SeminaTra i metodi di riproduzione, la semina è il più utilizzato per le piante il cui ciclo vitale ha una durata di una o due stagioni (piante annuali e biennali). Il momento più favorevole per seminarle è l’inizio dell’estate.
Uno dei vantaggi di questo tipo di riproduzione è il costo: da una bustina si potranno ricavare 10-30 piante adulte.

Semina: preparazione del terreno

Il primo passo è quello di scegliere il terreno di una qualità adatta alle piante che si vogliono coltivare. Subito dopo si procederà alla sua sterilizzazione e successivamente si combinerà con della sabbia, perché sia più leggero e soffice. E’ preferibile non utilizzare la terra da fiori, che può nascondere germi, e quella da giardino, eccessivamente pesante.


Il terreno va trasformato in grana sottile, e poi disteso nell’area da coltivare (o in un vaso); poi lo si pressa un po’ con le mani o con una tavoletta di legno, per rimuovere le bolle d’aria che potrebbero ostacolare la crescita del seme. Se si sta compiendo l’operazione in un vaso, è preferibile lasciare dello spazio dal brodo per facilitare l’annaffiatura.

Semina: periodi e tecniche

Premunendosi di creare una superficie piana, si annaffierà omogeneamente il terreno, quindi si spargeranno le sementi, facendo attenzione a non distribuirle in maniera troppo densa, per lasciar spazio ai germogli che fioriranno. Se i semi sono un po’ più grandi, si farà in modo da inserirli sotto un sottile strato di terra, sempre in maniera uniforme, quindi si bagnerà leggermente il terreno con uno spruzzatore (operazione da evitare se i semi sono molto piccoli, perché non sopportano l’umidità).

La semina viene eseguita in epoche diverse secondo le esigenze delle singole specie e delle condizioni ambientali: si esegue in autunno per le piante resistenti al freddo, come i cereali vernini, in primavera o nel corso dell’estate per la maggioranza della altre piante.

La semina può essere fatta a mano o a macchina, per mezzo di seminatrici, e può esser effettuata a spaglio, spargendo il seme su tutta la superficie, o a righe, distribuendo il seme in solchi precedentemente tracciati.

La semina a spaglio, eseguita per lo più a mano, si sceglie di norma per i cosiddetti ortaggi da taglio (lattuga, cicoria, ecc.), per quelli da radice (ravanelli, carote, ecc.) e per quelli a rivegetazione rapida; è adatta a semi di piccole dimensioni. Sono necessarie innaffiature molto delicate e omogenee. Particolare attenzione dovrà essere posta nel rimuovere le erbe infestanti.

Per le altre colture si preferisce la semina a righe, eseguita di norma a macchina. Questo sistema consente, infatti, notevole risparmio di tempo, di semente e di manodopera; si può eseguire a righe semplici, binate o ternate, in cui il seme viene deposto uniformemente e senza interruzioni o a ciuffi o a postarelle. La semina a righe consente una migliore utilizzazione del terreno e facilita la successiva esecuzione dei lavori colturali (sarchiature, ecc.). In ogni caso, la semente, una volta distribuita, deve essere ricoperta di terra; la profondità d’interramento varia da specie a specie, ma generalmente essa è tanto maggiore quanto più voluminosi sono i semi.

Video: Semina a righe (by Stockergarden)

Video: Semina a spaglio e a postarelle (by Giardinaggio.it)

La semina a postarelle consiste nella collocazione di tre o quattro semi in buche equidistanti tra loro. Si utilizza soprattutto per gli ortaggi a portamento strisciante, come zucche, meloni, che tendono ad allargarsi, e per i fagioli, piselli rampicanti, fave, zucchine. E’ opportuno ricoprire i semi interrati (che non devono essere collocati a troppa profondità) rastrellando il terreno per un solo verso. Si deve annaffiare con frequenza ma senza usare troppa acqua.


Oltre che in pieno campo, direttamente a dimora, come si usa per le piante erbacee di grande coltura, la semina si esegue anche in semenzaio o su letto caldo, per le piante che si dovranno poi trapiantare o per quelle più delicate, o di cui si vuole forzare il ciclo vegetativo per ottenere produzioni fuori stagione.
Nella semina in semenzaio i contenitori devono essere forati sul fondo, che va ricoperto con materiale drenante come la ghiaia. Si aggiunge poi del terriccio adatto, inumidendolo prima dell’interramento dei semi. Acquista su Amazon contenitori e altri articoli per semenzaio

Semina: la copertura

Perché i germogli crescano esuberantemente, è necessario che la temperatura del terreno e dell’aria sia il più possibile costante (tutti i semi, per germogliare e sviluppare correttamente la pianta, necessitano di un minimo termico dell’aria di almeno 10-12°C e del terreno non inferiore ai 10°C ) e che sia presente un adeguato grado di umidità; a questo scopo, per la semina in vaso, si ricorre a dei rivestimenti da porre sopra di essi. Inappropriato è il sacchetto di plastica, che non lascia filtrare l’aria, facilitando un’eccessiva umidità; da preferire sono invece appositi coperchi delle ciotole da semina, dotati di valvole di areazione, oppure lastre di vetro.

Per proteggere i semi dagli uccelli (passeri, piccioni, merli, ecc.), si può stendere un telo di non tessuto, che manterrà il calore favorendo la germinazione.

Una volta emersi i germogli, si dovrà eseguire un diradamento, rimuovendo le piantine più deboli per dare più spazio a quelle sviluppate meglio e più robuste.

Semina: letture consigliate

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