Malattie della pelle nel gattoMalattie della pelle nel gatto: anche se dedicano molto tempo alla pulizia del pelo, spesso i gatti possono essere colpiti da fastidiose malattie della pelle che sono uno dei motivi più frequenti per cui vengono portati dal veterinario.

E’ normale che il gatto durante il giorno perda dei peli morti così come è usuale che in primavera e in autunno la perdita di pelo diventi più marcata a causa della muta stagionale. Non è normale invece se il micio perde il pelo a chiazze, o se il colore del mantello subisce variazioni rilevanti.


Un gatto sano mostra solitamente un mantello liscio e lucido, non presenta peli spezzati, zone prive di pelo o forfora e la sua pelle è in genere di colore rosa o nero, secondo i pigmenti caratteristici della razza o l’eredità genetica di ciascun felino.

Malattie della pelle nel gatto: sintomi

Quelli più comuni sono:

  • prurito
  • presenza di croste o squame
  • macchie
  • presenza di masse o protuberanze
  • vesciche o gonfiori
  • zone infette o infiammate.

Malattie della pelle nel gatto: cause

I fattori prevalenti che possono danneggiare la pelle del micio sono:

  • parassiti
  • allergie
  • infezioni batteriche
  • candidosi
  • tumori
  • malattie sistemiche.

Le malattie della pelle nel gatto richiedono pazienza e costanza per essere curate, vediamo di seguito le più comuni.

Malattie della pelle nel gatto: acne felina

Si manifesta principalmente sul mento e sulle labbra. Inizia solitamente con la formazione di comedoni, i classici punti neri: i pori della pelle si ostruiscono con la cheratina (che è la sostanza che ricopre in superficie le cellule della pelle), formando in tal modo i punti neri che sono facilmente individuabili.

Non si conosce esattamente la causa di tale patologia, i fattori implicati sono diversi quali ad esempio:

  • una cattiva toeletta
  • un’alimentazione non corretta
  • un’allergia da contatto (di solito con le ciotoline in cui i mici mangiano e bevono)
  • disturbi dell’apparato digerente
  • disfunzioni ormonali.

Se l’acne felina viene trascurata, i pori ostruiti dalla cheratina vengono occupati dai batteri che origineranno una vera e propria infezione; in tal caso appariranno delle pustole piene di pus.


La prima cosa da fare è lavare la zona colpita da acne con del sapone neutro, sciacquare abbondantemente con acqua calda e asciugare bene, ripetendo questo procedimento per molto tempo, in modo da non far diffondere l’infezione. Successivamente, la parte andrà strofinata con un disinfettante. Qualcuno suggerisce dell’acqua ossigenata, altri propongono della clorexidina opportunamente diluita, altri ancora del benzoilperossido al 2,5%; starà al vostro veterinario giudicare quale sia l’antisettico migliore.

Soprattutto in caso di gatti con pelo lungo, è opportuno tosare la parte interessata in modo che l’applicazione di prodotti topici non imbratti tutto, impedendo così ulteriormente alla pelle di respirare.

I casi più gravi devono essere seguiti dal veterinario, che prescriverà una cura antibiotica.

L’unico modo efficace per prevenire l’acne felina è quello di rimuovere dal muso del gatto eventuali resti di cibo e ispezionare periodicamente le parti più a rischio.

Malattie della pelle nel gatto: alopecia

Il pelo del gatto si rinnova stagionalmente e durante questi periodi cade in maniera piuttosto significativa; si tratta di un fenomeno del tutto normale che non deve destare preoccupazione a meno che non avvenga troppo rapidamente o a chiazze: in questo caso si parla di alopecia.

Tale patologia può essere ereditaria (e in questo caso, non può essere curata), oppure provocata da altre malattie della pelle quali ad esempio: acne felina, rogna, tigna.

E’ necessario rivolgersi al veterinario che saprà indicarvi le cure più appropriate per risolvere questo disturbo.

Malattie della pelle nel gatto: dermatiti

Sono infiammazioni della pelle di diversa natura, ne sono responsabili:

  • parassiti come le pulci
  • infezioni
  • allergie alimentari
  • shampoo e/o altri prodotti non adatti al micio.

La più diffusa è la dermatite allergica causata dalle pulci, che viene indicata anche con l’acronimo DAP (per l’appunto dermatite allergica da pulci). I sintomi sono evidenti:

  • prurito continuo
  • presenza di croste e arrossamenti
  • gonfiore
  • lesioni del pelo.

Si manifesta più intensamente con l’arrivo del caldo e della bella stagione, ma sovente anche d’inverno (il calore dei termosifoni domestici può favorire la riproduzione di pulci). Può essere provocata dalla puntura delle pulci e da una risposta allergica anomala del sistema immunitario del micio ad alcuni componenti della saliva della pulce.

Di solito le parti più esposte alla DAP sono:

  • la zona lombo-sacrale
  • la base della coda
  • l’interno delle cosce
  • l’inguine
  • l’addome
  • il collo

Oltre a quelli propri delle dermatiti, la DAP presenta inoltre alcuni sintomi tipici:

  • il micio si lecca di continuo
  • escoriazioni anche estese che si infettano con batteri e funghi e danno luogo alla formazione di pus e croste.

