Come coltivare il meloCome coltivare il melo: il melo può raggiungere gli 8-10 metri di altezza, le sue foglie sono verde scuro, ovali e con il margine seghettato. Ha fiori bianco-rosati formati da 5 petali. I suoi frutti sono di forma vagamente sferica e l’aspetto cambia secondo le varietà: hanno buccia gialla, rossa, verde chiaro, rossa e gialla, mentre la polpa può essere più o meno soda, più o meno farinosa, aspra o dolce.

Varietà

Sono oltre 2000. Eccone alcune: Royal Gala e Golden Delicious, Stark Red Delicious, Fuji, Renetta del Canada, Granny Smith, Starking e Starkrimson, Annurca e Stayman.

Come coltivare il melo: clima e terreno

Il melo è una pianta che tollera benissimo il freddo e, con l’eccezione di qualche varietà, può sopportare temperature fino a -25 °C, ma le gelate tardive possono procurare seri danni alla coltivazione; la sensibilità alle gelate dipende dal periodo di fioritura delle diverse coltivazioni.


Il melo può essere coltivato ovunque, ma preferisce un clima fresco e le zone che si trovano tra i 600 e i 1.000 metri sopra il livello del mare. La pianta teme la siccità e i ristagni idrici.

Pur essendo poco esigente in termini di terreno, preferisce la terra consistente, profonda, ricca e ben drenata. Vanno evitati terreni troppo umidi e con un’eccessiva presenza di calcare.

Per crescere bene, il melo ha bisogno di potassio, microelementi, azoto, fosforo. Se queste sostanze non si trovassero naturalmente nel terreno, dovremo inserirle noi. L’apporto di azoto e fosforo deve essere maggiore durante la primavera, quello di potassio e microelementi, durante il periodo estivo e per tutto il mese di settembre. Attraverso le analisi del terreno, conosceremo le diverse esigenze in ogni periodo dell’anno.

Come coltivare il melo: messa a dimora

Il melo venduto a radice nuda nei vivai si pianta da ottobre ad aprile. Per la messa a dimora:

  • scavate una buca profonda 50-60 cm e larga 80-100 cm;
  • togliete i sassi e le radici delle erbacce;
  • ponete in fondo alla buca di impianto circa 150 g di cornunghia da mescolare alla terra, riempite di metà la buca con terra migliorata con terriccio da piantagione, se necessario, e letame composto (1-2 palate);
  • rinfrescate l’estremità delle radici immergendole in una poltiglia di fango (per assicurare una migliore ripresa);
  • collocate un tutore accanto alla piantina in modo da mantenere l’albero dritto e piantate l’albero con il colletto al livello del suolo;
  • riempite la buca con la terra asportata in precedenza, eventualmente ammendata da terriccio di piantagione, comprimete al piede dell’albero formando una conca e annaffiate abbondantemente (15-50 litri di acqua), in modo da assicurare una buona coesione tra le radici e la terra.

Le distanze di piantagione da rispettare rispetto alla forma del melo:

  • Melo a forma di vaso: 3-4 metri.
  • Melo astone: 3-4 metri.
  • Melo a U semplice: 80 cm.

Video: Coltivare il melo (by giardinaggio.it)

Semina

Video: Pianta di melo da seme  (by Dall’Orto ai Fornelli)

Come coltivare il melo: pratiche colturali

Concimazione

Durante il periodo produttivo la pianta di melo assorbe un’enorme quantità di potassio dal terreno. Questa sostanza nutritiva è alla base della sintesi degli zuccheri; è quindi molto importante, durante la concimazione, scegliere prodotti ricchi di questa sostanza.


Si consiglia di utilizzare concime complesso, dotato di azoto, da utilizzare prima della fioritura o a fine inverno. Si consiglia un’altra concimazione da eseguire un mese prima della raccolta.

Se si usa letame (acquista su Amazon) ogni anno per la concimazione a ogni fine inverno, si potrà utilizzare una quantità minore di concime chimico durante la stagione vegetativa.

Irrigazione

Anche una corretta irrigazione contribuisce al mantenimento dell’equilibrio vegeto-produttivo del meleto. Non possono essere fornite ricette (molto dipende dal luogo, dal clima, dal tipo di terreno, dal portinnesto, ecc.), ma un buon approccio tiene presente alcune regole elementari: l’acqua può essere aggiunta e non tolta; per verificare il grado di umidità del terreno basta scavare con una vanga (valutando la situazione a 20-30 cm di profondità, dove sono presenti la maggior parte delle radici); le necessità dell’albero sono maggiori nella seconda parte della stagione, quando l’accrescimento dei frutti è concomitante con i caldi estivi. Acquista un tubo per irrigazione su Amazon

Potatura

La vegetazione va mantenuta ridotta e compatta, quindi serviranno interventi frequenti di potatura del melo. Oltre ai tagli si possono effettuare anche piegature, legature e curvature.
È opportuno eseguire una potatura contenuta se si prevede un anno di scarica (in modo da lasciare più gemme a fiore); al contrario, va prevista una potatura più energica in caso di carica (per ridurre le gemme a fiore).

Per un’ottima potatura occorre far conservare alla pianta una forma armoniosa, aerata e regolare; si deve procedere con il togliere i rami secchi, quelli che si incrociano nella ramatura e tagliare i rami lunghi che escono oltre la sagoma. E’ consigliabile eseguire questa operazione durante il riposo vegetativo, esclusi i periodi di gelo. Negli anni successivi si possono potare i prolungamenti lunghi 40 o 50 cm per rendere visibili gli organi di fruttificazione, magari fino all’altezza di 2 metri.

