Alberi ornamentaliAlberi ornamentali. Gli alberi portano al giardino molti vantaggi: oltre a essere elementi strutturali e decorativi al contempo forniscono ombra, possono nascondere angoli poco gradevoli e colorano l’ambiente.

Gli alberi ornamentali presentano steli legnosi in grado di mantenere la propria evoluzione nel corso degli anni, conservando in alcuni casi foglie persistenti, oppure, se la stagione sfavorevole è troppo rigorosa, permettendone la caduta con l’arrivo dell’autunno.

La maggior parte dei fiori che sbocciano all’inizio dell’anno di solito si forma senza la presenza di foglie sugli steli degli alberi, come il mandorlo o la magnolia stellata, mentre con l’aumento delle temperature e l’azione dei raggi solari il resto delle specie di fioritura primaverile sboccia progressivamente distribuendo i petali lungo una massa continua di giovani foglie, visibile in esempi lampanti come nel caso del filadelfo e della spirea.


D’estate sono gli esemplari più delicati e dai germogli tardivi ad accendere di colore il giardino, come l’ortensia. Il ciclo si chiude quando le giornate cominciano ad accorciarsi e le temperature a scendere.

Alberi ornamentali: potatura

La potatura stagionale va eseguita una volta terminata la fioritura, quando gli esemplari caduchi avranno perso le foglie e prima che si formino i nuovi rami e steli, dato che è su di essi che si formeranno le gemme fiorali che nella stagione successiva daranno i nuovi fiori. La potatura di mantenimento dev’essere effettuata in modo continuativo durante tutta la fioritura per eliminare le parti secche e favorire la rigenerazione dei fiori.

I tagli che si vanno a operare sulle piante devono essere sempre netti, senza la presenza di scosciature, danni che una pianta difficilmente è in grado di recuperare. Per ottenere un taglio netto bisogna utilizzare attrezzi sempre ben affilati e adatti al ramo da potare.

La tecnica del taglio di ritorno si propone come una metodologia efficace di potatura per gli alberi ornamentali, prefiggendo come obiettivo il minor danno fisiologico possibile alla pianta e
il mantenimento della sua architettura. Il taglio viene eseguito su una porzione di branca, all’altezza dell’intersezione con un ramo. La parte che rimane deve avere dimensioni analoghe a quella asportata e non deve essere cimata in quanto sostituisce le parti del ramo che sono state rimosse. Questa metodologia risulta molto efficace nel campo ornamentale: la gemma apicale localizzata nel nuovo apice del ramo richiama ormoni e linfa che in caso contrario resterebbero confinati nell’area della ferita, favorendo il riscoppio dei rami epicormici (che derivano da gemme soppresse posizionate sul fusto o sui rami principali).

Alberi ornamentali: scegliere gli alberi

Nel piccolo giardino e in città, piantare un albero è spesso problematico. Si devono considerare fattori legati alle distanze dai confini e a esigenze pratiche, quali il passaggio di auto e pedoni, la possibilità di parcheggiare, ecc.
Per tutte queste ragioni è indispensabile capire e valutare la forma degli alberi prima di acquistarli e collocarli a dimora.

Il periodo da ottobre a marzo è il migliore per fare una scelta oculata, perché l’assenza di fogliame permette di osservare con attenzione la chioma e di apprezzare, ancora di più che in estate, l’armonia dei rami nudi che disegnano trame intricate nel controluce dei tramonti invernali.


La forma dipende anche dall’età. Molte specie arboree hanno da giovani una silhouette allungata, ma finiscono poi per espandersi e arrotondarsi in seguito.
Le forme coniche, fastigiate e piramidali sono usate prevalentemente per filari o ai lati di un cancello, oppure in composizione con altre silhouette arrotondate. Rispetto a queste, gli alberi colonnari permettono alla luce e al sole di raggiungere anche le piante disposte alla loro base, ma il cono d’ombra che proiettano si allunga e in inverno può creare problemi.

La forma di un albero adulto è in stretta relazione con la dimensione. Quando visitate un vivaio o parlate con un progettista, sentirete parlare di alberi di prima, seconda e terza grandezza; si tratta di definizioni che consentono di classificare le forme arboree in base all’altezza massima che la specie può raggiungere da adulta.

In linea di massima sono considerati alberi di prima grandezza quelli che possono superare i 25 m di altezza (ailanti, castagni, eucalipti, pioppi, querce, olmi, ecc.), mentre quelli di seconda grandezza vanno dai 14 ai 25 m (betulle, noccioli, catalpa, noce, salici, ecc.). I più piccoli, tra 8 e 15 m comprendono molte specie utilizzate nei piccoli giardini quali nespolo, acero campestre, agrifoglio, sorbo, gelso.

