Ci raccontiamo tutti piccole bugieCaro roberto,
spesso riscontro che la comunicazione con persone vicine non è completa, e a volte perfino poco veritiera e mi accorgo che in buona fede, noi tutti ci raccontiamo piccole o grandi bugie per evitare di fronteggiare qualcosa che ci mette in difficoltà.
Cosa ne pensi?
Ti ringrazio

È vero, Laura, e per comprendere perché ciò accada, è sufficiente che immagini per un attimo te stessa esprimere a voce alta i tuoi pensieri nei rapporti quotidiani con la gente. Dire, ad esempio, al tuo ragazzo, che probabilmente non ti dispiacerebbe verificare le prestazioni del nuovo divano letto con il suo migliore amico, o far notare alla tua insegnante di disegno artistico la sua assoluta mancanza di gusto nella scelta dell’accostamento dei colori dei suoi abiti, o manifestare a un’amica il tuo stupore per il suo evidente rapporto morboso con il denaro…

Per non perdere l’approvazione degli altri ci riduciamo ad affermare il falso così spesso che mentire diventa la nostra “vera” natura, il nostro atteggiamento prevalente, che, sedimentando sul fondo melmoso del nostro inconscio, guiderà meccanicamente le nostre scelte e la nostra vita. Non sappiamo più dove inizia e dove finisce la realtà, ci preoccupiamo soltanto di capire dove inizia e dove finisce il nostro tornaconto, e svendiamo la verità per pochi centesimi di gratificazione personale…

Questo è il modello di comportamento dominante nella nostra società, se ti adegui a esso non potrai mai incontrare te stessa e conoscere la libertà.
Esiste un altro modello di comportamento cui attenersi all’interno della nostra società, adottato da un numero esiguo di individui: non preoccuparsi assolutamente del giudizio degli altri ed essere se stessi in ogni istante della propria vita. Soltanto chi avrà il coraggio di accettare tutte le conseguenze di questa scelta sarà libero di librarsi con le proprie ali verso questo cielo infinito…