Complimenti per il sito, stimolante è dir poco.
Domanda:
Penso che una chiave per arrivare alla consapevolezza possa essere la frase di Gesù “ama il prossimo tuo come te stesso”. Ma praticamente come si fa ad amare se stessi?
Sembra banale, ma è da settimane che ci penso.
Vuoi essere così gentile e darmi in proposito il tuo pensiero.
Grazie
Tury
Intanto, si deve individuare chi è quel “se stesso” da amare…
Se si commette l’errore di identificarsi con il proprio corpo-mente, non si sarà mai in grado di amare se stessi.
Attraverso un progressivo intensificarsi della propria consapevolezza, si inizia a comprendere, con stupore e sollievo, che il “se stesso” di cui si discute è molto più di un semplice cumulo di carne e ossa e di un mucchio di evanescenti fasci di pensieri. Il nostro sé è più vasto del cielo che ci sovrasta, comprende ogni essere vivente e ogni altra cosa esistente o non esistente: è il Tutto, l’Assoluto, l’Uno. Dunque, la frase di Gesù si rivela essere una semplice tautologia, ma un utile suggerimento (una chiave, come dici tu) per spingerci ad adottare un comportamento che, se assunto come stile di vita, consente un graduale espandersi della propria coscienza, fino alla comprensione ultima…
Un amore “parziale” è privo di significato: come non puoi amare una donna conoscendo di lei soltanto il suo lobo parietale sinistro, così non puoi amare te stesso conoscendo soltanto un frammento infinitesimale del tuo vero sé…
Dunque, prima conosci Te stesso, e dopo continua a porti domande (se ti rimarrà qualcosa da conoscere… 😉
Ciao Tury
Roberto (contatti)
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