Alberi ornamentali: il giusto spazio per l’apparato radicale

Esiste una regola piuttosto semplice che permette di capire qual è lo spazio occupato dalle radici nel terreno: esse si estenderanno verso il basso fino a una profondità pari all’altezza della parte aerea dell’albero, e in larghezza per un diametro uguale al diametro della chioma, allargandosi nella proiezione di tutta la sua circonferenza.

Dovete inoltre considerare che, nel tempo, le radici più superficiali possono affiorare, provocando dissesti alle pavimentazioni, di piazzole e vialetti del giardino; il problema è più frequente con alcune specie (aceri, tigli) e quando l’esemplare non viene irrigato correttamente: se si bagna poco e spesso, l’umidità non scende in profondità nel suolo, provocando il processo di affioramento delle radici che vanno in cerca dell’acqua negli strati superficiali.

Gli alberi ornamentali nei giardini piccoli

Se state acquistando un albero per il vostro giardino familiare, chiedetevi quanto tempo avrete a disposizione per prendervi cura di lui, se è un albero delicato e ha bisogno di molta manutenzione, se è sensibile alle malattie e se non è il caso di acquistare un albero che non presenti grandi esigenze.

Di solito, appartengono a quest’ultima categoria le piante autoctone (cioè, indigene, originarie del territorio), mentre fra le specie delicate ci sono spesso le conifere, sensibili al suolo e al clima, sia alle punte di caldo che a quelle di gelo, soprattutto quello tardivo.

Se decidete di piantare più alberi nel vostro giardino, potreste diversificarli in modo da ottenere momenti di interesse diversi, per esempio una magnolia giapponese con spettacolare fioritura primaverile, una lagerstroemia fiorita in estate, un acero dalla colorazione autunnale intensa e un pittosforo sempreverde.

E’ importante anche conoscere i tempi di crescita dell’albero: nei piccoli giardini gli alberi a crescita molto rapida possono essere uno svantaggio, obbligando a frequenti potature per conservarli entro proporzioni accettabili.

Alberi ornamentali più diffusi e decorativi

Alberi ornamentali acero palmatoAcero palmato

Con le sue bellissime foglie rosso-marroni; è una pianta a foglie caduche di piccole-medie dimensioni con una crescita lenta, ama gli ambienti in mezz’ombra e necessita di bagnature regolari soprattutto durante l’estate.

Eucalipto

Si presenta con un attraente fogliame colore argenteo-bluastro e una fine fragranza aromatica, che, oltre ad essere piacevole all’olfatto, è estremamente utile per tenere a bada le zanzare. La crescita è molto rapida, a una velocità di oltre 50 cm all’anno ed è un sempreverde, mantenendo le sue foglie anche in inverno.

Alberi ornamentali magnoliaMagnolia

Tra gli alberi ornamentali, la magnolia si distingue per la sua fioritura molto ricca e la particolarità che la maggior parte delle specie di magnolia fiorisce prima che nascano le foglie. Questo conferisce alla magnolia in fioritura un aspetto unico e la rende una pianta molto usata in parchi e giardini pubblici. Acquista su Amazon

Ippocastano

La sua chioma, regolare, rotondeggiante o a forma di cupola alta e densa, arriva ad assumere un diametro di 10-12 m; il fusto è poco allungato, talora contorto, cilindrico, maestoso, con branche principali poco ramificate ma robuste, rami secondari ricurvi verso il basso, pelosi da giovani, grigi o bruno-rosa.

Catalpa

Albero ornamentale che raggiunge i 15-18 m di altezza. Chiamata anche “albero dei sigari” per i frutti ornamentali stretti e lunghi che produce dopo la fioritura tardo estiva e che porta fino all’inverno. Magnifici i fiori bianchi puntinati di porpora, profumati, a trombetta, portati in panicoli a gruppi di 10/20.

Biancospino

Sono piante perenni (molto longeve, durano fino a 500 anni), arbustive, che arrivano fino a 5 metri di altezza. Le foglie sono lobate con lobi più o meno marcati. I fiori sono piccoli, bianchi-rosati, riuniti in corimbi ed emanano un delizioso profumo. I frutti sono delle drupe rosse dalla polpa farinosa.

Alberi ornamentali gelsoGelso

Il Morus alba o gelso è un albero bellissimo, adatto per fare ombra in giardino grazie alla sua bella chioma ampia e in più in estate fruttifica tantissime bacche simili alle more e dolcissime; non ha bisogno di troppe cure. Necessita di un po’ di spazio per svilupparsi al meglio, non è adatto quindi a piccoli giardini, soprattutto evitate di metterlo vicino alla casa.

