Batteriosi: le colture ortive, a causa delle frequenti irrigazioni e dell’intensità di coltivazione, sono facilmente soggette ad attacchi di batteri fitopatogeni. I sintomi più frequenti sono necrosi, marciumi molli e disfacimento acquoso di frutti, infiorescenze, fusti o materiale di moltiplicazione (bulbi, rizomi, ecc.), causati prevalentemente da batteri parenchimatici quali Pectobacterium carotovorum subsp. carotovorum e subsp. atrosepticum.
Su cicoria e altre Asteracee, è frequente Pseudomonas cichorii il quale causa marciumi fogliari che possono estendersi all’intera pianta. Su pomodoro, invece, è alquanto comune Pseudomonas syringae pv. tomato il quale causa una picchiettatura batterica che interessa non solo le foglie ma anche il fusto ed i frutti. La stessa specie batterica, pv. lachrymans, attacca le Cucurbitacee (cetriolo, zucca, melone, cocomero, ecc.) sulle quali causa una maculatura angolare sulle foglie e deformazioni dei frutti, con tacche brune disposte in fila.
Sui frutti compaiono macchioline simili a vesciche che con il passare del tempo si allargano, mentre il mesocarpo e l’epicarpo si tagliano sotto la pressione dei tessuti interni. Nei frutti maturi si evidenzia un alone verde-giallo intorno alla zona necrotica.
Altri batteri, a sviluppo prevalentemente vascolare come X. campestris pv campestris, Pseudomonas corrugata e Ralstonia solanacearum razza 3, provocano rapidi appassimenti e avvizzimento delle piante o parti di esse, nonché annerimento dei tessuti vascolari, necrosi del midollo fessurazioni del fusto ed emissioni di radici avventizie. Colpisce anche bietole, sedani, finocchi, cavolfiori, cipolle, patate.
I batteri fitopatogeni sono diffusi principalmente attraverso i semi, le piante e materiale di moltiplicazione infetto, insetti, acqua e terreno contaminato, attrezzi di lavoro e dagli operatori agricoli durante le normali operazioni colturali. Le infezioni batteriche sono favorite dalla presenza di ferite, irrigazione a pioggia, da indebolimento della pianta ma soprattutto dalla elevata umidità.
Batteriosi: difesa
Il contenimento delle batteriosi si ottiene evitando l’introduzione di materiale infetto, eliminando i residui colturali e le piante ammalate, facendo ampie rotazioni, applicando un razionale sistema di irrigazione ed evitando condensa, ristagni idrici e, comunque, l’eccessiva umidità.
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Batteriosi: prevenzione
Spesso le batteriosi si diffondono proprio a partire dal seme che è già infetto. Per questo è importante fare attenzione ai semi che si acquistano, controllandone la provenienza e preferendo quelli certificati.
Anche scegliere varietà resistenti alle batteriosi è un’ottima strategia di prevenzione.
Un discorso simile va fatto anche per i materiali che si usano nella coltivazione: terriccio, acqua e contenitori non devono essere infetti ed evitate di riutilizzare (o disinfettate) vasi che, in precedenza, ospitavano piante colpite da batteriosi.
Tenete puliti e disinfettati anche agli attrezzi da taglio che usate nell’orto, come le forbici da potatura. Spesso le batteriosi si diffondono attraverso tagli e fessure nei fusti e nelle radici degli ortaggi.
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