Ciao Roberto, sono Cristina. Ho appena terminato di leggere la risposta che hai dato a Gianni (“Noi siamo infinito”) e sono rimasta perplessa. Puoi spiegarmi qual è il punto di intersezione tra la tua asserzione (e non solo tua) che “niente dipende dalla nostra volontà” e ciò che invece Wayne Dyer si prodiga amorevolmente di spiegarci nei suoi libri, e cioè che siamo noi stessi a “costruirci” la nostra vita?! Sento che entrambe sono vere, ma non riesco a comprendere esattamente il significato dell’una e dell’altra. Sembra che tutto sia un grande paradosso, che nell’accettazione si possano cambiare le cose, ma che alla fine non cambiano e non possiamo fare altro che gioire di tutto ciò che è. Insomma un viaggio intorno a noi stessi per tornare a noi stessi. Ciao e grazie.
Pochi sono pronti ad accettare e comprendere la verità “assoluta”. Affermazioni quali “noi non esistiamo”, “siamo Uno”, “niente dipende dalla nostra volontà”, “tutto accade spontaneamente”, semplicemente scivolano addosso alla maggior parte dei corpi-mente, senza destare in loro il minimo interesse e mantenendoli a un livello di consapevolezza immutato…
Allora, per un maestro può essere preferibile rivolgersi alle persone come se esistessero individualmente, e ricorrere a verità “parziali” (ad esempio evidenziando l’insensatezza di molte regole sociali, gli automatismi interiori deleteri, i condizionamenti culturali…) per favorire una crescita interiore (nel liberare la mente da false convinzioni e paure psicologiche) e il raggiungimento di un grado di consapevolezza sufficiente a comprendere ed accettare la Realtà “ultima”: noi non esistiamo, tutto accade da sé…
Se sei persuasa irremovibilmente di trovarti proprio al centro di un esteso campo minato, l’assicurazione da parte di un maestro di come in realtà il terreno non nasconda alcuna insidia esplosiva e di come si sia liberi di abbandonarsi a giocose capriole in qualsiasi direzione, potrebbe non convincerti pienamente, causa il forte timore (a meno che la fiducia nel maestro non sia totale), e dunque rivelarsi inutile… Allora il maestro, rassicurandoti sulla propria conoscenza della disposizione esatta degli ordigni bellici inesistenti, ti indicherà dei percorsi sicuri e ti aiuterà un po’ per volta a trovare il coraggio per uscir fuori dalla angosciosa situazione di immobilità in cui sei finita…
E col tempo, riprendendo a vivere, superando ansie e paure, riacquistando fiducia e tranquillità, accrescendo la propria conoscenza e comprensione, ci si potrebbe anche improvvisamente rendere conto che non ci sono e non ci sono mai state mine disseminate nella nostra vita, che non esiste alcun pericolo che ci minaccia, e che si è completamente liberi di giocare e di amare…
Per quanto riguarda Wayne Dyer, non credo che (almeno fino al periodo in cui ha scritto quei libri) abbia compreso fino in fondo la Sua vera natura… Ma il suo elevato livello di consapevolezza gli consente di comprendere e diffondere molte utili verità parziali…
Anche se a volte possono apparire contraddittorie (perché devono adattarsi ai di- versi bisogni di ciascun individuo), c’è un filo comune che lega tutte le affermazioni e le indicazioni dei maestri di tutti i tempi: il loro desiderio che anche gli altri siano felici… che gli altri “comprendano”, per essere felici… Le loro parole sono permeate di Amore…
È entrando in sintonia con queste lievi vibrazioni che avvolgono le loro parole in una spirale di amore che lentamente la nostra consapevolezza si espande, che ci sentiamo piano piano trasportare in una dimensione diversa… da dove si percepisce sempre più chiaramente la perfezione di tutto ciò che ci circonda…
Leggi “Nessuno nasce nessuno muore”, di Nisargadatta
ciao 🙂
Roberto
P. s.
La situazione reale, grossomodo, potrebbe essere sintetizzata così: immagina che Tu, energia pura, sia “entrato dentro” circa 70.000 tonnellate di materia inerte, suddivisa (apparentemente) in un milione di corpi-mente, dandogli vita. Quando la mente di questi corpi si sarà sviluppata abbastanza, Tu, dimentico di Te (perché puoi conoscere e percepire limitatamente alle possibilità psico-fisiche dei diversi corpi-mente), analizzando la situazione, finirai per credere di essere unicamente quel corpo-mente da cui osservi il mondo delle cose…
Il corpo-mente, al contrario, è semplicemente uno strumento materiale che Ci permette di percepire e conoscere… È come se, indossando uno scafandro per osservare e studiare i fondali marini, finissimo col credere di essere lo scafandro! Terminata l’esplorazione dell’habitat subacqueo ci sfiliamo lo scafandro e continuiamo la nostra vita; così come, terminata l’esplorazione su questo pianeta, Ci sfiliamo il corpo-mente e continuiamo la Nostra esistenza…
La mente di alcuni corpi di quel milione evolverà abbastanza da permetterTi di capire Chi sei: energia pura, non sangue, viscere e neuroni…
E se comprendi Chi sei, dove vanno a finire tutti i problemi immaginari creati da uomini immaginari…?
DivertiTi a osservare uno dei tuoi corpi-mente (“cristina”) reagire secondo i suoi particolari condizionamenti… È tutto come un gioco, sei Tu che giochi con Te stesso…
Per l’ego (che è tutto ciò che riguarda “cristina”) rendersi conto di non esistere equivale a morire, per questo non molla la presa…
Da una forma ne nascono altre, che a loro volta si modelleranno in altre forme… Al contrario, Tu sei… per sempre…
Il corpo-mente “cristina” Ti permetterà di ricordare Chi sei realmente? 😉
ARTICOLI CORRELATI
> Benessere Psicologico: indice generale
> Roberto Gentile: Psicologo online