Convivenza tra gattiIn genere, i caratteri estroversi hanno una maggiore facilità nel condividere la propria vita con gli altri e questo di norma vale anche per la convivenza tra gatti. Gatti espansivi e disinvolti sono decisamente più inclini alla convivenza rispetto a quelli introversi, che a causa della loro tipica diffidenza possono manifestare paura e aggressività. Comunque, anche il micio più scontroso alla fine riesce in qualche modo a raggiungere un compromesso e a stabilire col suo pari un rapporto più disteso e tollerante, salvo assestargli sporadicamente qualche zampata se l’altro gli si para proprio davanti durante i suoi spostamenti.

Convivenza tra gatti: le presentazioni

Ogni gatto ha il proprio odore, che è l’elemento più importante della comunicazione tra felini. Prima che i gatti si incontrino faccia a faccia, fate conoscere a uno l’odore dell’altro. Poi potranno gradualmente stringere la loro amicizia.

1. Scambiare gli odori. Potete scambiare gli odori in uno dei seguenti modi:

  • accarezzateli a turno senza lavarvi le mani;
  • invertite le loro cucce;
  • massaggiate il micio neo coinquilino sotto il mento, con un panno che poi strofinerete sulle pareti e gli angoli di casa a portata del micio già residente. Ripetete l’operazione col gatto che già avete in casa e passate il panno nella stanza del nuovo micio.

Quando ciascun gatto percepirà l’odore dell’altro, annuserà con attenzione e talvolta con un po’ di inquietudine. Se la reazione agli odori provoca agitazione, ripetete la procedura in altri momenti, se invece non si manifesta una reazione di questo tipo e i gatti sembrano essersi abituati ai reciproci odori, potete passare allo step successivo.


2. Muso a muso. Tenete i gatti separati facendo in modo che possano vedersi. A tale scopo utilizzate, ad esempio, un divisorio, una porta di vetro trasparente, un apposito cancelletto oppure uno spazioso trasportino dentro il quale il gatto può trovare riparo e nascondersi. Se, trovandosi faccia a faccia, i gatti si spaventano, mostrano segni di aggressività oppure scappano, ripetete l’operazione in un altro momento dopo averli allontanati. Se invece sibilano o soffiano ma poi si calmano, lasciateli così per un po’ e ripetete comunque la procedura in un momento successivo.

3. L’avvicinamento. Una volta che sembrano a proprio agio guardandosi l’un l’altro, potete iniziare a far avvicinare i gatti senza però eliminare ancora il divisorio (porta di vetro trasparente, o cancelletto oppure il trasportino). Provate a dar loro da mangiare e gradualmente avvicinate le ciotole. Se all’inizio mostrano agitazione ma poi si calmano, ripetete la procedura in altri momenti fino a quando non ci sarà più alcuna reazione. Se uno o entrambi i gatti rifiutano di mangiare e scappano, ripetete le fasi 2 e 3 finché non vi sarà alcuna reazione. Se invece mangiano insieme vicini senza reagire, potete passare al punto successivo.

4. Ultimare la presentazione. Rimuovete il divisorio e vedete cosa succede. Se i gatti sibilano o soffiano ma restano calmi è già un gran bel risultato, osservateli ma lasciateli liberi di muoversi. Se scappano e si nascondono, controllateli e lasciategli il tempo di abituarsi. Se invece litigano separateli senza farvi male gettandogli sopra ad esempio una coperta, un cuscino o un oggetto morbido che prudentemente vi sarete procurati, oppure usando uno spruzzino con dell’acqua o facendo un forte rumore. In questo caso ripetete la fase 2. Comunque è improbabile che i gatti mettano in atto veri e propri scontri fisici.

Convivenza tra gatti: qualche utile consiglio

Prima di portare a casa il nuovo micio, fatelo controllare da un veterinario e accertatevi che anche il gatto che già avete in casa non abbia parassiti e abbia effettuato le vaccinazioni.

Controllate sempre gli incontri finché i due non andranno d’accordo; cominciate con brevi periodi di 4-5 minuti per poi aumentare gradualmente il tempo di vicinanza. Evitate che il primo incontro sia violento e aggressivo, una volta verificatosi, è molto difficile correggere questo modello negativo di comportamento.


Prima di iniziare le presentazioni, lasciate che il gatto residente si avvicini alla stanza dove avete messo il nuovo coinquilino, ma tenete la porta rigorosamente chiusa.

Assicuratevi che tutti i gatti abbiano i loro spazi e i loro accessori: ciotole, tiragraffi, lettiere, cucce ecc. . Idealmente sarebbe bene avere più cucce in giro per la casa e le lettiere in posti separati, non una accanto all’altra. Aumentate gli spazi in verticale con delle pertiche per gatti ad esempio: aumentando i livelli si amplia il territorio. Sono piccoli accorgimenti che mettono i gatti di casa nella condizione di non dover necessariamente competere.

Per allevare tensioni o potenziali agguati, distraete il micio malintenzionato con dei giochi prima che metta in atto il suo piano bellicoso nei confronti dell’altro suo simile.

Convivenza tra gatti: curiosità

Solitamente ci vogliono tre o quattro settimane per stabilire una soddisfacente convivenza tra gatti.

Generalmente si ritiene che in un ambiente chiuso, due gatti possono imparare a convivere, con tre potrebbe essere ancora possibile, quattro svilupperebbero con moltissime probabilità problemi comportamentali (zuffe, scontri) e territoriali.

Vi è chi sostiene che talvolta avere due gatti in casa sia più agevole che averne uno solo. In questo caso, secondo i sostenitori di tale teoria, il micio sfogherebbe la sua esuberante energia sul compagno di giochi anziché prendere di mira tende, poltrone o mobili di casa. In questo caso, però, per ottenere buoni risultati, è importantissimo ponderare a fondo la scelta di abbinamento tra i due gatti. Al riguardo non ci sono regole e ogni caso è diverso dall’altro; di solito si associano bene tra loro:

  • due maschi giovani castrati della stessa età
  • un maschio castrato tranquillo e maturo, con un cucciolo maschio o femmina
  • una femmina castrata matura con una gattina più giovane.

Acquista su Amazon il cibo per gatti

Educazione del gatto: letture consigliate

  1. Amare, capire, educare il proprio gatto – Acquista su Amazon – Il libro ci insegna a rendere ancora più confortevole l’esistenza del micio entrato a far parte della nostra famiglia, senza pretendere da lui una ridicola sudditanza, ma riconoscendo invece la sua natura, i suoi istinti, i suoi rituali. Dehasse dimostra che è possibile educare il nostro gatto a una convivenza basata sul rispetto reciproco, attraverso le tappe graduali di un percorso in cui l’uomo e l’animale imparano a conoscersi e ad accettarsi senza prevaricazioni. Educare un gatto, sostiene Dehasse, significa permettergli di vivere una vita da gatto in un ambiente di esseri umani, per essere felici in due.

  2. L’educazione del gatto – Acquista su Amazon – Il libro spazia dal comportamento all’interazione con l’uomo, e dà preziosi consigli per offrire al proprio micio le migliori opportunità per crescere in modo equilibrato e intellettivamente completo, al fine di costruire un rapporto quanto più positivo con il partner umano.

ARTICOLI CORRELATI

> Gatti e bambini
> Cane e gatto 
> Gatto con altri animali domestici  
> Come educare un gatto
> Indice generale Gatti