La diagnosi di DAP si basa prima di tutto sui sintomi, poi sull’evidenziazione delle pulci e delle loro feci (piccoli puntini neri che si trovano in mezzo al pelo). E’ necessario portare il gatto dal veterinario che di solito impronta la terapia su un triplo fronte:

  • va prima di tutto eliminato il parassita (con degli antiparassitari);
  • occorrerà bonificare l’ambiente in cui il micio vive;
  • poi si avrà cura di eliminare il prurito ricorrendo solitamente a cortisonici, antistaminici (o antibiotici in caso di infezioni).

Malattie della pelle nel gatto: eczema

E’ un’infiammazione che colpisce in prevalenza i gatti anziani. E’ caratterizzata da vesciche e arrossamenti e provoca un forte prurito con conseguente asportazione di croste e brandelli di pelo. A seconda della causa che li ha determinati, esistono diversi tipi di eczemi per lo più dovuti a:

  • una cattiva pulizia della pelle
  • un’alimentazione sbagliata
  • carenza di vitamine
  • utilizzo di saponi irritanti.

Solitamente le zone più colpite da tale patologia sono il dorso, la testa e il collo.

L’eczema può presentarsi in forma acuta oppure cronica; quella acuta, se viene individuata e curata subito non provoca danni, mentre quella cronica, conseguenza delle mancate cure di un normale eczema, diventa difficile da debellare e tenderà a riproporsi specialmente in estate e nei gatti anziani e obesi.

Le cure sono alimentari e mediche, è necessario che siano stabilite dal veterinario. E’ molto importante che prestiate massima attenzione alla dieta prescritta che di solito tenderà a privilegiare il pesce bianco, verdure, fermenti lattici e riso ben cotto.

Malattie della pelle nel gatto: forfora

E’ causata da un’anomalia delle ghiandole della pelle che funzionano in maniera ridotta; se notate fenomeni di forfora, consultate il veterinario, che saprà indicare la cura più adatta.

Malattie della pelle nel gatto: granuloma eosinofilico

E’ una patologia che comprende una serie di lesioni cutanee. Tendenzialmente compare in gatti giovani, anche di soli 2-3 anni di età e li accompagna per tutta la vita, con fasi di riacutizzazione più o meno frequenti.

L’origine è sconosciuta, tra le cause più accreditate vi sarebbero la trasmissione genetica e fattori allergici. Le forme in cui si manifesta sono:

  • il granuloma in bocca: il gatto avrà la bocca arrossata con presenza di ulcere dolenti e sanguinanti nei casi più gravi; frequenti sono le complicazioni batteriche con piorrea;
  • l’ulcera indolente sul labbro: si tratta della formazione di ulcere soprattutto sul labbro superiore, che possono rompersi e sanguinare;
  • il granuloma lineare sul bordo posteriore delle cosce: si localizza sul bordo posteriore di entrambe le cosce o di una soltanto. Si manifesta con delle lesioni in rilievo, dure, simili a tanti granellini sporgenti, con perdita di pelo lineare. La cute appare rosa-giallastra;
  • la placca eosinofilica sull’addome: è una lesione prominente e arrossata, tendenzialmente di forma rotondeggiante che si localizza sull’addome e causa un intenso prurito.

Di solito il gatto colpito da tale patologia, presenta solo una di queste forme, ma non è escluso, in casi rari, che possa averne più di una contemporaneamente.

Una diagnosi certa di tale patologia suppone di solito, almeno per le lesioni con aspetti atipici e particolari, lo svolgimento di un esame citologico.

E’ difficile ipotizzare una guarigione totale. La terapia solitamente è fondata sulle somministrazioni di cortisonici o di ciclosporina, nel tentativo di far guarire la lesione. Quando questi farmaci esauriscono il loro effetto, subentrano delle ricadute la cui frequenza non è preventivabile: ci sono mici che se la cavano con cicli di farmaci ogni 3-4 mesi, altri in cui l’effetto può durare di meno o poco più.

Malattie della pelle nel gatto: papilloma

E’ un virus che colpisce, infettandole, le cellule della cute e a volte le mucose della bocca.

Provoca dei rigonfiamenti che crescono lentamente e che generano delle verruche in superficie.

Solitamente le lesioni provocate da papilloma compaiono quando il gatto è colpito da malattie già debilitanti per conto proprio come la FIV. Non è da escludere che, se non trattata, una lesione papillomatosa possa diventare una neoplasia vera e propria.

Nonostante il rigonfiamento non crei di solito dolore al gatto, è da rimuovere, sia perché può diventare una neoplasia, sia perché crescendo troppo può ulcerarsi e sanguinare.

Ci sono varie possibilità per la terapia: si può provare con i farmaci, come l’interferone che limita la moltiplicazione cellulare e impedisce così la crescita, oppure si può provare con la chirurgia rimuovendo l’escrescenza con il bisturi. Altre alternative sono la terapia con laser e la criochirurgia: terapie, però, piuttosto costose e che richiedono diverse sedute.

