Come coltivare limoniCome coltivare limoni: l’albero di limoni ha origine in India e Birmania e giunge in Italia nel III-IV secolo d.C. Può raggiungere l’altezza di 3-6 metri. Portamento aperto e assurgente presenta rametti spinescenti e germogli violacei. Ha foglie ovate, alterne, con picciolo debolmente alato. I fiori sono singoli o a coppie, spesso a grappolo nei verdelli, esternamente rossastri.

Il frutto assume diverse forme, ma generalmente è ovato, con umbone più o meno pronunciato. La buccia è di color giallo, variamente rugosa. Ha polpa acida e non amara. Gli spicchi sono molto aderenti tra loro.

Varietà

Le varietà di limone che vengono coltivate sono moltissime, ma le loro caratteristiche nutrizionali tra una cultivar e l’altra sono molto simili; le differenze più marcate riguardano essenzialmente l’aspetto esteriore e il numero di semi.

Come coltivare limoni: clima e terreno

E’ molto sensibile al freddo (più dell’Arancio) e all’umidità. Non sopporta sbalzi di temperatura. Nel nord Italia deve essere riparato durante l’inverno in serra fredda e la temperatura non deve scendere sotto i 2 °C. Si defoglia a partire dai -5 °C. Non ha invece bisogno di temperature elevate per la maturazione dei frutti. Le piante sono sensibili anche al vento.


Richiede terreni estremamente fertili e irrigui (è sicuramente l’agrume che necessita più degli altri di irrigazione).

Come coltivare limoni: coltivazione

Si impianta per innesto. I portinnesti più utilizzati in Italia, a seconda del terreno e delle esigenze climatiche, sono: Arancio amaro (Citrus aurantium), Arancio dolce, Limone volkameriano (Citrus volkameriana), Alemow (Citrus macrophylla), Arancio trifogliato (Porcirus trifoliata), Citrange (Citrus sinensis x Porcirus trifoliata).

Può essere usata la talea (ma poi le piante vanno soggette alla gommosi). Entra in produzione al quarto anno e la vita economica di un limoneto dura circa 80 anni.

Sesti di impianto. In quadro, 5×5.

Concimazione

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Irrigazione

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Potatura

E’ consigliabile il periodo di riposo vegetativo estivo, da luglio a settembre. Nel Limone sono frequenti i succhioni (rami lunghi senza frutti), che vanno eliminati annualmente. Nelle operazioni di potatura vanno alleggerite le chiome dell’albero eliminando i rami secchi, quelli rotti, quelli curvati in basso e quelli che hanno già fiorito.
I succhioni devono essere sempre asportati (sia nelle piante giovani sia in quelle adulte) se provengono dalla base delle branche più grandi, oppure semplicemente spuntati se si trovano nell’area periferica della chioma dell’albero. In generale la potatura degli agrumi non deve essere mai eccessiva e ciò per mantenere il giusto equilibrio tra vegetazione e produzione dei frutti. Acquista su Amazon gli attrezzi per potatura

Video: Coltivazione limoni (by giardinaggio.it)

Come coltivare limoni: raccolta e conservazione

La raccolta viene effettuata da 6 a 10 volte l’anno, quando il frutto è ancora verde o comunque appena maturo. I limoni, infatti, a differenza degli altri agrumi, raggiungono la maturazione anche dopo essere stati staccati dalla pianta. La maturazione, generalmente, viene portata a termine in ambienti a temperatura tiepida.

La raccolta dei limoni si può effettuare da terra oppure con scale. Particolare attenzione in questa fase va prestata alla salvaguardia dell’integrità dei frutti, che devono essere manipolati con estrema cura, anche per non consentire inavvertitamente l’accesso ai parassiti.
I frutti vengono staccati con l’ausilio di apposite forbici, per non privarli della rosetta, vengono posti in dei cesti (di plastica o a sacco) e successivamente in cassette di plastica che saranno trasportate nei magazzini di lavorazione o di conservazione.

Una volta raccolti e trasportati nei magazzini, i frutti vengono lavati e sottoposti a trattamento anticrittogamico, per la prevenzione di malattie fungine.
Dopodiché vengono cerati, selezionati, calibrati e, se destinati alla vendita diretta, confezionati.

Queste sono le operazioni basilari alle quali possono aggiungersene altre, in base anche alla destinazione: consumo fresco, industria e trasformazione, grande distribuzione.
La conservazione dei frutti può avvenire in atmosfera normale o controllata.

Come coltivare limoni in vaso

Se avete a disposizione uno spazio sufficiente, in balcone, terrazzo o giardino, potete dilettarvi nel coltivare in vaso questa pianta di agrumi.

Potete interrare un seme (acquista su Amazon) in un semenzaio, oppure direttamente in un vaso rotondo del diametro di circa 30 cm. Di solito le piante di limoni seminate tendono a emettere meno frutti, e si consiglia di solito di effettuare un innesto (con la “tecnica della gemma dormiente”).
Utilizzate un terriccio ben drenante (acquista su Amazon) e ponete sotto il vaso un sottovaso (acquista su Amazon). La temperatura migliore per la germinazione si attesta intorno ai 15 gradi, dunque è consigliabile seminare nei mesi primaverili. Ogni 2-3 anni, travasate la pianta in un vaso leggermente più grande.
Concimate a marzo, giugno e settembre (Acquista il concime su Amazon).

