Vaccino salmonellaVaccino salmonella: se state pianificando vacanze in aree tropicali è importante conoscere i rischi di contagio di malattie infettive come malaria, epatiti, febbre tifoide e febbre gialla. I dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità rivelano infatti che circa l’8% dei viaggiatori diretti verso Paesi in via di sviluppo, o aree di rischio,  necessita di cure durante o dopo il viaggio.

Vaccino salmonella: febbre tifoide

La febbre tifoide, causata da diverse varianti di batteri di Salmonella enterica, tra i quali la principale è la variante typhi (Salmonella Typhi), è una malattia diffusa nei Paesi in via di sviluppo che presentano carenze igieniche.


Si trasmette ingerendo alimenti infetti, ma anche per contatto con individui infetti. Sintomi sono: febbre alta, dolori addominali e diarrea.

Vaccino salmonella

La prevenzione della febbre tifoide può essere effettuata attraverso l’educazione all’igiene personale, in particolare il lavaggio delle mani dopo l’uso del bagno e prima del contatto col cibo.

Per chi prevede un viaggio in Paesi dove la malattia è diffusa, la vaccinazione contro la febbre tifoide può essere indicata.

Sono due i tipi di vaccini attualmente disponibili: il vaccino orale contenente germi vivi del ceppo mutante attenuato Ty21a,  con un tasso di protezione intorno al 67% fino a sette anni dopo l’ultima dose; e il vaccino a base di polisaccaridi capsulari (Vi Cps), iniettabile, con un tasso di protezione del 72% dopo un anno e mezzo e del 50% dopo tre anni.

Oggi vi sono numerosi vaccini contro la febbre tifoide in fase di studio, considerata l’importanza di questa malattia nei Paesi a risorse limitate. In particolare, si stanno studiando nuove formule più efficaci, con risultati promettenti, con particolare attenzione ai bambini.

La vaccinazione specifica per os con Salmonella Typhi e Paratyphi, può essere effettuata in soggetti portatori di salmonelle minori, senza tema di effetti collaterali spiacevoli.

Vaccino salmonella: studi scientifici

Secondo uno studio portato avanti dalla Arizona State University, il microrganismo responsabile della salmonellosi può essere convertito in un prezioso alleato per la medicina se non addirittura in un vero e proprio vaccino che curerà la Salmonella stessa.

E’ stato dimostrato che prendendo una versione attenuata del batterio della Salmonella, e ripristinando soltanto in minima parte la sua capacità di resistere al pH dello stomaco, si può allenare l’organismo a fortificarsi. In tal modo si crea una immunizzazione che però, nel caso della aalmonella in particolare, dovrà essere studiata nel dettaglio e migliorata in base alle varie situazioni.


Infatti, il virus che scatena questa malattia ha una risposta diversa in base all’individuo e alle sostanze acide che incontra nello stomaco. E’ difficile creare un vaccino efficace uguale per tutti e si dovranno studiare certamente delle varianti, ma la base di partenza (la creazione della risposta immunitaria) c’è stata e da lì si dovrà cominciare.

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