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Come coltivare il melo: raccolta e conservazione

La raccolta delle mele deve essere fatta con cura per evitare ammaccature. È preferibile anche selezionare la produzione ancora in campo, distribuendola direttamente nei contenitori destinati allo stoccaggio, in modo da maneggiare i frutti una sola volta. Le mele vanno staccate prendendole in mano e rivoltandole verso l’alto in modo che il peduncolo si stacchi all’attaccatura della gemma.

Se il frutto viene staccato incautamente, semplicemente tirandolo con forza verso di sé, vi è il rischio di staccare insieme al peduncolo anche la gemma portante oppure di staccare la mela senza peduncolo. In quest’ultimo caso la ferita che ne consegue può essere una facile via di ingresso dei marciumi durante la fase di conservazione. Ovviamente nel primo passaggio vanno staccati i frutti più grossi e colorati esterni alla chioma, che hanno un grado di maturazione più avanzato rispetto a quelli ombreggiati sottochioma, che vanno raccolti in un secondo passaggio.

La conservazione, nelle grandi produzioni, si avvale oggi dell’idrocooling, sistema che permette una maggiore conservazione del frutto per effetto di bagnatura in ambiente freddo. Metodi di conservazione possibili sono: l’atmosfera normale, con temperatura intorno a 0°C, UR di 85-90%, che mantiene le mele per 2-3 mesi, l’atmosfera controllata, con temperatura poco sopra lo 0°C e concentrazione di O2 e CO2 inferiore a 10%, oppure il sistema Ultra Low Oxygen a bassissima concentrazione di O2; è possibile anche la conservazione subatmosferica, con pressione di 0,13 atm, ed anche la rimozione di etilene durante la conservazione, con KMnO2.

Come coltivare il melo in vasoCome coltivare il melo in vaso

Il melo è disponibile presso qualsiasi vivaio anche nella sua varietà nana, ideale per chi non ha il giardino ma unicamente una terrazza o un balcone, o per chi non vuole occupare troppo spazio nel prato.

Acquistate una pianta già cresciuta e innestata in un vivaio. Acquistatene una varietà adatta al clima della vostra zona e alla coltivazione in vaso. Se decidete di coltivarne un solo esemplare, acquistate una pianta che si auto-impollina: generalmente, infatti, il melo è una pianta a impollinazione incrociata e per fruttificare ha bisogno della presenza di più esemplari.

Scegliete un vaso (acquista su Amazon) di almeno 30 cm di profondità e una capacità minima di 25-30 litri, in modo che le radici abbiano spazio sufficiente per svilupparsi bene. Successivamente, sostituirete questo vaso con uno di dimensioni maggiori.

Utilizzate un terriccio (acquista su Amazon) sciolto, ben drenante e ricco di materia organica; una miscela di terreno sabbioso e argilloso leggermente acido è un’ottima scelta. Dopo aver piantato il melo, assicuratevi che il vaso sia posizionato in un luogo ben soleggiato: come tutti gli alberi da frutto, necessita di sole pieno e di una buona circolazione dell’aria, evitando però che si trovi esposto alle correnti d’aria.

Irrigate frequentemente e con regolarità quando l’albero inizia a germogliare in primavera e durante tutta la stagione estiva. In inverno dovrebbero bastare le piogge stagionali, ma se così non fosse, annaffiate la pianta quanto basta per far sì che il terreno non sia particolarmente asciutto. Acquista un innaffiatoio su Amazon

Una volta l’anno, rinvasate l’albero in un contenitore più grande, per fa sì che abbia sempre la giusta quantità di terreno dal quale trarre il nutrimento necessario alla crescita e alla produzione. In primavera o in estate, aggiungete un po’ di fertilizzante specifico.

Per ottenere la fioritura e la conseguente produzione di frutti, dovrete attendere 2-3 anni dal momento della piantumazione.

Come coltivare il melo: malattie e parassiti

Ticchiolatura, oidio, moniliosi e marciume sono le principali malattie causate dai funghi. Fra gli insetti il più temuto è certamente la cocciniglia, che danneggia i rami e i frutti indebolendo la pianta sensibilmente. Assieme all’afide grigio e ai lepidotteri danneggiano foglie e frutti.

Gli afidi si annidano sui germogli e sulle foglie che vengono accartocciate. Altri parassiti sono chiodini, bachi e acari che possono essere combattuti con l’utilizzo di prodotti appositi. La tignola è una larva che si nutre di germogli, mentre la carpocapsa mangia i frutti danneggiandoli irrimediabilmente.

Tra i problemi più comuni che colpiscono le pomacee e in particolare il melo, troviamo le malattie fungine o crittogamiche, conosciute comunemente con il nome di muffe. Se non curati tempestivamente i funghi possono portare i frutti a marcire, creare cancri gommosi e buchi, fino a far seccare completamente il frutto. I funghi sono favoriti da ambienti umidi e piovosi.

Mele: uso in cucina e proprietà terapeutiche

Le mele sono destinate prevalentemente al consumo fresco, ma sono anche ottime per la produzione di marmellate, succhi, creme, gelatine e torte. Dalle mele si ottiene un buon sidro e l’attrezzatura di produzione domestica è a basso costo.

Il frutto contiene una buona quantità di pectine, sali minerali, acido malico e citrico. Facilmente digeribile, è rinfrescante, disintossicante, diuretica, uricolitica, antidiarroica; inoltre ha effetto decongestionante sul fegato e regola la flora intestinale. Cotta al forno è ottima se soffrite di acidità gastrica.

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