Come coltivare cicoria e radicchio: c’è chi la chiama cicoria e chi la chiama radicchio, ma si tratta sempre della stessa pianta nelle sue numerose varietà. Il nome, l’aspetto e il colore cambiano secondo le zone di provenienza.
Varietà
Tra le varietà più importanti sono da ricordare la cicoria di Bruxelles a cespo verde, ma commercializzata dopo l’imbianchimento; il Grumolo biondo e verde; la Catalogna brindisina e quella a foglie larghe del Veneto e da puntarelle; il Pan di zucchero a cespo verde chiaro.
Tra i radicchi (varietà a cespo con foglie rosse): di Treviso, Variegato di Castelfranco, di Verona, di Chioggia, orchidea.
Come coltivare cicoria e radicchio: clima e terreno
Le cicorie coltivate sono molto resistenti alle basse temperature e alla siccità e si adattano quindi alle condizioni climatiche più varie.
Crescono in qualsiasi tipo di terreno, esclusi quelli inclini a ristagni d’acqua o troppo compatti e ciottolosi, dove le grandi radici di alcune varietà stentano a svilupparsi. A causa delle grandi radici è essenziale lavorare il terreno in profondità, pratica che favorirà anche la disponibilità idrica del terreno e l’interramento di concime organico. I semi, molto piccoli, richiedono un accurato lavoro di affinamento del terreno per la preparazione del letto di semina.

Radicchio
Come coltivare cicoria e radicchio: semina
Secondo la varietà e la tecnica colturale scelta, la semina può essere effettuata in semenzaio oppure direttamente in campo, a pochi cm di profondità (0,5-1,5 cm).
Cicorie da taglio
Sono le varietà più rustiche (Spadona, cicoria Selvatica, bianca migliorata di Milano, ecc.) e resistono bene al freddo e alle temperature più elevate. Potete seminarle per tutto l’anno, escludendo i mesi più freddi. Eseguite la semina in file distanziate circa 15 cm, utilizzando 2-2,5 g di seme ogni 10 mq di superficie. Quando le piantine raggiungono i 10-12 cm di altezza (circa 7-8 foglie), eseguite un diradamento a 10-20 cm, secondo la varietà che state utilizzando.
Cicorie da cespo
Questo gruppo comprende sia i tipi a foglia verde che quelli a foglia rossa o variegata (radicchi). Alcune varietà vengono coltivate in semenzaio (Variegato di Castelfranco, Variegato di Chioggia, Palla Rossa, cicoria Brindisina), altre direttamente in campo (Rosso di Verona, Rosso di Treviso, ecc.). L’epoca di semina è molto varia: la cicoria Brindisina si semina da marzo a ottobre; i radicchi in giugno-luglio, fatta eccezione per il radicchio rosso di Chioggia, che si semina sin da marzo. Le modalità di semina sono le stesse delle cicorie da taglio, mentre la quantità di seme utilizzata è leggermente superiore: 3-5 g/mq.
Cicorie da grosse radici
Queste cicorie si seminano direttamente in pieno campo, da febbraio-marzo a tutto agosto per la cicoria di Bruxelles, e da marzo a maggio per la cicoria di Magdeburgo. Si utilizzano circa 6-8 g di seme ogni 10 mq di superficie.
Come coltivare cicoria e radicchio: pratiche colturali
Utilizzate compost o letame ben maturo, meglio ancora se distribuito alla coltura precedente. Generalmente ne sono sufficienti da 2 a 4 kg per mq.
Irrigate regolarmente nelle prime fasi di crescita, dalla semina al trapianto e nelle stagioni calde e siccitose; eseguite sarchiature e zappettature per arieggiare il terreno e liberarlo dalle infestanti. Durante la crescita, diradate le piantine.
Imbianchimento
La cicoria di Bruxelles e alcuni tipi di radicchio (Rosso di Treviso, Rosso di Verona e il Variegato di Castelfranco) vengono sottoposti a un processo di imbianchimento. L’imbianchimento è una pratica colturale manuale che consiste nell’impedire ai raggi solari di raggiungere il cuore della pianta: in questo modo gli ortaggi saranno più chiari in alcune parti. Grazie a questa tecnica diversi ortaggi da costa e da taglio, come per esempio cicoria, indivia riccia, scarola, porro, finocchio, sedano e cardi, diventano più teneri e croccanti.
Le cicorie che saranno sottoposte a questo trattamento vengono estirpate alla fine dell’autunno e, una volta ripulite dalla terra e da eventuali foglie marce, gli vengono spuntate le radici e le foglie (a 2-3 cm dal colletto). Preparate così, le piante vengono infilate una accanto all’altra in uno strato di terreno e sabbia leggermente inumidito situato in cantina o comunque in un luogo riparato dalla luce diretta del sole. Il tutto viene tenuto coperto da uno strato di paglia per circa 7-8 giorni, il tempo necessario per lo sviluppo delle nuove foglie.
I radicchi rossi, invece, dopo la rimozione delle foglie più esterne, vanno raggruppati in mazzi di 30-40 cespi e posti verticali al buio, ricoprendoli con paglia, terra o film plastico nero e mantenendo umida la radice, senza bagnare le foglie, per non provocare l’insorgere di marciumi.
Tecniche colturali
Avvicendamento: sono ortaggi di buon carattere, adatti a precedere o a seguire qualsiasi tipo di coltura.
Consociazione: vanno d’accordo con finocchio, lattuga, pomodoro, carota e fava.
Come coltivare cicoria e radicchio: raccolta e conservazione
La raccolta varia in base alla tecnica colturale e alle varietà scelte.
Cicorie da taglio: la raccolta avviene almeno 5-6 volte l’anno, falciando le foglie all’altezza del colletto, quando le piante hanno le foglie ancora tenere e un’altezza di circa 10-12 cm.
Cicorie da cespo: la cicoria Brindisina si raccoglie per quasi tutta la durata dell’anno, il radicchio Palla Rossa da giugno a novembre, il Variegato di Chioggia da ottobre a marzo, il Variegato di Castelfranco da novembre a febbraio, il Rosso di Verona e il Rosso di Treviso da novembre a marzo.
Cicoria da foglia e steli: si raccolgono in autunno-inverno, in primavera e in estate. Secondo le zone, si possono avere 4-5 raccolti.
Cicorie da grosse radici: si raccolgono dalla fine dell’autunno alla primavera.
Come coltivare cicoria e radicchio: malattie e parassiti
Tra i principali nemici: lumache, maggiolino, grillotalpa, afidi, nottue e nematodi.
Tra le malattie fungine temono la peronospora, che si manifesta sulle foglie esterne prossime al terreno con macchie giallognole o decolorate alle quali corrispondono sulla pagina inferiore formazioni di muffa biancastra. Il mal bianco delle composite, invece, si riconosce dalle macchie biancastre polverulente sulla pagina superiore delle foglie, che ingialliscono e seccano. Cicorie e radicchi sono inoltre particolarmente soggetti alla formazione di muffa grigia.
Cicoria e radicchio: uso in cucina e proprietà terapeutiche
Crudi in insalata, alla griglia, in padella, in gustosi sformati al forno e nel risotto.
Sono depurativi e aiutano in caso di stitichezza e cattiva digestione. Funzionano anche in caso di diabete, obesità e insonnia.
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