Il periodo di germinazione dura in genere dalle 4 alle 6 settimane. In questo arco di tempo, innaffiate il vaso con regolarità, mantenendo la superficie del terriccio umida (evitate però pericolosi ristagni d’acqua nel sottovaso).

Preferite vasi di terracotta (acquista su Amazon) o in pietra (acquista su Amazon) ai vasi di plastica. aggiungete al terriccio del compost casalingo, nella misura del 10%. Collocate il vaso in una zona soleggiata ma al riparo da correnti d’aria. Durante il primo inverno, ponete la pianta al riparo, in modo che la temperatura non sia minore di 12 gradi e che possa essere raggiunta da luce durante il giorno. Negli inverni successivi, secondo il clima della propria regione, valutate se riparare la pianta utilizzando semplicemente dei teli. In ogni caso, evitate zone della casa eccessivamente riscaldate.

Ogni due anni eseguite un rinvaso (il periodo migliore è l’inizio della primavera). A fine inverno potete potare la pianta, dandole la forma che desiderate. Per le piante adulte, il rinvaso potrà avvenire ogni 4 anni. Un vaso di circa 80 cm, potrà considerarsi definitivo, per una pianta adulta.

Video: Coltivare limoni in vaso (by Savini vivai)

Come coltivare limoni: malattie e parassiti

Phoma tracheiphila

Un parassita molto temuto perché può estendersi anche alle altre piante è un fungo, il Phoma tracheiphila, che provoca il cosiddetto “mal secco”. Cadono le foglie, i rami finiscono per seccare e in qualche mese la pianta muore.
I rimedi naturali consistono nel potare e bruciare i rami infetti, ma non bisogna esagerare con il taglio, altrimenti l’albero ne risentirebbe, occorre inoltre proteggere il limone dal freddo e limitare l’apporto di concimi azotati. Spesso, però, questi accorgimenti non sono efficaci e bisogna intervenire anche con fitofarmaci, come i sali rameici. Le applicazioni devono essere ripetute a breve distanza di tempo e potrebbero finire per rendere tossici i frutti. Non esiste, invece, alcun rimedio per difendere la chioma dal mal secco.

Phytophthora

Un altro fungo parassita del limone è la Phytophthora. Il suo attacco diventa evidente soprattutto nella zona del colletto dove si possono notare emissioni gommose dalla corteccia, questa si scurisce e si formano delle fessurazioni, le radici vengono colpite da marciume, le foglie ingialliscono e cadono, mentre i frutti assumono un odore rancido.
La malattia è piuttosto grave, ma si può intervenire scalzando il colletto ed eliminando le parti di corteccia infetta, quindi le ferite devono essere protette con sali rameici o l’etilfisfito di alluminio, anche il terreno circostante deve essere irrorato da queste sostanze diluite con acqua.

Acari

Gli acari che colpiscono gli agrumi tendono a praticare minuscole punture sui frutti rovinandone l’aspetto o bloccandone lo sviluppo. In questo caso il limone deve essere sottoposto a un trattamento a base di acaricidi (acquista su Amazon) e insetticidi, ma poiché ci si trova davanti a prodotti chimici piuttosto aggressivi, bisogna limitare il trattamento a una sola volta l’anno.

Cocciniglia

Anche la cocciniglia è uno dei parassiti che predilige questo agrume, si attacca alle foglie o anche al fusto e ne succhia la linfa.

Si riconosce per il suo colore chiaro e, se l’infestazione è allo stadio iniziale, è facile liberarsene. Occorre rimuovere le cocciniglie con le mani (si presentano collose al tatto), dopodiché bisogna passare un batuffolo di cotone imbevuto di alcool sui punti in cui si trovavano i parassiti per disinfettare i minuscoli fori che hanno prodotto.
Se invece l’infestazione è in stato avanzato, gli agronomi consigliano di utilizzare l’olio bianco unito a un insetticida piretroide (a base di piretrine); ricordate tuttavia che queste sostanze non sono ammesse in agricoltura biologica. Acquista su Amazon un insetticida contro le cocciniglie

Se la cocciniglia ha attaccato le radici, l’olio bianco potrebbe danneggiarle, perciò è meglio intervenire solo con gli insetticidi. Per cercare di prevenire l’attacco di questi parassiti e distruggere le eventuali uova sarebbe bene procedere con un trattamento preventivo a base di olio bianco in autunno o a inizio primavera. Se siete orientati, al contrario, alla lotta biologica a questo parassita, potete introdurre sul limone una specie di coccinella che si nutre di cocciniglie: la Cryptolaemus montrouzieri.

Lumache

Contro gli attacchi di limacce è sufficiente, invece, spargere del sale nelle vicinanze della pianta: non si avvicineranno più; in alternativa si può acquistare del lumachicida. Acquista su Amazon un prodotto contro le lumache

Limoni: uso in cucina e proprietà terapeutiche

Le classiche spremute, i succhi o per aromatizzare dolci, marmellate e bevande. Si ottiene con facilità il limoncello, noto infuso a base di succo di limone.

I gargarismi con il succo giovano alle gengive, mentre la scorza è dotata di proprietà digestive e si usa contro l’eccesso di gas intestinali. In cosmesi, la polpa si usa per maschere schiarenti per la pelle e creme per lenire la pelle screpolata.

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