Malattie delle orecchie nel gatto Malattie delle orecchie nel gatto. Le orecchie del gatto sono ipersensibili e molto delicate. Possono essere colpite da fastidiose malattie che oltre a ridurre la capacità sensoriale, limitano l’attività predatoria; infatti quando il micio va a caccia, non si affida solo alla vista, ma anche alle sue orecchie. Per mantenere le orecchie del gatto in buona salute, è sempre bene verificarne il loro stato con regolarità, curandole e pulendole con attenzione e delicatezza.

Malattie delle orecchie nel gatto: sintomi

I sintomi più frequenti sono:

  • eccessiva produzione di cerume
  • gonfiore
  • arrossamento
  • sensibilità al tocco
  • secrezioni oleose
  • cattivi odori
  • presenza di croste

che lasciano solitamente presagire un’infiammazione. Altri segnali come invece ad esempio:

  • scuotere o a piegare la testa da un lato
  • toccarsi o grattarsi con insistenza le orecchie con le zampe

possono essere indizi di otite.


Se la malattia si presenta in forma lieve, potreste essere voi stessi ad apportare le prime cure; la cura più immediata è una pulizia attenta e scrupolosa dell’orecchio. Se non si notano miglioramenti, è necessario affidarsi alle cure del veterinario la cui diagnosi precisa aiuterà a individuare la cura più adeguata.

Malattie delle orecchie nel gatto: cause

Alcune cause abbastanza comuni che possono provocare disturbi alle orecchie del micio sono:

  • la presenza di un corpo estraneo, anche minuscolo, in grado di penetrare nell’orecchio fino a raggiungere il timpano, causando forti dolori. Dato che è molto difficile riuscire a vedere un corpo estraneo quando si trova dentro l’orecchio, non esitate a ricorrere alle cure del veterinario ed evitate i tentativi “fai da te”: l’utilizzo imprevidente di gocce o bastoncini, potrebbero peggiorare la situazione e causare al micio maggiori sofferenze.
  • ferite o lesioni di solito originate da zuffe.

Vediamo in seguito le più comuni malattie delle orecchie nel gatto.

Malattie delle orecchie nel gatto: otite

Con tale termine si intende, in generale, l’infiammazione dell’orecchio dovuta ai batteri che si sviluppano negli ambienti caldi ed umidi dei condotti uditivi.

Può colpire le tre parti in cui l’orecchio è suddiviso, così si parla di:

  • otite esterna quando l’infiammazione colpisce la parte che va dall’esterno al timpano
  • otite media quando ad essere infiammata è la parte posteriore al timpano
  • otite interna, al quanto rara, quando si infiamma la parte dell’orecchio che riconosce le vibrazioni sonore inviando stimoli al cervello.

Di solito la presenza di un’otite esterna non è difficile da riconoscere, anche voi potreste rendervene conto: la parte visibile dell’orecchio, invece di presentare il classico colore rosa e un cerume giallastro, assume un colore molto più scuro del normale, simile a un color cioccolata.

Le otiti media e interna sono invece molto più subdole perché provocano dolore al micio senza presentare “spie” rilevabili dall’esterno. Se in apparenza non notate nulla di strano ma il micio evidenzia i sintomi che abbiamo descritto prima, portatelo a fare una visita, così che il veterinario possa prescrivere una terapia (prevalentemente antibiotica) che ristabilirà le condizioni normali. Un’otite media non curata può sfociare in otite interna che può portare anche a danni irreversibili come la sordità, è perciò importante non sottovalutarla.

Malattie delle orecchie nel gatto: acariasi

Se le otiti sono infiammazioni dell’orecchio dovute ai batteri, l’acariasi (nota anche come rogna auricolare) è qualcosa di simile dovuta principalmente all’azione di un acaro denominato Notoedres cati.


Colpisce solo l’orecchio esterno e, dato che gli acari si nutrono della pelle, tendono a diffondersi anche sui padiglioni auricolari (la parte sporgente delle orecchie, dette anche “grandi pinne”) dove si possono notare croste secche di color marrone o nero dovute all’intenso prurito, e si possono vedere ad occhio nudo piccoli puntini biancastri in movimento (gli acari per l’appunto); il pelo intorno all’orecchio inizierà progressivamente a cadere.

Il micio deve essere portato dal veterinario, perché a lungo andare questa situazione può agevolare la propagazione di batteri dentro l’orecchio che possono causare otite; inoltre non è da escludere la diffusione della rogna auricolare anche ad altre parti del corpo.

Le cure non sono difficili, ma richiedono pazienza e perseveranza perché di solito si protraggono per un periodo non inferiore ai trenta giorni.

Malattie delle orecchie nel gatto: corpi estranei

Probabilmente sono una delle evenienze più dolorose in assoluto, e più pericolose se non trattate. Non pensate a cose evidenti (una penna o un chiodo è altamente improbabile che entrino nel padiglione auricolare degli animali), ma piuttosto alle ariste (più comunemente spighette) di graminacee selvatiche note come forasacchi.

Sono piante molto comuni anche nelle aiuole delle città, specie in certi periodi (da marzo a giugno, generalmente). Hanno una struttura a “lisca di pesce”, entrano dalla parte della punta e, praticamente, “camminano” spingendo sempre in avanti. Quando arrivano al timpano possono perforarlo, creando notevoli danni, tra cui la sordità.

Noterete in questo caso un prurito intenso (a volte otite), che il gatto manifesterà scuotendo frequentemente la testa. Quando inizia il fastidio, il forasacco non si vede più dall’esterno a occhio nudo ma solo con un particolare strumento (l’otoscopio); nel caso lo vedeste in parte, non rimuovetelo ma portate il vostro amico dal veterinario; togliendolo da voi rischiereste di spezzarlo e di non risolvere affatto la situazione.

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