ConcimazioneLa concimazione è un fattore determinante per una crescita sana e rigogliosa delle piante, ed è importante conoscere a fondo le basi essenziali di questa tecnica perché non risulti dannosa o inutile.
Una crescita ottimale delle piante e la loro bellezza sono influenzate direttamente dagli elementi di cui si nutrono. E’ quindi fondamentale apprendere come le varie sostanze si combinino per portare il nutrimento necessario al terreno e alle piante la cui sopravvivenza è a esso legata.


Le piante assorbono dal terreno sostanze quali azoto, fosforo, potassio, calcio, ferro, magnesio, zolfo, in una proporzione ideale alla propria sopravvivenza e alla propria salute, e ogni elemento, compresi carbonio, idrogeno e ossigeno è indispensabile alla loro vita, tanto che l’assenza di solo uno di essi ne provocherebbe la morte.
Quando l’uomo, con il raccolto, porta via la pianta dal terreno, molti elementi essenziali, assorbiti dall’organismo vegetale, vengono tolti alla terra, che nel tempo perde la capacità di nutrire gli esseri che la abitano. Il processo di concimazione serve a restituire alla terra ciò che le è stato sottratto, restituendole la fertilità e permettendole di nutrire di nuovo altre forme di vita, nel ciclo infinito che è la coltivazione.

Tipi di concimazione

In relazione al terreno di coltivazione, alle specie coltivate, alla natura dei fertilizzanti utilizzati, alle modalità di esecuzione possiamo praticare diversi tipi di concimazione.Concimazione ordinaria di mantenimento

E’ una concimazione “preventiva”, con il fine di mantenere abbastanza stabile il valore nutritivo del terreno, che, al contrario, si impoverirebbe a causa del raccolto e dei fattori naturali (erosione, dilavamento, volatilizzazione, ecc.) che diluiscono le sue capacità organiche, essenziali alla sopravvivenza delle piante.
La concimazione ordinaria viene effettuata subito prima del raccolto, o subito dopo.

La concimazione di anticipazione ha lo scopo di fornire al terreno gli elementi nutritivi che da lì a poco gli saranno sottratti attraverso il raccolto, in modo da mantenerne immutata la fertilità, mentre la concimazione di restituzione restituisce al terreno gli elementi nutrizionali che gli sono stati sottratti con il raccolto.
Queste due scelte “temporali” di concimazione possono essere combinate e ottimizzate in base alle particolari esigenze delle differenti colture. Si possono, ad esempio, stabilire, nell’ambito di una programmazione quadriennale, le quantità di fabbisogno complessivo dei vari elementi nutrizionali, tenendo conto del tipo di piante coltivate, delle loro esigenze e dei tempi di raccolta dei frutti.

La concimazione di fondo

Di solito si esegue una sola volta prima dell’impianto di una nuova coltura o di un nuovo prato. Lo scopo è quello di elevare le proprietà nutritive del terreno perché possano essere sufficienti alla nuova coltura durante il suo intero ciclo.
Prendendo in considerazione la quantità di valore nutrizionale a disposizione del terreno, la sua struttura e tessitura, si stabilirà il dosaggio da applicare alla concimazione di fondo.
La concimazione di arricchimento si effettua quando si vuole elevare la capacità nutritiva di un terreno già in coltivazione. Si ricorre a questa soluzione quando non è stata effettuata una concimazione di fondo o quando interventi errati hanno determinato l’impoverimento del terreno.

Concimazione organica e minerale

La concimazione organica è quella in cui si utilizzano concimi biologici: il letame, o stallatico, usato tradizionalmente in agricoltura e ora rivalutato da agricoltori e giardinieri, i liquami, il compost, la torba, la pollina, il sovescio.
La concimazione minerale si esegue con sostanze prodotte dall’industria chimica. Contengono macroelementi (azoto, potassio fosforo) e microelementi (magnesio, zinco, ferro, calcio, ecc.). A causa dei vantaggi di reperibilità ed economici, questo tipo di concimazione è più diffusa di quella organica. Questi prodotti hanno costi di trasporto e di stoccaggio minori e sono più facilmente trasportabili e maneggiabili.


