Stafilococco aureus antibiotico efficaceStafilococco aureus antibiotico efficace: il medico può prescrivere un antibiotico orale, come l’eritromicina o la dicloxacillina, per debellare l’infezione. Se l’infezione è cutanea, la prescrizione può prevedere una crema antibiotica da applicare sulla zona colpita. Nei casi ricorrenti di foruncoli o di orzaioli la crema antibiotica dovrà essere introdotta direttamente all’interno delle narici.

Alcuni ascessi devono essere drenati chirurgicamente per permettere la completa guarigione. Il medico vi potrà suggerire un chirurgo per questo intervento, che verrà di solito eseguito in anestesia locale e in ambulatorio. Se l’infezione è grave, potrà essere necessario il ricovero in ospedale per la somministrazione degli antibiotici per via endovenosa.

Stafilococco aureus antibiotico efficace: complicazioni

Lo stafilococco è un batterio molto diffuso e di solito innocuo: si stima che un terzo della popolazione mondiale ce lo abbia nel naso, uno dei luoghi preferiti dal batterio per creare le sue riserve. Quando causa un’infezione, gli antibiotici dovrebbero prendersene cura ed eliminarla.


Ma le cose si complicano quando si tratta di un ceppo di stafilococco MRSA (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina), perché è resistente alla penicillina, alla meticillina e agli antibiotici di questo tipo. I ceppi di MRSA possono essere mortali: solo negli Stati Uniti sono la causa di migliaia di morti ogni anno.

Batteri come lo Stafilococco aureus diventano resistenti agli antibiotici perché hanno la capacità di evolversi rapidamente, e qualsiasi batterio che sopravvive a un farmaco vince sugli altri che invece non riescono a farlo. Di fronte a questa resistenza, a volte la soluzione da adottare può consistere nel tagliare via la parte infetta.

Stafilococco aureus antibiotico efficace: MRSA Research

Secondo Robert Daum, capo dell’MRSA Research Center della University of Chicago Medicine, per essere un passo avanti rispetto all’evoluzione è necessario un approccio tripartito: sviluppare nuovi vaccini contro batteri come S. aureus, sviluppare nuovi antibiotici, fare un uso migliore degli antibiotici già disponibili.

Il vaccino contro MRSA è in fase di sviluppo. I National Institutes of Health hanno sponsorizzato un’iniziativa per progettare e realizzare studi clinici, con l’obiettivo di ridurre la minaccia della resistenza agli antibiotici, e uno degli obiettivi è anche creare nuovi antibiotici. I CDC (Centers for Disease Control) stanno lavorando con pediatri e altri medici per ridurre l’utilizzo di antibiotici, in modo da rallentare lo sviluppo di nuovi ceppi resistenti ai batteri.

Stafilococco aureus antibiotico efficace: nuovi farmaci

Un gruppo di ricercatori ha scoperto (2015) un nuovo antibiotico risultato essere efficace contro lo Stafilococco aureo, il batterio responsabile di molte delle infezioni contratte negli ospedali e microrganismo resistente a quasi tutti gli antibiotici.

Il nuovo antibiotico, derivato dal quinazolinone, è stato progettato da un consorzio internazionale guidato dall’Università di Notre Dame nell’Indiana, (USA), al quale ha partecipato anche l’Istituto di Chimica-Fisica del CSIC di Madrid.

Un altro gruppo di ricercatori guidati da Andreas Peschel dell’Università di Tubingen (Germania) ha annunciato di avere scoperto (2016) un nuovo potente antibiotico prodotto da un batterio che vive dentro le nostre narici. Secondo i primi risultati dello studio, pubblicato su Nature e presentato a ESOF2016, il meeting europeo sulla ricerca scientifica, sarebbe in grado di uccidere molti ceppi di batteri, inclusi i microbi considerati più pericolosi perché ormai resistenti ai principali antibiotici a disposizione.


Gli scienziati hanno testato la capacità di 90 specie di stafilococco (prelevate dal naso) di bloccare la crescita dei batteri incriminati. E ne hanno così scoperto uno in particolare, lo Staphyloccus lugdunensis, in grado di riuscirci bene. A conferma che proprio questo microbo sembra riuscire a tenere a bada il temibile batterio, gli scienziati hanno constatato che, quando è presente, il compagno cattivo c’è nel naso di solo il 6 per cento delle persone, mentre in sua assenza si trova nel 35 per cento.

I ricercatori hanno anche identificato il composto in base al quale il microbo svolge la sua azione antibiotica, una sostanza che hanno battezzato lugdunina, che hanno poi sperimentato sui topi scoprendo che è in grado di curare pericolose infezioni della pelle da stafilococco aureo.

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