Come coltivare il mirtilloCome coltivare il mirtillo: il mirtillo selvatico (Vaccinium mirtillus) è un arbusto spontaneo molto comune nel sottobosco alpino e montano sia di latifoglie che di conifere, dai 900 ai 1500 m di altitudine. Il mirtillo coltivato, invece, cresce e fruttifica bene in ambienti collinari e di pianura, sufficientemente freschi e ventilati, con terreni profondi e ricchi di humus.

Il mirtillo rosso è chiamato botanicamente Vaccinium vitis-idaea e si presenta come un piccolo arbusto sempreverde con bacche di colore rosso a maturità. L’habitat delle sue varietà selvatiche è quello delle foreste del Nord dell’Eurasia settentrionale e del Nord America e si estende dall’area temperata sino alle regioni sub-artiche. In Italia è reperibile allo stato selvatico lungo tutto l’arco alpino dai 1000 metri di altitudine sino ai 2000 metri di altezza.


Si presenta come un arbusto basso di altezza variabile dai 10 ai 30 cm con fusti legnosi poco ramificati.

Le foglie sono picciolate, di forma ovale e di consistenza rigida e coriacea con colore verde scuro nella pagina superiore mentre quella inferiore è di colore verde chiaro. I suoi fiori, che fioriscono nella seconda metà dell’estate, sono a forma di campanula, formati da 4 petali bianco rosati, sono penduli e possono trovarsi singoli o riuniti in piccoli gruppi.

Il mirtillo rosso fruttifica con bacche rotonde di piccola pezzatura prima biancastre e poi di colore rosso vivo che si scurisce a maturazione avvenuta. Queste bacche che formano piccoli gruppi hanno polpa acidula piena di minuscoli semi. Sino a non molto tempo fa si raccoglievano allo stato selvatico, oggi sono oggetto di coltivazione del mirtillo rosso in modo intensivo.

Le varietà coltivate hanno bacche di pezzatura più grande, 1-2 cm circa, invece dei 0,5 cm di diametro delle varietà selvatiche. Per il resto la struttura di questo particolare tipo di mirtillo risulta la stessa sia nelle varietà domestiche che nel tipo selvatico.

Varietà

Tra le varietà più diffuse, la Blueray, che produce frutti grossi di buon sapore; la Bluetta, un’ottima varietà a maturazione precoce (primi di giugno), con frutti grossi e di ottimo gusto; la Earlyblue, che matura precocemente e presenta frutti grossi; la Darrow, molto produttiva, con frutti grandi di colore chiaro e buon sapore; la Goldtraube 71, che produce ottimi frutti di grandi dimensioni, ha una produttività elevata e un’epoca di maturazione media.

Come coltivare il mirtillo: clima e terreno

In genere, pur amando la luce diretta del sole durante la fase di sviluppo dei frutti, è bene considerare una dimora in mezz’ombra, per evitare temperature eccessive durante i mesi più caldi dell’anno.

Resiste bene al freddo, ma le abbondanti nevicate e le grandinate possono metterlo in pericolo, danneggiandone fiori e frutti (eventualmente, predisponete delle coperture o apposite reti qualora viveste in una zona sottoposta spesso a violenti acquazzoni). In estate, è meglio evitare di collocare la pianta in pieno sole, perché le radici sono molto sensibili alla siccità.

Il terreno deve essere molto acido (pH 4,5-5), quindi il mirtillo preferisce quelli sciolti e ricchi di scheletro, mentre rifugge i calcarei e argillosi che possono causare clorosi e arrossamenti diffusi sulle foglie con conseguente arresto della crescita.

Come coltivare il mirtillo: coltivazione

Il mirtillo gigante è quello più comunemente coltivato, unitamente a selezioni e a incroci con altre specie affini. La moltiplicazione di questa pianta avviene per talea, anche se le percentuali di attecchimento sono molto minori. Si dovrà, dunque, utilizzare qualche accorgimento per favorire la buona riuscita dell’operazione. Per esempio, è fondamentale la preparazione del letto caldo per facilitare una buona e rapida radicazione: la base fertilizzante potrà essere del buon humus di foglie di bosco, mentre superiormente uno strato di torba potrà contribuire maggiormente a mantenere e ad accrescere l’acidità del substrato.


La messa a dimora delle talee radicate avviene generalmente durante il periodo autunnale. L’impianto è a filari, senza necessità di tutori (distanza tra le file 2,5-3 m; sulla fila 1,5-2 m). Le buche saranno profonde 50-60 cm e larghe 70-80 cm.

Irrigazione

La distribuzione idrica varierà in base alle varie fasi di crescita della pianta. Nei periodi invernali, può essere sufficiente anche la pioggia, verificando comunque sempre l’eventuale secchezza del terreno.
In primavera e in estate, l’irrigazione diventa più intensa: si eseguirà quotidianamente man mano che la temperatura si alza e nella fase di produzione dei frutti. Evitate le ore più calde per non incorrere in un’evaporazione troppo rapida dell’acqua. Irrigazione orto: acquista su Amazon

Concimazione

La concimazione dovrà sempre assicurare il mantenimento di un’acidità costante per una corretta assimilazione radicale delle piante. Quindi, la sostanza organica dell’humus sarà il più possibile di origine vegetale (foglie di bosco), integrata con torba acida se occorre aumentare l’acidità del terreno. Allo stesso scopo può essere distribuito, al piede delle piante, dello zolfo agricolo (non quello per i trattamenti).

