Varicella stadio iniziale: dal contagio fino alla comparsa della eruzione passano in media 14 giorni, con oscillazioni da 12 a 20. La malattia inizia spesso con prodromi aspecifici (perdita di appetito, cefalea, insonnia, dolori muscolari); sovente si ha febbre per 2-3 giorni; nei lattanti, occasionalmente, si può avere temperatura elevata, agitazione psico-motoria e, raramente, convulsioni.
Spesso nei bambini la malattia non è preceduta da sintomi prodromici e il primo segno è l’eruzione cutanea, che inizia come piccoli puntini rossi sul torace e sull’addome, poi coinvolgendo la testa, il viso e gli arti fino anche alla mucosa orale e al cuoio capelluto.
Varicella stadio iniziale: esantema
Il primo segno importante, preceduto spesso da una fugace eruzione eritematosa, è la comparsa dell’esantema vescicoloso costituito da scarsi elementi talora pruriginosi, sparsi su tutta la superficie corporea, con predilezione per le parti coperte ed il cuoio capelluto, mentre sono risparmiati il palmo delle mani e la pianta dei piedi.
Nella fase iniziale gli elementi hanno l’aspetto di macule rosse di grandezza variabile, da una capocchia di spillo ad una lenticchia, rotonde o leggermente ovalari, le quali rapidamente divengono rilevate a tipo di macule-papule ed in poche ore si trasformano in vescicole trasparenti, piene di un liquido chiaro che successivamente si intorbida.
Talvolta, in alcune vescicole, si forma una leggera ombelicatura centrale e in corrispondenza del centro si ha la formazione della crosta. L’evoluzione si conclude con la caduta senza lasciare cicatrici, o lasciando una cute più sottile e lucente che, in un periodo di tempo variabile, riacquista l’aspetto normale.
Varicella stadio iniziale: evoluzione
L’esantema procede quindi a poussées (alterna periodi di peggioramento a periodi di miglioramento) per circa 4-8 giorni, non si accompagna, specie nel bambino, a particolari fenomeni di rilievo, fatta eccezione per una modesta poliadenopatia, prurito e un rialzo febbrile di modesta entità in rapporto talvolta alla comparsa di nuovi elementi eruttivi. Pertanto è caratteristico dell’affezione il riscontro contemporaneo di elementi in fase di macula, di maculo-papula, di vescicola e di crosta (esantema a cielo stellato).
Varicella stadio iniziale: rimedi naturali
il rimedio omeopatico principale è il Rhus toxicodendron 5 CH (3 granuli 3-4 volte al giorno): riduce la diffusione dei puntini e la durata dell’eruzione, e inoltre calma il prurito che può diventare davvero fastidioso, soprattutto di notte, quando impedisce al bambino di addormentarsi. Acquista su Amazon
Se il prurito è così intenso che il bambino non riesce a dormire, si può aggiungere il Ribes nigrum 1 DH dalle 10 alle 30 gocce, 3-4 volte al giorno. Acquista su Amazon
Quando le vescicole formeranno la crosticina e il bambino non dovrà grattarsi per non lasciare il segno sulla pelle sarà utile Graphites 9 CH, tre granuli due volte al giorno. Questo rimedio esiste anche in crema.
Se sale la febbre e supera i 38° si può aggiungere Belladonna 5 CH, 3 granuli, 4-5 volte al giorno, anche in aggiunta al paracetamolo (tachipirina) per migliorare l’effetto del farmaco. Acquista su Amazon
In caso di varicella, per alzare le difese immunitarie del bambino, è consigliata la Rosa canina 1 DH 20 gocce, una volta giorno per l’alto contenuto di vitamina C. Acquista su Amazon
Per quanto riguarda l’esantema si può lenire il prurito con bagni tiepidi con farina d’avena o amido di riso. Sulle lesioni, quando le vescicole si sono trasformate in croste, possiamo applicare una pomata o del talco alla calendula (acquista su Amazon), dall’azione antinfiammatoria e calmante. Attenzione anche a tenere le unghie del bambino corte e pulite, per evitare di rompere e infettare le vescicole.
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