Sotto l’aspetto ecologico, del resto, la concimazione organica è sicuramente da preferire. Ha, infatti, un impatto esiguo sia sull’ambiente sia sulla salute dei consumatori. L’unica pecca di questo tipo di concimazione è che un eccessivo accumulo di varie sostanze di una certa tossicità e di liquami zootecnici potrebbe originare un inquinamento delle falde. Possibilità di inquinamento comunque minore rispetto a quella che può causare una concimazione minerale, che sicuramente ha un maggiore impatto negativo sull’ambiente e sulla salute delle persone.

Fertirrigazione

Questa pratica consiste nel veicolare concimi organici o minerali attraverso l’acqua. E’ usata con i liquami organici, ma soprattutto con i concimi minerali, che possono essere più facilmente preparati in una soluzione fluida e miscelati con l’acqua. Il vantaggio di questa tecnica è che si possono meglio dosare gli elementi nutritivi da somministrare alla coltura nel corso del ciclo e che si può distribuire in modo uniforme il concime nel terreno, favorendo un miglior assorbimento da parte delle radici. Essendo distribuiti in una soluzione acquosa, gli elementi nutritivi possono essere assorbiti rapidamente dalle piante, cosa che può risultare gradita anche a noi, quando si stanno “irrigando” i vasi sul terrazzo e sul balcone, considerando che le tracce del concime si estingueranno rapidamente.

La fertirrigazione va fatta con il terriccio umido, per evitare che le radici possano ustionarsi, facendo attenzione a non “concimare” i fiori. Piuttosto che applicare la dose massima indicata sul prodotto, è meglio diluirla in due momenti, a distanza di qualche giorno.
Assicurarsi che il concime contenga, oltre i macroelementi (azoto, fosforo, potassio), anche i microelementi. In commercio sono reperibili prodotti specifici per le diverse piante e anche preparati biologici.

Concimazione fogliare

E’ una tecnica che si basa sulla capacità di assorbimento delle piante. L’acqua e i sali minerali in essa disciolti sono recepiti attraverso l’epidermide e gli stomi delle foglie.
Per evitare la tossicità si effettua con dosaggi minori
, perché la nutrizione naturale delle piante è quella che avviene attraverso le radici. Si può considerare un intervento integrativo. Può essere utile per la somministrazione di microelementi (rame, ferro, zinco, magnesio, ecc.), di cui la pianta potrebbe essere carente e per l’apporto di amminoacidi e sostanze rinforzanti di facile assimilazione.
I prodotti utilizzati sono a base di alghe e polvere vulcanica. Aumentano la resistenza ai parassiti e la crescita vegetale stimolando la funzione clorofilliana. Aumentano anche la resistenza al freddo di molte piante.

Strumenti per la concimazione

Esistono macchine specifiche in base alle diverse finalità.

Spandiconcime

E’ una macchina utilizzata per la distribuzione di materiali solidi. I prodotti più usati sono creati in granuli, e a volte in polvere o in cristalli. Quasi sempre si tratta di concimi minerali, ma alcune macchine sono adibite alla distribuzione di concimi organici, formulati in pellet (ad esempio, la pollina).
Lo spandiconcime più economico è quello “centrifugo”: il concime cade su una piattaforma rotante che lo distribuisce intorno a sé, coprendo uno spazio rettangolare.
Lo spandiconcime pneumatico è più costoso e sofisticato. Il concime cade in una corrente d’aria compressa che lo spinge verso il sistema di distribuzione.

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Seminatrice

Sono macchine che consentono di seminare e concimare, in modo da semplificare le operazioni e svolgerle tutte all’inizio del ciclo colturale. Seme e concime vengono distribuiti attraverso gli stessi canali, cosicché il concime si dislocherà in prossimità della pianta, fornendo il massimo delle proprie capacità nutritive. Proprio per questo, le seminatrici si prestano soltanto all’uso di concimi minerali, perché quelli organici esprimono meglio le loro potenzialità di fertilizzazione quando la distribuzione avviene a tutto campo e a profondità maggiori.

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Spandiletame

Sono macchine semplici, costituite da un carro trainato che distribuisce, frantumandolo grossolanamente, il letame sul terreno.

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Spandiconcime irrorante

Utilizzato per la distribuzione di concimi liquidi.

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