Malattie della pelle nel gatto: rogna

E’ molto frequente nei mici che vagano per proprio conto e che vengono in contatto con altri gatti.

E’ una malattia parassitariacausata da alcune specie di acari, che vivono esclusivamente sulla pelle; può essere talmente fastidiosa per un gatto che il sintomo principale, il prurito, può portarlo a scorticarsi da solo.

Esistono diversi tipi di rogna nel gatto, vediamo quali:

La rogna sarcoptica, provocata da un acaro chiamato Sarcoptes cati. E’ altamente contagiosa e non è stagionale: gli acari scavano gallerie nella pelle e il prurito è insopportabile. Può contagiare anche l’essere umano, nei casi in cui contagia l’uomo, di solito scompare nel giro di qualche settimana.

La rogna otodettica, detta anche rogna auricolare perché di solito colpisce l’orecchio (causando peraltro l’otite esterna); la conseguenza più comune è l’infezione batterica che si sviluppa dove gli acari hanno proliferato.

La rogna notoedrica, è detta anche scabbia felina e colpisce soprattutto i gatti randagi. Causata da un acaro chiamato Notoedres cati, inizia dall’orecchio, dal padiglione (non dall’interno) e poi colpisce testa, collo e le altre parti del corpo; è molto pruriginosa, e di solito le zone interessate si ricoprono di croste a causa del grattamento

La rogna demodectica è causata da un acaro che vive nel bulbo pilifero, che proliferando fa cadere il pelo a grandi chiazze. E’ rara nel gatto (è molto più comune nel cane), è detta anche rogna rossa perché il pelo cade e rimangono delle grandi aree arrossate.

In caso di rogna, è necessario affidare il micio alle cure di un veterinario che prescriverà una terapia antiparassitaria sotto forma, in genere, di shampoo, pomate e creme contenenti specifici principi attivi (di solito: amitraz, fipronil, avermectine, milbemicine).

Malattie della pelle nel gatto: tigna

Il termine medico esatto è micosi o dermatofitosi. E’ provocata da più specie di miceti (funghi) cheratinofilici (la cheratina è la proteina che ricopre in superficie le cellule della pelle (ma anche dei peli e delle unghie), di cui i funghi si nutrono.

Il mantello dei gatti “ospita” numerosi funghi, quelli maggiormente responsabili della tigna sono:

  • Microsporum canis
  • Mycrosporum gypseum
  • Trichophyton mentagrophytes.

Solitamente si manifesta con:

  • alopecia a chiazze e pruriginosa
  • aree squamose o che denotano presenza di forfora
  • onicomicosi (quando i funghi colpiscono le unghie).

Per essere veramente certi che si tratti di tigna, è necessario portare il micio dal veterinario che sulla base del sospetto clinico, potrà effettuare una serie di differenti test.

Prima di tutto prenderà del pelo e delle squame e le esaminerà col microscopio: se si è molto fortunati, si vedono le spore nel vetrino. Successivamente, utilizzerà la lampada di Wood: è una lampada particolare che emette una luce bluette che permette talvolta di evidenziare le spore nel pelo. Infine si può optare per la coltura micotica: si prendono peli, squame o raschiati di unghia e li si pone su delle apposite piastre dove, se si rinvengono delle spore fungine, si vedranno crescere delle colonie che potranno essere esaminate al microscopio.

La cura prevede solitamente la combinazione di tre trattamenti contemporaneamente:

  • terapia locale, a base di pomate o lozioni, da applicare dopo aver tosato il micio; il guaio è che spesso il gatto lecca il prodotto non solo non consentendogli di espletare il suo effetto, ma finendo anche per irritare maggiormente la lesione;
  • terapia sistemica, di solito a base di antibiotici per via orale;
  • “bonifica” dell’ambiente dove il gatto vive, di solito spray da spruzzare su tappeti, ceste, cuscini, coperte che andranno lavati molto spesso.

La tigna è contagiosa anche per l’uomo (ma è vero anche il contrario, quindi è trasmissibile anche da uomo infetto da micosi a gatto); pur non essendo una complicazione invalidante o in grado di minare gravemente la salute umana, è pur sempre un disturbo fastidioso, che spesso richiede tempi di cura decisamente lunghi.

I dermatofiti sono funghi che possono essere presenti un po’ ovunque: non si trovano solamente sul pelo dei nostri animali, ma su qualsiasi superficie (terriccio, docce delle palestre, piscine, banconi di locali pubblici, sedili degli autobus ecc.); perciò se l’uomo ne viene contagiato, può divenire esso stesso portatore.

Malattie della pelle nel gatto: ulcera labiale

E’ un’infiammazione che appare sulle labbra del micio e che può aggravarsi con la comparsa di piccole piaghe. La cura si rivelerà un po’ lunga in quanto il gatto tenderà a leccarsi di continuo le zone del corpo dove vengono applicate le pomate.

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