Vaccino tubercolosi quanto duraVaccino tubercolosi quanto dura: la durata dell’immunità del vaccino BCG non è nota, ma si ritiene venga persa in un arco di tempo compreso tra i 10 e i 20 anni, con efficacia protettiva dell’80% circa.

Vaccino tubercolosi quanto dura: somministrazione

Anche se non esiste un limite di età, prima di effettuare questo vaccino bisogna valutare che il test alla tubercolina sia negativo, cioè che il sistema immunitario non sia già venuto a contatto con il batterio della tubercolosi. Il vaccino viene somministrato nella regione superiore del braccio, attraverso l’inoculazione nel tessuto immediatamente sottostante all’epidermide (derma) di una piccola quantità di soluzione contenente il bacillo tubercolare vivo ed attenuato.


Nel sito dell’inoculazione, nei giorni successivi alla vaccinazione, si forma una “papularossastra, non dolente, secernente siero. Si forma poi una crosticina che, cadendo, lascia una piccola cicatrice permanente. Tutta l’evoluzione è assolutamente normale e dura una trentina di giorni.

Vaccino tubercolosi quanto dura: effetti collaterali

Gli effetti collaterali abbastanza frequenti del vaccino sono una reazione locale (dolore gonfiore) nella sede della puntura o un rigonfiamento dei linfonodi che sono vicini alla sede della somministrazione. Nei rari casi di dolori ossei e di importanti rigonfiamenti dei linfonodi si consiglia di consultare il medico al fine di valutare l’opportuno trattamento e provvedere ad effettuare la dovuta segnalazione di “evento avverso”.

Vaccino tubercolosi quanto dura: rinvio

La vaccinazione contro la tubercolosi deve essere temporaneamente rinviata quando il bambino presenta una malattia acuta con febbre o turbe generali giudicate clinicamente importanti. Nel caso in cui il bambino presenta un’allergia al lattice (gomma), bisogna sempre avvertire il medico vaccinatore, che può disporre, eventualmente, la vaccinazione in ambiente ospedaliero.
Il motivo di tale decisione nasce dal fatto che, esistendo prodotti contenenti questa sostanza nel tappo del flaconcino del vaccino e nella stessa siringa, anche se molto raramente, si possono avere delle reazioni allergiche dopo la vaccinazione, che vengono meglio gestite in un ambiente ospedaliero.

Altre condizioni per le quali il medico vaccinatore è tenuto a rimandare la vaccinazione antitubercolare, sono: gravidanza, trapianto cellule staminali ematopoietiche, terapia con farmaci immunosoppressori a lungo termine, cortisone ad alte dosi per periodi protratti, chemio e radioterapia.

Guide mediche: letture consigliate

  1. Acquista su Amazon una guida medica per la famiglia
  2. Acquista su Amazon un testo utile per la tua gravidanza
  3. Acquista su Amazon un testo utile per la crescita dei tuoi figli

ARTICOLI CORRELATI

> Tubercolosi
> Tubercolosi: periodo di incubazione 
> Tubercolosi: effetti collaterali del test Mantoux
> La tubercolosi ossea è contagiosa?
> Patologie: indice generale