Come coltivare la lattugaCome coltivare la lattuga: è una pianta erbacea, annuale, con apparato radicale superficiale. Presenta una radice fittonante piuttosto corta, che si approfondisce generalmente per 0,30-0,40 m e può superare 0,80 m soltanto in terreni leggeri e profondi con numerose radici laterali. Le foglie sono grandi, larghe o allungate e di colori variabili dal verde pallido al verde scuro, al giallino al rosso.

E’ molto coltivata perché ha un basso valore calorico; costituita da acqua e fibre, riveste un ruolo importante nell’alimentazione quotidiana contenendo le vitamine A, B, C e D e molti sali minerali quindi particolarmente indicata nelle diete per diabetici.

Varietà

Di seguito, alcune tra le lattughe più coltivate in Italia:

  • appia
  • battavia bionda a bordo rosso
  • meraviglia delle quattro stagioni
  • regina dei ghiacci
  • trocadero

Tra le lattughe romane, le più apprezzate sono: la bionda degli ortolani, la verde d’inverno e la mortarella verde d’inverno.

Come coltivare la lattuga: clima e terreno

La lattuga predilige il clima temperato e odia il freddo intenso e il caldo secco; la posizione deve essere soleggiata e bisogna garantire una buona disponibilità d’acqua.


Ama un terreno sciolto e ben lavorato perché il suo apparato radicale non ha un grande sviluppo e resta in superficie.

Come coltivare la lattuga: semina e trapianto

Secondo il periodo dell’anno in cui si desidera iniziare la coltivazione della lattuga è consigliato optare per una specie piuttosto che per un’altra; le diverse varietà di lattuga sono infatti legate alle stagioni. In inverno, ad esempio, la brasiliana a bordo rosso, la cosiddetta lattuga romana o la varietà detta a “cappuccio” e durante la bella stagione le specie a foglia lunga, la varietà a “cappuccio” chiara e la lattuga rossa carioca.

Anche se è meno impegnativo seminare direttamente in piena terra, il risultato migliore si ottiene ponendo alcuni semi in singoli vasetti contenenti buona terra da giardino miscelata a poca sabbia. Ricoprite con un centimetro di altra terra e bagnate con il vaporizzatore. Mantenete umido il terreno e posizionate i vasi in una zona riparata in mezz’ombra. Quando le piantine saranno alte circa 2 centimetri procedete al diradamento mantenendone solo una.

Quando le piantine saranno cresciute e sufficientemente robuste, estraetele dal vaso di coltivazione mantenendo intatto il pane di terra e trasferitele a dimora a distanza di 25-30 centimetri una dall’altra e 25-30 tra le file.

Video: Coltivare lattuga in semenzaio (by Dall’Orto ai Fornelli):

Come coltivare la lattuga: pratiche colturali

Concimate il terreno un mese prima con 2-3 kg/mq di letame a circa 35 cm di profondità. Bagnate regolarmente le piantine appena trapiantate e a mano a mano che crescono diminuite le innaffiature. Utilizzate acqua temperata, l’acqua fredda blocca lo sviluppo della vegetazione.

Tenete pulito il terreno e arieggiatelo con scerbature e zappettature.

Tecniche colturali

Avvicendamento: non ripetete la coltura nello stesso terreno prima di tre anni. E’ adatta a iniziare una rotazione agraria. Non deve seguire pisello, fava, fagiolo, cavolo e indivia.

Consociazione: consociazioni favorevoli alla lattuga sono carota, sedano, carciofo, cipolla, pomodoro e ravanello.

Come coltivare la lattuga: raccolta e conservazione

E’ un’operazione molto semplice che, per i cespi, consiste nel taglio del colletto con un coltello affilato. Si eliminano quindi le foglie più esterne, danneggiate o marcescenti. Al Sud, i grumuli sono pronti nel periodo novembre-aprile; al Nord, da aprile a giugno.

Le lattughe fresche non si congelano.

Come coltivare la lattuga: malattie e parassiti

Il colletto della pianta e l’apparato radicale sono soggetti agli attacchi di numerosi funghi tra i quali Pythium, Rhizoctonia, Thielaviopsis, Sclerotinia, e alcuni batteri (Pseudomonas spp. e Pectobacterium carotovorum).

Alcune malattie fogliari sono rappresentate da alternaria, peronospora, antracnosi, muffa grigia.

Molto pericolose anche le virosi della lattuga, il mosaico della lattuga (LMV) e l’imbianchimento nervale.

Tra i parassiti animali ci sono afidi, elateridi, nottue, grillotalpa, nematodi.

Come coltivare la lattuga in vaso

Già in marzo possono essere piantate in vasi e cassette con terriccio nuovo: mai utilizzare terriccio “riciclato” da precedenti coltivazioni, è esaurito e può contenere spore di malattie fungine. Si può partire dalla semina, ma è molto più semplice utilizzare le piantine pronte, che si acquistano in vaschette da 6-9 esemplari con le radici in un cubetto di substrato.

Al momento del trapianto, ogni cubetto va interrato non del tutto, in modo da lasciare fuori dal terriccio il colletto (punto di incontro fra la base delle foglie e le radici). In una cassetta lunga 40 cm e profonda 30 cm potete collocare fino a 4 piantine, in modo da avere spazio a sufficienza per il loro sviluppo.

L’insalata coltivata in vaso va tenuta in ambiente soleggiato, spostando le piante al riparo in caso di pioggia forte. Le piantine non tollerano il gelo: in caso di gelate primaverili occorre spostare il vaso in una piccola serra o altro ambiente fresco, oppure coprire i vasi con un telo di non-tessuto.

La lattuga in vaso ha poche esigenze: basta tenere il terriccio sempre leggermente umido, non fradicio, e concimare ogni 12-15 giorni. Dal momento del trapianto, entro 4-6 settimane si potranno già raccogliere le croccanti e saporite foglie, da utilizzare in un’insalatina deliziosa.

Lattuga: uso in cucina e proprietà terapeutiche

La lattuga si mangia in insalata da sola o accompagnata da altri ortaggi, tonno o formaggio, ossia la classica insalata mista. E’ ottima anche lessata. Se ne fanno involtini deliziosi. Si salta in padella e si può anche friggere.

La lattuga contiene sostanze che rilassano il corpo e conciliano il sonno. Aiuta a combattere la sete, essendo composta al 95% di acqua. E’ consigliata nelle diete ipocaloriche per il suo apporto calorico molto basso.

Contiene provitamina A, vitamina C e alcune vitamine del gruppo B, soprattutto B1, B2 e B6. Contiene anche acido folico, potassio, calcio, fosforo, sodio e ferro, apportando al nostro organismo numerosissimi benefici.


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