dipendenza e sintomi di astinenza se si cerca di smettere di assumerla. Laura Juliano, dell’American University, coordinatrice dello studio, spiega che gli effetti negativi della caffeina spesso non sono riconosciuti come tali perché abbiamo di fronte una droga socialmente accettabile e ampiamente consumata. E mentre molte persone possono consumare caffeina senza riportare danni, per alcuni genera effetti negativi, dipendenza fisica, interferisce con il funzionamento quotidiano e può essere difficile rinunciarci: tutti segni di un uso problematico.


Secondo alcuni studi sulla popolazione, oltre il 50 per cento dei normali consumatori di caffeina hanno mostrato di avere difficoltà nello smettere o ridurre il consumo di questa sostanza.
Non vi è alcun regolamento sui limiti della caffeina», continua la Juliano.
Sembra che solo adesso ci stiamo rendendo conto del fatto che l’uso costante e massiccio di caffeina può diventare un grosso problema sociale. Recentemente, infatti, anche l’American Psychiatric Association Caffeine ha ufficialmente riconosciuto il “Caffeine Use Disorder” come vero e proprio problema di salute.

Dipendenza da caffeina: DSM 5

Secondo i criteri del DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), i disturbi correlati alla caffeina sono caratterizzati da:

A. Recente consumo di caffeina (tipicamente in dosi elevate ben oltre i 250 mg).

B. Cinque o più dei seguenti segni o sintomi che si sviluppano durante, o subito dopo, l’uso di caffeina:

  1. Irrequietezza.
  2. Nervosismo.
  3. Eccitamento.
  4. Insonnia.
  5. Vampate al volto.
  6. Diuresi.
  7. Disturbi gastrointestinali.
  8. contratture muscolari.
  9. Flusso incoerente del pensiero e dell’eloquio.
  10. Tachicardia o aritmia cardiaca.
  11. Periodi di resistenza alla fatica.
  12. Agitazione psicomotoria.

C. I segni o sintomi del Criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

Dipendenza da caffeina: come disintossicarsi

Una buona strategia per smettere di assumere caffeina potrebbe comprendere questi punti:

Diminuzione graduale: è la scelta più funzionale; giorno per giorno si diminuisce la quantità di caffeina ingerita sostituendola con bevande (come acqua o tisane) che sono prive di questa sostanza.


Dieta depurativa: un’alimentazione ricca di frutta e verdura fresca può sostenere l’organismo nel processo di disintossicazione dalla caffeina.

Pensare ai benefici: si eviterebbero problemi quali il maggiore rischio di ipertensione, carie dentali, indebolimento delle ossa, dipendenza, ansia, alterazione del ciclo del sonno, costo economico, riduzione della libido, incapacità del fegato di filtrare altre tossine, ecc.

Riposare molto: per aiutare l’organismo a ristabilirsi e abituarsi a fare a meno di questa sostanza.

Affrontare con tranquillità i sintomi di astinenza che si presenterebbero soprattutto i primi giorni: mal di testa, irritabilità, senso di stanchezza e sonnolenza, depressione, rigidità e dolore muscolare, insonnia, costipazione, ansia, difficoltà a lavorare, sintomi simil-influenzali, ecc.

Trovare distrazioni e attività positive per tenere lontana la mente dai pensieri intrusivi legati al consumo di caffeina.

Roberto Gentile (contatti)

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