Come coltivare il peperoncinoCome coltivare il peperoncino: è una pianta perenne dal fusto eretto, con foglie lanceolate-ovate, picciolate. Fiorisce in primavera-estate con fiori bianchi. I frutti, di forma e colore diverso secondo le varietà, sono una specie di bacca carnosa e cava all’interno. Di origine sudamericana, fin dal 1500 si è diffusa in tutto il mondo. Non è presente allo stato selvatico, ma ovunque viene coltivata in più di 50 varietà che si distinguono per colore, forma e piccantezza.

Varietà

Dai peperoni primitivi a oggi, 5 sono le specie più coltivate:

  • Capsicum annuum, il peperone dolce italiano il più coltivato al mondo.
  • Capsicum baccatum, tipico di Bolivia e Perù è di piccantezza media.
  • Capsicum chinense, i peperoncini più piccanti al mondo.
  • Capsicum frutescens, subito dopo i chinense per piccantezza.
  • Capsicum pubescens, l’albero del peperone, più resistente al freddo.

Come coltivare il peperoncino: clima e terreno

Le varietà a bacca rossa e piccola, dal sapore particolarmente piccante, essendo una specie tipica dei climi caldi, è molto sensibile alle basse temperature. Richiede terreni ricchi di sostanza organica.

Come coltivare il peperoncino: semina

Il peperoncino si propaga per seme (ottenuto dagli esemplari più sani della stagione precedente) in semenzaio, a marzo, in postarelle profonde 1-2 cm; germinerà nel giro di 15 giorni, ma occorre attendere lo spuntare della quinta foglia prima di trapiantarlo in piena terra, lasciando tra una pianta e l’altra 30-40 cm circa.

Come coltivare il peperoncino: pratiche colturali

Scegliete un terreno ricco di materia organica e ben drenato. Va innaffiato regolarmente, evitando i ristagni idrici. Sono utili frequenti zappettature che arieggeranno il terreno ed eviteranno il diffondersi di erbe infestanti concorrenti.


Per sostenere le piante, spesso si ricorre a robusti tutori (acquista su Amazon) ai quali le piante vengono legate. Potete usare semplici paletti di legno o di bambù posti in vicinanza delle piante già subito dopo il trapianto.

Come coltivare il peperoncino: raccolta e conservazione

Secondo la varietà, i peperoncini si raccolgono quando il colore, le dimensioni e il peso delle bacche sono quelli caratteristici. I peperoncini piccanti, di solito, si staccano dalla pianta dopo che sono diventati completamente rossi. Tagliate i peduncoli dei frutti con le forbici o con un coltello affilato. La raccolta inizia verso i primi di luglio e si protrae per tutta l’estate. Da 10 mq di terreno si ottengono, in media, 15-25 chili di bacche.

Quelli piccoli e dolci diventano ottimi sott’olio e sott’aceto. Possono essere conservati anche essiccati (come da tradizione) o congelati.

Come coltivare il peperoncino in vaso

Utilizzate del terriccio morbido (acquista su Amazon) e di grana fine, in modo da non ostacolare la crescita delle radici nei primi mesi di vita. Potete usare vasetti (acquista su Amazon) anche di 5 cm di diametro e interrare 1-2 semi per vaso. Andranno bene anche delle seminiere (contenitori in plastica con tanti fori di diametro molto piccolo, anche 2 cm), dove interrerete un solo seme per foro. Vanno bene anche i classici bicchierini da caffè.

Interrate i semi a 1 cm dalla superficie e rendete umida quest’ultima con uno spruzzino, in modo da non spostare il seme dalla posizione in cui si trova. Attenzione a tenere sempre umido il terriccio, ma senza inzupparlo, perché i semi potrebbero marcire.

Collocate i vasi in un luogo soleggiato o comunque caldo: la temperatura ideale di germinazione varia dai 20° C ai 30° C. Una temperatura più bassa allungherà i tempi di germinazione. Con una buona temperatura, la germinazione avviene generalmente intorno alle 3-4 settimane.

Una volta spuntate le prime foglioline, le piante hanno bisogno di più luce possibile (evitando, inizialmente, un’eccessiva esposizione al sole diretto, che aumenterete gradualmente). Non appena le giovani piante avranno sviluppato almeno 4 foglie (oltre i cotiledoni), potrete iniziare l’operazione di trapianto nel vaso che sarà la loro dimora definitiva.

Usate un terriccio universale (acquista su Amazon) già concimato, aggiungendo del concime liquido (acquista su Amazon)(o dello stallatico) a basso contenuto di azoto (per evitare eccessiva crescita in altezza) e alto contenuto di fosforo e potassio. Nel fondo del vaso, ponete uno strato di argilla espansa (circa 2 cm)(acquista su Amazon) e mischiate il terriccio con un po’ di essa (per favorire il drenaggio).


Eseguite il trapianto con delicatezza. Per prima cosa bagnate leggermente il terriccio del vaso in cui è attualmente la piantina, in modo che possiate rimuoverla con più facilità. Riempite poi il vaso di destinazione, praticando un buco che accoglierà la pianta con il pane di terra originale. Dopo aver inserito la piantina nel nuovo contenitore innaffiate il nuovo vaso, in modo che la pianta si riprenda e le radici vengano a contatto con la nuova casa. Il vaso definitivo, più è grande meglio è; in linea di massima, non utilizzate vasi con diametro inferiore ai 25 cm.

Innaffiate regolarmente, evitando i ristagni d’acqua. Molti coltivatori consigliano di potare i rami superflui, cioè, quelli che si sviluppano alla base del fusto, in pratica, quelli che non seguono la tipica forma a Y della pianta. Questi rami vengono chiamati “succhioni”, perché tolgono energia e nutrimento alla pianta. Acquista un innaffiatoio su Amazon

Video: Coltivazione peperoncino in vaso (by Garden Park Italia)

Come coltivare il peperoncino: malattie e parassiti

Per prevenire la cancrena pedale, praticate una rotazione lunga della coltura (3 e più anni prima di reimpiantarla nello stesso terreno), favorite lo sgrondo dell’acqua dal suolo, contenete le concimazioni.
Per i batteri, l’alternaria e la botrite, limitate la fittezza d’impianto e le concimazioni, innaffiate senza bagnare le foglie e i frutti; se necessario, intervenite con prodotti a base di ossicloruro di rame.

Peperoncino: uso in cucina e proprietà terapeutiche

Per il loro potere antifermentativo, i peperoncini sono adatti all’abbinamento con tutte le carni, specialmente nei mesi caldi. I frutti, interi, a pezzetti o in polvere, vengono usati per dare sapore a moltissime pietanze.

Esplicano proprietà aperitive, digestive e vitaminizzanti.

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