Meli da fiore

Le loro caratteristiche di robustezza, resistenza alle malattie e generosità nelle fioriture li hanno promossi da sempre come impollinatori nei frutteti industriali, ma lo spettacolo migliore lo danno nei giardini, dove dall’inizio della primavera alla fine dell’inverno, sono una successione di sorprese: le copiose e prolungate fioriture che ad aprile ricoprono completamente gli alberelli, sono seguite, a partire da settembre, da grappoli di mele in miniatura dai colori più sgargianti – giallo dorato, arancione, rosso ciliegia, viola – che decorano la pianta per buona parte dell’inverno, trasformandola, ormai spoglia, in un’allegra ghirlanda colorata.

Paulownia

Magnifico albero con grandi e distintive foglie grandi a cuore, pelose, e fiori di 5-7 cm lilla, a trombetta, profumati, portati su enormi panicoli lunghi fino a 35 cm. Raggiunge i 19 metri. E’ bene potarla ogni anno dopo la fioritura per mantenere un portamento compatto e ben ramificato.

Alberi ornamentali ciliegioCiliegio da fiore

I ciliegi ornamentali di origine giapponese, trovano ampio spazio nei giardini per l’immenso fascino della loro preziosa, rigogliosa e abbondante fioritura, con petali piuttosto grandi e colori che vanno dal bianco al rosso. Presentano un portamento compatto, e in autunno la colorazione del fogliame è molto intensa, ricoprendo tutte le sfumature del rosso.

Si tratta di alberi ornamentali che crescono molto lentamente; occupano poco spazio e pertanto sono molto indicati per i piccoli giardini o per i terrazzi di città, anche per la loro tolleranza all’inquinamento urbano.

Alberi ornamentali salice piangenteSalice piangente

L’albero che da secoli cresce accanto ai nostri corsi d’acqua o stagni, accettando anche immersioni, è il Salice. E’ un albero talmente comune che quasi sembra banale parlarne, in realtà i salici sono un’ottima risorsa sulle rive di un laghetto, sia per la loro rusticità che per la vasta gamma di scelta per la grande varietà di specie esistenti.

Abete rosso

L’abete rosso o Peccio è una conifera sempreverde appartenente alla famiglia delle Pinaceae che può arrivare a 60 m di altezza con un tronco colonnare dalla corteccia, rossastra prima e grigio scura poi, da cui si ricava la trementina, del diametro di 2 m. La chioma mantiene la punta a freccia per tutta la vita a differenza dell’Abete bianco e la forma complessiva è piramidale o cilindrica. Le ramificazioni principali sono corte ad andamento che risalendo lungo la pianta va da discendente a orizzontale e infine ad ascendente.

Abete bianco

L’abete bianco è uno tra i più importanti alberi d’Italia. Si sviluppa in prevalenza nella zona alpina ed è presente in vaste aree del centro Europa, ma si irradia lungo gli Appennini fino in Calabria. L’abete bianco è particolarmente adatto alla delimitazione dei bordi stradali, dove le sue radici rendono stabile e compatto il terreno, garantendo una buona tenuta anche del manto stradale. La sua bellezza lo rende perfetto anche come albero ornamentale in parchi e giardini.

Glicine

Originario dell’America Meridionale, dove arriva ai 20 metri d’altezza, si adatta bene al nostro clima mite, ma difficilmente supera i 12 metri. Il suo legno è usato per la produzione di strumenti musicali, come pianoforti e chitarre. Gli alberi del glicine sono famosi in Andalusia, dove abbelliscono i viali della città. Fiorisce a maggio producendo molti fiori a trombetta di color glicine.

alberi ornamentali betullaBetulla

È un albero dalle origini antichissime, comparso sulla terra oltre 30 milioni di anni fa, è stato in ogni epoca lungamente utilizzato dall’uomo. La Betulla è l’Olivo del Nord; i Russi la chiamano “pozzo del popolo”, dà agli uomini il calore con il suo legno, la luce con la sua corteccia bianco-argentata avvolta a torcia, la salute con la sua linfa. Pianta molto elegante, a crescita rapida, utilizzata come pianta ornamentale singola o a macchie di 3-4 esemplari.

Cipresso

Il portamento del cipresso mediterraneo è slanciato e allungato, e la chioma è caratterizzata da un tipico colore verde molto scuro. Le foglie del cipresso mediterraneo presentano una forma di tipo squamiforme, sono di ridotte dimensioni e disposte in piccoli ciuffi sui rametti della pianta. I fiori di questa pianta sono di colore giallo, piccoli e poco appariscenti, mentre i frutti sono simili nell’aspetto a piccole sfere e impiegano due anni per maturare.

Olmo

L’olmo è un albero della famiglia delle Olmacee, grosso e longevo, con chioma distesa, foglie ovali, acute, seghettate, prima delle quali compaiono i fiori, piccoli, verdi, ermafroditi, riuniti in fascetti laterali. Il frutto è una specie di achenio, alato (samara), ellittico, compresso, disseminato dal vento. È comune in tutta Europa, ma è diffuso anche in Asia e Nord America. Fiorisce dal febbraio all’aprile.

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