Come coltivare aglio: l’aglio fa parte della famiglia delle Liliacee. E’ una pianta erbacea perenne alta fino a 1 metro; ha foglie basali, amplessicauli, che abbracciano cioè il fusto con la loro base. Ha scapo fiorale cilindrico, pieno, alto 40-80 cm con un’infiorescenza a ombrella avvolta da una spata appuntita alla sommità. I fiori sono bianchi, rosa o porpora chiaro, disposti su un peduncolo lungo e sottile.
L’aglio si riproduce attraverso gli spicchi, più correttamente detti bulbilli, che hanno la faccia dorsale convessa; questi, in numero di 5-20, sono uniti direttamente al fusto e formano il bulbo o testa.
La testa è avvolta da foglie metamorfosate, che hanno la funzione di proteggerla.
Varietà
Le molte varietà si distinguono per profumo, dimensioni e colori. Tra i più diffusi, il Bianco piacentino, il Rosso di Sulmona, il Rosso francese. Gli agli rossi hanno bulbi più grandi, ma meno adatti alla conservazione, vanno perciò consumati freschi in quanto dopo 2-3 mesi perdono buona parte del loro aroma pungente.
Come coltivare aglio: clima e terreno
L’aglio resiste bene anche alle basse temperature, ma le migliori condizioni per la crescita avvengono in climi temperato-caldi e prolungata luminosità. Dove le giornate hanno meno di 11 ore di luce e le temperature sono inferiori ai 10-15 ºC, l’aglio rimane verde e non differenzia i bulbilli. E’ dunque opportuno scegliere una buona esposizione a sud e temperature medie superiori ai 15 ºC (meglio se comprese tra i 18 e i 23 ºC).
Terreno
E’ una pianta molto rustica, che si può coltivare in qualsiasi tipo di terreno, purché non troppo umido e compatto. Predilige comunque un terreno sciolto, ben fertilizzato con concime organico ricco di calcio, ben drenato per evitare ristagni d’acqua e umidità in eccesso, che potrebbe causare marciume sui bulbi.
Come coltivare aglio: semina
Il letto di semina si prepara colmando eventuali avvallamenti delle aiuole in modo da impedire il formarsi di ristagni d’acqua.
Per coltivare l’aglio (potete provare con quello del supermercato, ma è meglio rivolgersi a un vivaista), bisogna prima dividerlo in spicchi uguali e poi piantarli (i più grossi e sani) uno a uno, con la punta dello spicchio rivolta verso l’alto, a circa 4-5 cm di profondità. La scelta ottimale è di 25-30 bulbilli/mq (20-30 cm tra le file e 12-15 cm sulla fila).
Secondo il calendario lunare i giorni migliori per piantare l’aglio sono quelli compresi tra il quinto giorno prima della luna piena e il seguente.
La messa a dimora si effettua in primavera nelle regioni settentrionali e in autunno in quelle meridionali. La semina autunnale garantisce una produzione di bulbi più grossi.
In estate il terreno va vangato per bene e solo prima di piantare i bulbilli va areato e smosso molto bene in superficie. Se seminate in primavera, è bene sarchiare il terreno per un paio di volte almeno per eliminare le erbacce.
Se le piante fioriscono anticipatamente, dovete asportare lo scapo fiorale (quando raggiunge l’altezza di circa un palmo) per evitare che le sostanze nutritive presenti nelle foglie, destinate a ingrossare i bulbilli, vengano impiegate per la differenziazione degli organi di riproduzione.
Video: Semina dell’aglio (by Bonduelle Italia)
Come coltivare aglio: pratiche colturali
Concimazione
Usate solo letame o compost ben maturo nella quantità di 3-4 kg/mq (acquista su Amazon), distribuito durante l’estate o addirittura l’anno precedente all’impianto. Interratelo a circa 30 cm di profondità.
Annaffiatura
L’aglio non richiede acqua se non quella piovana. Certamente se non piove per lungo tempo potrete bagnare con moderazione le piantine.
