Primula: la primula ha bisogno del freddo invernale per poter dare inizio alla sua fioritura, dato che è tra le prime erbacee che inondano di colore la primavera. Forma rosette di foglie basali spatolate abbastanza grandi, tondeggianti e dal margine ondulato, che si appoggiano interamente sul terreno e sono ricoperte da una sottile peluria.
Al centro del cespuglio emergono gli steli eretti, leggermente carnosi, che portano fiori a 5 petali che si raggruppano in capolini alla fine di un peduncolo. La primula più diffusa in coltivazione è la Primula obconica, originaria della Cina, presente in numerosi ibridi che coprono una vastissima gamma di colori. Viene molto apprezzata come pianta da appartamento, soprattutto durante l’inverno, e frequentemente coltivata come annuale, talvolta anche nelle aiuole ombreggiate del giardino primaverile.
Le prime fioriture si hanno in marzo, fino alla fine di giugno.
Primula: clima e terreno
Le primule preferiscono una collocazione a mezz’ombra, meglio se ai piedi di un cespuglio, in modo che siano anche riparate dal vento. Possono essere coltivate nella stessa posizione per almeno 2 anni. Le primule più diffuse non tollerano le correnti d’aria e i luoghi eccessivamente ventosi, perciò dovete coltivarle in aree riparate.
Ha bisogno di un terreno neutro, leggermente acido; l’umidità atmosferica non deve essere stagnante, così come quella del terreno, che potrebbe causare marciumi al colletto. A tal riguardo, è opportuno circondare di sabbia il pedale della pianta.
Primula: pratiche colturali
Secondo il vigore delle piante, la concimazione può essere effettuata una volta ogni 2-3 settimane o anche più di rado. E preferibile utilizzare un concime organico specifico per piante fiorite (acquista su Amazon), che apporti le giuste quantità di azoto, fosforo, potassio e di microelementi, indispensabili per sostenere la crescita e al fioritura delle piante. Non esagerate con la quantità di concime, per non, letteralmente “bruciare” le piante. E’ opportuna una concimazione subito dopo il trapianto o al rinvaso.
Le irrigazioni devono essere abbastanza frequenti da mantenere il terreno umido; durante il riposo vegetativo estivo invece è bene non bagnarle e conservarle all’ombra fino alla fioritura. Acquista un innaffiatoio su Amazon
La fioritura può essere ulteriormente prolungata se avrete cura di asportare regolarmente i fiori appassiti. Le piante di primula che raggiungono dimensioni considerevoli devono essere divise in modo da ottenere due piante “figlie” da far crescere separatamente; questa divisione dei cespi deve avvenire in primavera.
Rinvasate solo quando notate che le radici fuoriescono dal vaso. Terminata la fioritura, potrete piantare le primule in giardino o sul terrazzo in vasiere di terracotta (acquista su Amazon): ogni anno in primavera vi daranno così una copiosa fioritura.
Primula: riproduzione
Generalmente, le primule si moltiplicano per divisione, che si fa ogni 3-4 anni, nell’epoca che va da giugno a settembre; l’operazione si può eseguire anche in primavera, ma spesso, per le primule che fioriscono presto nuoce alla fioritura.
Le primule si moltiplicano anche, con più difficoltà, da seme (acquista su Amazon), perché la germinazione il più delle volte è capricciosa. In pratica, le piantine vanno piantate a scaglioni, quando hanno raggiunto una sufficiente dimensione, facendo attenzione a non smuovere troppo il terreno del semenzaio, perché altri semi potrebbero germogliare in epoche successive.
Nella maggior parte dei casi, si semina da aprile a maggio, in terra leggera, torba, sabbia o terra di bosco in parti uguali, passata al setaccio, in mezz’ombra, ricoprendo appena il seme con una sfarinatura di terra di foglie o di muschio polverizzato.
Le piantine si trapiantano, sempre in semenzaio, a una distanza di 8-10 cm tra pianta e pianta e si mettono a dimora in autunno o in primavera, col loro pane di terra, spaziano d di 20-25 cm.
Si può anche seminare da dicembre a marzo in serra fredda, e in questo caso si avranno piante più forti e fiorifere. E infine si può seminare non appena i semi sono maturi; ma in questo caso i semi germineranno soltanto a primavera seguente.
Video: Coltivazione primule (by giardinaggio.it)
Primula: coltivazione in vaso
Le primule possono essere coltivate anche in vaso, meglio se a gruppi, in modo che le fioriture siano più dense e sgargianti. Il vaso (acquista su Amazon) deve avere una profondità di almeno 25 cm e larghezza di 24 cm; la lunghezza sceglietela in base alla quantità di primule che desiderate piantare. Tra una primula e l’altra, lasciate circa 10 cm di distanza.
Il primo rinvaso va eseguito subito dopo l’acquisto. Ponete sul fondo del vaso dell’argilla espansa, per favorire il drenaggio ed evitare ristagni dannosi. Per il terriccio utilizzate una combinazione che comprenda tre quinti di torba, un quinto di terriccio universale e un quinto di sabbia. Il terriccio dovrà fermarsi a circa 2,5-3 cm dal bordo del vaso.
Praticate delle buche e inserite all’interno del vaso le piantine, a una profondità di almeno 15 cm, o almeno quanto basta per accogliere tutto il pane di terra che accompagna le radici delle piante di primula acquistate.
Dopo il primo impianto, comprimete bene il terreno e innaffiate abbondantemente, facendo attenzione, però, a non bagnare i fiori.
Per concimare potreste usare un concime liquido (acquista su Amazon) da diluire nell’acqua delle irrigazioni.
Primula: cure
I principali parassiti delle primule sono le lumache e le chiocciole che sono ghiotte delle loro fresche foglioline, se avete sistemato le primule in vasi posizionati su davanzali o balconi non dovreste avere problemi, ma se le avete piantate a terra quando le giornate saranno più tiepide tenete presente che si sveglieranno anche le lumache quindi tenete a portata di mano qualche granellino di lumachicida da distribuire alla necessità.
Un altro ospite indesiderato di questi fiori può essere il bruco delle cavolaie che da giovane è dello stesso colore delle foglie e ama ripararsi nella pagina inferiore delle foglie delle primule, aggrappato alla nervatura centrale, non solo rosicchia voracemente le foglie ma adora anche i fiori delle primule al punto da danneggiarli irrimediabilmente. Per debellarli il metodo più ecologico è quello di individuarli e toglierli a mano ma se non avete questa pazienza utilizzate dell’insetticida specifico per le larve dei lepidotteri ma fate attenzione a non irrorare anche i fiori che potrebbero macchiarsi.
La principale malattia fungina è la botrite o muffa grigia che si manifesta con la comparsa di macchie “lanose” grigiastre che in breve invadono tutta la pianta danneggiandola irrimediabilmente. Si previene cercando di fornire un ambiente non eccessivamente umido e con fungicidi specifici.
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