Sia come fonte d’azoto che come fonte di tutti gli altri elementi nutritivi, potrà senza dubbio risultare utile l’irrorazione radicale con macerati vegetali (ortica: acquista su Amazon, equiseto, timo, ecc.). Molto importante anche la concimazione potassica e l’esclusione dell’utilizzo di tutti i concimi a reazione alcalina e di quelli a formulazione complessa.

Pacciamatura

Il mirtillo è sensibile ala siccità prolungata e ha radici superficiali. Risulta pertanto importante distribuire un’abbondante pacciamatura attorno alle piante e lungo la fila (in questo caso potrà risultare ottimo l’impiego degli aghi di pino o di altre conifere che creano condizioni molto simili a quelle di crescita del mirtillo spontaneo nei boschi).

Potatura invernale

Video: Potatura invernale (by Giardinaggio Portale)

Come coltivare il mirtillo: raccolta e conservazione

Il mirtillo può essere considerato in piena produzione (circa 1,5 kg/pianta) al quarto anno dall’impianto. La maturazione è scalare, da giugno ad agosto, secondo le varietà coltivate.
I frutti vanno raccolti delicatamente, al giusto grado di maturazione quando tutta la bacca è colorata, e devono essere manipolati il meno possibile. I frutti maturi lasciati sulla pianta per un lungo periodo sono soggetti a cadere o ad appassimento. Occorre pertanto provvedere a eseguire le passate di raccolta ogni 3-4 giorni.

Il mirtillo si presta bene alla conservazione, in condizioni ottimali può essere stoccato in cella frigorifera ad atmosfera normale fino a 15 giorni. È importante eliminare preventivamente prima della conservazione tutti quei frutti danneggiati o troppo maturi evitando così la formazione di pericolose muffe. In alternativa è possibile conservare i frutti in congelatore dopo averli racchiusi in sacchetti di plastica.

Come coltivare il mirtillo in vaso

I mirtilli selvatici non si possono coltivare nei vasi, perché non riescono ad ambientarsi fuori dal loro habitat. Potete quindi ricorrere al “mirtillo gigante americano”, un arbusto alto al massimo 140 cm che produce bacche un po’ più grandi del mirtillo selvatico, ma altrettanto succose e saporite. La varietà Bluecropo resiste fino a -8 ºC, mentre la varietà Duke si adatta anche alle zone con clima invernale mite.

Il mirtillo non teme il freddo invernale, anche se le gelate durante la fioritura, che avviene in aprile-maggio, sono dannose. Non è invece adatto alle aree il cui clima è caldo e secco. Gradisce le posizioni a mezz’ombra e ha bisogno di un’umidità ambientale piuttosto elevata.

Acquistate le piante a fine inverno e trapiantatele in contenitori alti almeno 45 cm (una per ogni vaso)(Acquista un vaso su Amazon) perché il mirtillo ha radici piuttosto profonde.

La pianta vuole un terriccio sciolto (acquista su Amazon), acido, senza ristagni idrici e ricco di sostanza organica. L’acqua delle irrigazioni non deve contenere calcio; a fine inverno va concimato con un fertilizzante completo e ricco di ferro.
Fruttifica sui rami dell’anno precedente, che poi diventano improduttivi e possono essere eliminati.

Le bacche del mirtillo, che maturano da metà giugno ad agosto secondo la zona climatica e la varietà, vanno staccate dai grappoli soltanto quando sono di colore azzurro intenso. Si possono mangiare crude, condite con zucchero e limone, oppure si possono usare per preparare marmellate o gelatine.

Come coltivare il mirtillo: malattie e parassiti

Il mirtillo non ha bisogno di trattamenti antiparassitari. Problemi possono derivare dagli uccelli durante la maturazione dei frutti.
Nel periodo invernale possono verificarsi abbondanti nevicate che possono portare problemi ai giovani rami spezzandoli per via del peso. In questi casi, si possono usare delle reti di protezione utili anche in caso di grandinate.

Mirtilli: uso in cucina e proprietà terapeutiche

I mirtilli, sia rossi che neri, sono utilizzati in cucina per la preparazione di succhi di frutta, marmellate, gelatine, macedonie o per la decorazione di dolci.

Il mirtillo nero contiene diversi elementi come tannini, zuccheri, sali minerali, flavonoidi, vitamine A, C e gruppo B e Mirtillina, la quale, oltre a donare il caratteristico colore scuro, riduce la permeabilità dei capillari, rafforzando i vasi sanguigni, migliorandone l’elasticità e rendendo quindi il mirtillo un ottimo alleato per il trattamento dei disturbi circolatori e contro la fragilità capillare.

Grazie alla presenza di vitamina A, C, B (in particolare B1, B2 e B3) e sali minerali (calcio, fosforo, ferro, sodio e potassio) al mirtillo sono riconosciute ottime proprietà antiossidanti in grado di inibire la formazione di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Le antocianine contenute nel frutto sono in grado di migliorare la vista, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità.

Queste sostanze conferiscono al frutto di bosco anche un effetto antisettico, utile nel trattamento di diarrea e cistite.

Le foglie di mirtillo, inoltre, sono un ottimo ipoglicemizzante e proteggono dai danni del diabete, del fumo e dell’ipertensione e godono di proprietà diuretiche e disinfettanti dell’apparato urinario.

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