Sifilide diagnosi sierologicaSifilide diagnosi sierologica: la diagnosi sierologia della sifilide si basa su due tipologie diverse di test: i test di screening di base che utilizzano antigeni non treponemici (VDRL) e quelli di conferma che utilizzano antigeni treponemici (TPHA e FTAABS).

Sifilide diagnosi sierologica: VDRL

VDRL è l’acronimo di Venereal Disease Reference Laboratory ed è un test estremamente semplice che evidenzia una reazione di flocculazione tra il siero del paziente e dei particolari tipi di lipidi denominati cardiolipine. La positività compare dopo circa 40 giorni dall’infezione e rimane presente per anni nel soggetto non trattato mentre in caso di terapia tende a ridursi sino a scomparire; di conseguenza il titolo (concentrazione) degli anticorpi viene utilizzato per monitorare l’andamento della malattia.


La VDRL è un test di esecuzione molto semplice, rapido, poco costoso molto sensibile ma ha il grande limite di una bassa specificità presentando numerosi falsi positivi. Si può avere un falso positivo della VDRL in caso di molte malattie infettive tra cui epatite virale, malaria, tifo, tubercolosi, morbillo e polmonite virale ma anche in molte malattie autoimmuni in cui sono presenti anticorpi anticardiolipine; sono infine descritte false positività anche in soggetti sani soprattutto se in gravidanza.

Pertanto la VDRL rappresenta un test di screening e di follow up che deve essere assolutamente confermato con test treponemici ossia con test che utilizzino antigeni del Treponema pallidum come il TPHA e l’FTA-ABS.

Una variante tecnica della VDRL è la RPR (rapid plasma reagin) in cui l’antigene è modificato con l’aggiunta di micro particelle di carbone. Solo di significato storico è la reazione di Wasserman che attualmente è del tutto abbandonata per la sua bassissima specificità.

Sifilide diagnosi sierologica: TPHA

Il TPHA (Treponema Pallidum Hemagglutination Assay) è un metodo di agglutinazione che utilizza globuli rossi di montone su cui sono adese strutture antigeniche del Treponema pallidum, si tratta di un test con sensibilità pari alla VDRL ma con maggiore specificità; purtroppo anche con questo metodo possono presentarsi falsi positivi in caso di mononucleosi, patologie autoimmuni ed epatopatie. Il TPHA compare dopo circa 5 settimane dal contagio, quindi lievemente più tardi rispetto alla VDRL e all’FTA-ABS e rimane per sempre positivo sia nei soggetti trattati che in quelli non trattati.

Sifilide diagnosi sierologica: FTA-ABS

Ulteriore test di conferma con utilizzo di antigeni treponemici è l’FTA-ABS; è un test in immunofluorescenza ( Fluorescent-Treponemal-Antibody Absorption test ) ed è un test con alta sensibilità, migliore del TPHA e della VDRL,  e ottima specificità anche se sono descritti rari casi di falsi negativi in fase primaria e terziaria e rari casi di falsi positivi in caso di collagenapatie, neoplasie, diabete, malattie virali, cirrosi epatica ma anche in gravidanza. Si positivizza pochi giorni dopo la comparsa del sifiloma e permane durante tutto il decorso della malattia se non trattata, viceversa tende a negativizzarsi dopo la guarigione.


Recentemente sono stati introdotti ulteriori test di conferma con metodica in immunolotting (Western Blot) per la ricerca degli specifici anticorpi diretti verso le strutture antigeniche del Treponema.

(Fonte: CGH, struttura sanitaria con laboratorio di analisi cliniche, Roma, via Nomentana 173)

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