Accoppiamento tra gattiAccoppiamento tra gatti: quasi tutte le femmine vanno in calore (o estro) di solito tre volte l’anno, ma vi sono casi in cui accade anche oltre le tre volte. Il periodo di calore dura generalmente 2-3 settimane (anche se l’estro vero e proprio va solitamente dai 7 ai 10 giorni). Il più delle volte i periodi di estro si verificano tra gennaio e aprile e giugno e settembre, non vi sono tuttavia delle stagioni fisse in cui possa avvenire.

Se non si accoppia durante l’estro, la femmina ritorna in calore di solito dopo 2-3 settimane (la naturale sequenza del ciclo estrale di una gatta domestica consiste in un alternarsi di un periodo di calore con un periodo di quiescenza di circa 2-3 settimane, per quasi tutto l’anno fino a che non si è accoppiata) .

Nel periodo dell’estro la femmina è pronta a ricevere i maschi. Manifesterà spesso questa predisposizione mostrandosi più affettuosa verso i padroni, strofinandosi, rotolandosi e lanciando “richiami” ai potenziali pretendenti. I maschi tenteranno di raggiungere in ogni modo la femmina che cercherà a sua volta di avvicinarsi a loro, anche fuggendo di casa.

Accoppiamento tra gatti: i “preliminari”

La gatta non si accontenta del primo maschio che incontra, specie se la scelta è ampia. In presenza di una femmina in estro, tutti i maschi pattuglieranno la zona nervosamente, pronti a combattere tra loro, in attesa di un segnale per potersi accoppiare con lei.


Prima dell’accoppiamento vero e proprio, il maschio “corteggia” la femmina, talvolta anche per parecchie ore, con finti attacchi, gesti fulminei, o inseguimenti. Se un maschio sceglie un momento inopportuno o la femmina sbagliata, corre il rischio di essere attaccato, oltre che rifiutato.

Se siete voi ad aver organizzato preventivamente l’incontro, accertatevi che tra i due felini vi sia affinità e simpatia, non sono rari, infatti, i casi in cui la gatta rifiuta l’accoppiamento. Prevedete almeno un paio d’incontri: se i due mici appaiono compatibili (il maschio risponderà alle avance della femmina) allora si procederà all’accoppiamento, se viceversa non si dovesse concludere niente, cambiate partner. E’ consigliabile portare la femmina dal maschio e non il contrario: se messo in un ambiente nuovo, il maschio potrebbe dedicare molto tempo a studiare il territorio anziché accoppiarsi.

Quando decidete di far accoppiare il vostro gatto, fategli fare una visita veterinaria preventiva, incluso l’esame del sangue, volto ad accertare l’eventuale presenza di virus ed infezioni. Esigete che lo stesso venga eseguito dal proprietario dell’altro gatto.

Accoppiamento tra gatti: come avviene?

Il maschio afferra la femmina alla nuca con i denti tenendole il collo e la monta. La femmina assume la classica posizione accovacciata, inarca il dorso, sposta la coda di lato e il maschio inizia la penetrazione. L’eiaculazione avviene in pochi secondi.

L’organo sessuale maschile è ricoperto di piccole appendici simili a spine che provocano l’ovulazione e causano una stimolazione molto dolorosa della vagina quando il maschio lo ritrae dopo l’eiaculazione. Per questo, proprio per evitare attacchi da parte della femmina il maschio scappa via immediatamente dopo l’accoppiamento.

Avvenuta l’eiaculazione, la femmina emette un miagolio intenso e si divincola per liberarsi dalla presa, il maschio è lesto a ritirarsi per evitare graffi o attacchi. I due possono andare avanti ad accoppiarsi per parecchie volte al giorno. Se il maschio non susciterà più il suo interesse, la femmina respingerà le sue avance rimanendo in attesa della prossima opportunità.

Dopo l’accoppiamento, la gatta resta in calore per 48 ore circa, durante le quali può unirsi con altri gatti. In teoria, una cucciolata di 5 micini, ad esempio, potrebbe avere 5 papà diversi.

Dopo aver partorito, la femmina può ritornare in calore in breve tempo (anche sole 48 ore) e restare di nuovo incinta: il gatto è una delle razze più prolifiche al mondo.

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