Tecniche colturali
Avvicendamento: in pieno campo segue una coltura da rinnovo che lascia il terreno con una buona fertilità residua, soffice e con poche erbacce (spinaci, cavoli, patate). E’ opportuno non ripetere la coltivazione nello stesso appezzamento prima di 3-5 anni al fine di evitare attacchi di malattie.
Consociazione: soprattutto negli orti può essere coltivato assieme a insalate, cavoli, cetrioli, prezzemolo, lamponi, ravanelli, sedano, carote, finocchi, fragole, pomodori, ecc. Svolge invece un’azione deprimente nei confronti di fagioli, piselli e taccole.
Come coltivare aglio: raccolta e conservazione
La raccolta si fa generalmente verso giugno al Sud e verso agosto al Nord, quando i gambi sono diventati secchi. Formate mazzi o trecce e fateli seccare al sole; poi appendeteli in alto, in un luogo secco e areato, con temperatura non inferiore a 12 ºC.
Potete conservarlo anche all’interno di contenitori aerati (retine) sistemati in locali asciutti (con umidità massima del 70%) e ventilati con una temperatura prossima a 0º C.
Come coltivare aglio: malattie e parassiti
I parassiti dell’aglio sono principalmente le larve delle mosche Chortophila brassicaeo Hylenia antiqua che ne attaccano i bulbi facendoli marcire. Intrecciarne le cime dovrebbe servire a evitare che gli insetti nocivi entrino nei bulbi.
Fusariosi e nematodi: effettuate rotazioni lunghe delle colture attendendo 3-4 anni prima di piantare nuovamente l’aglio o altri ortaggi della stessa famiglia, quali cipolla, scalogno e porro, nella medesima aiuola.
Botrite e marciumi: evitate terreni con ristagni d’acqua; curate lo sgrondo dell’acqua; meglio effettuare l’impianto a fine inverno.
Tignola: è un insetto difficile da combattere in quanto le larve si trovano all’interno della foglia; eliminate subito le piante colpite.
Come coltivare aglio in vaso
Nella scelta della varietà tenete conto che quello bianco resiste meglio al freddo, si conserva più a lungo e ha un sapore più forte, mentre quello rosa ha un gusto più delicato, si può coltivare soltanto nelle zone con clima invernale non troppo rigido ed è più sensibile all’umidità.
Preferisce un clima caldo e asciutto, preferibilmente nelle esposizioni a mezzogiorno.
Piantate gli spicchi (bulbilli) direttamente a dimora, con la punta rivolta verso l’alto e leggermente affiorante dalla terra: in un vaso largo 30 cm se ne possono piantare nove. L’apparato radicale dell’aglio è molto limitato, raggiunge al massimo 30 cm.
Usate un terriccio universale leggero (acquista su Amazon), senza ristagni di umidità e concimato con fertilizzanti ricchi di fosforo e potassio. Le irrigazioni devono essere regolari ma non eccessive. Quando le piante cominciano a fiorire, bisogna eliminare il fiore per favorire l’ingrossamento dei bulbi.
Estirpate i bulbi dal terreno quando le foglie cominciano a seccare. Una volta tolti dal terreno, i bulbi si legano a mazzi o a trecce, si lasciano asciugare al sole per qualche giorno e poi si appendono in un locale secco e aerato.
Aglio: uso in cucina e proprietà terapeutiche
L’aglio è usato da tempo immemore per insaporire le pietanze. Viene utilizzato crudo, in insalate o aggiunto a sughi, stufati, arrosti, piatti di pesce o verdure saltate in padella. E’ fondamentale nella preparazione di insaccati (salame all’aglio) e nell’industria conserviera per sughi e altre preparazioni. Anche i singoli spicchi vengono conservati sott’olio o sott’aceto e offerti all’aperitivo con le olive e le cipolline.
E’ un vermifugo (contro ascaridi e ossiuri), un ipotensivo, un espettorante, un digestivo, un carminativo, un antisettico e riduce lo zucchero nel sangue.
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