Psicologia caninaVivere un ottimo rapporto con il proprio cane significa conoscerlo, studiare i suoi comportamenti e comunicare con lui in un linguaggio comune che porti a entrambi serenità. Per creare questo pathos e fare in modo che l’empatia diventi la base portante del legame è necessario conoscere la psicologia canina e il suo linguaggio.

Imparare a comunicare con lui in maniera adeguata ti aiuterà a distinguere un malessere da uno stato di felicità, capire quando può essere evitato un suo capriccio o quando effettivamente ha bisogno di attenzione. La comprensione è importante anche per un altro motivo, aiuta a non creare problemi di fondo che nel tempo possono ledere il rapporto.

Vi consigliamo di leggere anche l’articolo il linguaggio dei cani, strettamente correlato alla psicologia canina.


Vediamo, ora, insieme come entrare in sintonia con il nostro amico a quattro zampe, imparando a comprendere la psicologia canina.

I cani sono una specie animale ben distinta dalla nostra e per sviluppare una buona empatia dobbiamo tenere conto delle differenze tra la nostra prospettiva da cui guardiamo il mondo e la loro.

Psicologia canina: socializzazione

Il modo di comportarsi socialmente dei nostri amici fidati è molto simile al nostro. Quando un loro compagno ritorna, lo salutano con calore e gioia, se qualcuno che amano viene a mancare li assale la tristezza e, come noi, s’impegnano a fondo per mantenere una relazione nel tempo.

Psicologia canina: emozioni

Molti dei nostri sentimenti sembrano essere simili a quelli dei cani: la gioia, quando giocano e si divertono, la solitudine, se non hanno nessuno con cui condividere la vita, il risentimento, se trattati male continuamente e la paura, di fronte ai pericoli.

Psicologia canina: capacità cerebrali

Queste similitudini ci spingono, tuttavia, a commettere un errore, che è quello di trattarli come bambini, ipotizzando che possano comportarsi come loro. In realtà, il cervello del cane è molto diverso dal nostro e la loro capacità di ragionamento e di logica molto meno sofisticata della nostra.


I cani hanno una memoria ben sviluppata, ma “leggono” il mondo in modo molto diverso da come facciamo noi, in quanto il loro cervello è più piccolo del nostro e manca della neocorteccia, la parte del nostro cervello deputata al ragionamento, al linguaggio e a tutte le altre funzioni più sofisticate. Per questo motivo, per i cani risulta più facile interpretare i nostri gesti, il nostro linguaggio del corpo e la nostra mimica facciale, mentre trovano più difficile riconoscere le parole. Un cane impara più in fretta a obbedire ai comandi se prima gli insegniamo a capire i gesti, che poi accompagneremo con suggerimenti verbali.

Essere consapevole delle loro inferiori capacità di ragionamento, può aiutarci a rapportarci con loro in modo più adeguato, senza aspettative irreali e pretese di comportamenti che non sono alla loro portata. E’ importante essere pazienti e amorevoli con il nostro amato amico quando non riesce subito ad apprendere qualche regola o comando che gli stiamo insegnando.

I sensi del cane

I cani entrano in contatto con il mondo in una maniera molto diversa dalla nostra. Comprendere il loro modo di percepire l’ambiente che li circonda può aiutarci a interpretare meglio il loro comportamento e a facilitarci il compito di insegnargli le regole essenziali per una perfetta convivenza.

L’olfatto

Noi il mondo lo vediamo, i cani lo fiutano! Il nostro è un mondo traboccante d’immagini, il loro è ricolmo di “odori”. Se noi entriamo in un posto in cui non siamo mai stati prima, ci guarderemo intorno per farci un’idea dell’ambiente che ci circonda, il nostro cane, invece, per lo stesso obiettivo, si muoverà rapidamente per la stanza con il naso incollato al pavimento.

Le loro capacità olfattive sono inimmaginabili per noi esseri umani (il loro naso contiene quasi 220 milioni di cellule olfattive, il nostro circa 5 milioni). Soltanto annusando un ciuffo d’erba, sapranno quali altri animali vivono nei paraggi, la loro età, il sesso, lo stato di salute e da quanto tempo sono passati di lì. Tutto questo, grazie all’incredibile sviluppo della loro membrana epiteliale, che raccoglie le informazioni sensoriali olfattive e le invia al cervello.
La parte del loro cervello deputata al funzionamento di questo senso è quattro volte più ampia e sofisticata che nell’uomo. Sul palato presentano un ulteriore organo (vomeronasale), che gli permette di distinguere odori particolarmente invitanti, come, ad esempio, quelli che servono a riconoscere un possibile partner per l’accoppiamento.

La vista

I cani non hanno una vista sviluppata come quella dell’uomo. Distinguono soltanto le tonalità del blu e del giallo, mentre non sanno riconoscere i rossi e i verdi, per cui avranno difficoltà, ad esempio, a individuare un oggetto rosso nell’erba, e si aiuteranno con l’olfatto.
Hanno difficoltà anche a distinguere i contorni degli oggetti, mentre vedono meglio di noi nell’oscurità.

L’udito

Questo senso è molto più sviluppato che negli esseri umani. I cani distinguono suoni provenienti da una distanza di circa 4 volte maggiore di quella che consente a noi di captare la stessa informazione sonora. Inoltre, la gamma di frequenza sonora che il cane riesce a percepire va dai 40 ai 60.000 Hz, mentre la nostra è limitata al range compreso tra i 20 e i 20.000 Hz.
Per questo è importante proteggerli da rumori troppo forti, come quelli dei fuochi d’artificio, ad esempio, perché per loro possono essere insopportabili.

Il gusto

Questo senso è meno evoluto del nostro. La bocca del cane possiede meno di 2000 papille gustative, la nostra circa 9000. Anche per questo, prediligono carne e grasso, piuttosto che cibi dolci e salati, tanto amati da noi.

La prospettiva del cane

A causa della sua statura, la prospettiva da cui il cane guarda il mondo è diversa dalla nostra. Assomiglia di più a quella di un bambino di pochi anni. Per averne un’idea, provate a mettervi a quattro zampe e a osservare l’ambiente che vi circonda.
Ai cani di piccola taglia e ai cuccioli, noi dobbiamo sembrare giganti. Ricordiamocelo quando ci avviciniamo a loro e ancora non ci conoscono bene.

Queste informazioni di psicologia canina possono esservi molto utili per aiutare a far crescere il vostro amato amico in un ambiente che ne rispetti e ne comprenda le qualità, i pregi e i limiti.

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