Ascaridi nel gatto: gli ascaridi sono parassiti interni molto comuni nei gatti e rappresentano una delle tipologie di vermi che vivono nell’intestino (un altro tipo di vermi che pure “abitano” nell’intestino sono le tenie) . Assomigliano a lombrichi color crema, possono raggiungere una lunghezza di 10 cm circa e si nutrono del cibo che il micio digerisce.
Le probabilità che gli ascaridi possano contagiare l’uomo sono rarissime.
Ascaridi nel gatto: come si contraggono
Le uova degli ascaridi si trovano nelle feci del micio, diventano infettive in pochi giorni e restano contagiose per molto tempo (anche svariati anni). Le uova possono essere veicolate attraverso la placenta o il latte, per questo molto spesso i cuccioli “ereditano” gli ascaridi da mamma gatta.
Ascaridi nel gatto: sintomi
Forme lievi di infestazione sono difficili da riconoscere, spesso si viene a conoscenza del problema quando si notano i vermi nelle feci (o nel vomito).
I sintomi più comuni sono:
- gonfiore addominale
- perdita di peso associata ad un deperimento generale
- vomito
- diarrea
- anemia
Ascaridi nel gatto: diagnosi
In presenza dei suddetti sintomi, è sempre opportuno interpellare prontamente il vostro veterinario per una visita di controllo.
Se si interviene rapidamente, di solito gli ascaridi non rappresentano un pericolo grave, ma a lungo andare, se trascurati, possono ostruire l’intestino del micio e provocare in taluni casi un blocco intestinale.
Ascaridi nel gatto: cura
I gatti giovani hanno una maggiore predisposizione agli ascaridi. E’ buona norma sottoporre i mici a un trattamento mirato che di solito avviene ogni due settimane, generalmente tra la sesta e la sedicesima settimana di età.
Sulla frequenza e la modalità specifica di trattamento il vostro veterinario di fiducia saprà darvi i dettagli del caso; solitamente variano da gatto a gatto e si effettua approssimativamente ogni 3-6 mesi.
Oltre a seguire la terapia messa a punto dal veterinario, tenere pulita la lettiera eliminando le feci il più spesso possibile, contribuirà a evitare fastidiose ricadute.
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