mononucleosiLa mononucleosi, conosciuta anche come malattia del bacio per la sua trasmissibilità attraverso la saliva, è una malattia infettiva ad andamento quasi sempre spontaneamente benigno causata dal virus di Epstein-Barr (EBV), un virus a DNA a doppia elica appartenente alla famiglia degli Herpes virus, lo stesso ceppo virale responsabile del fuoco di Sant’Antonio e della varicella.
Questa patologia deve il suo nome alla presenza nel flusso sanguigno di una notevole quantità di globuli bianchi più grandi del normale (cellule mononucleate).

La mononucleosi è una malattia molto diffusa, anche se la maggior parte delle volte non ci si accorge nemmeno di averla contratta, a causa del suo decorso asintomatico o, al più, caratterizzato da una generale spossatezza o da sintomi virali lievi, simili a quelli di una sindrome influenzale. Salvo rari casi, si guarisce da questa malattia senza troppe complicazioni.


Da studi epidemiologici emerge che il 95% della popolazione adulta nel mondo ha contratto infezione da EBV e possiede gli anticorpi diretti verso antigeni virali. Nei paesi in via di sviluppo il contagio avviene soprattutto nella prima infanzia, mentre nei paesi industrializzati circa il 50% della popolazione contrae l’infezione tra il primo e il quinto anno e un’ulteriore consistente percentuale tra i 15 e i 25 anni.
Sono soprattutto gli adolescenti e i giovani adulti, contagiati dal virus EBV, che hanno più probabilità di contrarre la mononucleosi infettiva. L’incidenza totale della malattia è di circa 500 casi per 100.000 persone per anno.

Come si trasmette la mononucleosi

Il contagio può avvenire direttamente:

  • attraverso la saliva (da qui l’espressione popolare “malattia del bacio);
  • tramite una trasfusione di sangue ed emoderivati;
  • attraverso un rapporto sessuale;

o indirettamente:

  • entrando in contatto con oggetti contaminati quali bicchieri, spazzolini da denti, giocattoli, ecc.

Il virus di Epstein-Barr rimane generalmente inattivo nel corpo durante tutto l’arco della vita, ma periodicamente può riattivarsi, anche se di solito non genera sintomi clinici (salvo che il sistema immunitario del soggetto non sia indebolito o compromesso). Durante i periodi di riattivazione del virus, anche i portatori sani possono diventare fonte di contagio. Se, comunque, si è già contratta la mononucleosi in passato, il contatto con soggetti affetti da questa patologia non avrà alcun effetto.

Prevenzione

Il virus della mononucleosi non è particolarmente contagioso salvo che non si entri in contatto diretto o indiretto con la saliva della persona che ha contratto l’infezione. Per chi vive con il malato, il rischio di contagio è lieve, è importante soltanto evitare di baciarlo, anche nel periodo successivo alla fase acuta della malattia, e fare a meno di condividere posate, bicchieri, alimenti, ecc.


Essenziale per una prevenzione efficace è, poi, l’igiene personale e dei luoghi e l’attenzione e la cura verso tutte quelle azioni e comportamenti che possono rafforzare le proprie difese immunitarie, come una sana ed equilibrata alimentazione e un’attività fisica adeguata.

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