ScarlattinaE’ una malattia infettiva batterica dovuta a un germe chiamato Streptococco beta emolitico A. La scarlattina non è molto frequente ed è molto rara prima dei 6 mesi di vita. È annoverata tra le malattie esantematiche dell’età pediatrica poiché è caratterizzata, oltre che da faringite, da una caratteristica eruzione cutanea puntiforme.

E’ una malattia dell’età infantile, ma, a differenza delle altre, che sono virali, è causata da batteri.

Il contagio avviene, nella maggior parte dei casi, per via aerea (inalazione di secrezioni emesse tossendo, o anche soltanto parlando, da chi è già infetto), ma può verificarsi anche per contatto cutaneo.
Il malato è molto contagioso soprattutto durante la fase acuta della malattia mentre lo è poco nel periodo che la precede e non lo è più dopo 24-48 ore dall’inizio della necessaria terapia antibiotica.


La minore probabilità di comparsa di scarlattina nel primo anno di vita rispetto a bambini più grandi può essere giustificata dalla persistenza nel piccolo di anticorpi protettivi ereditati dalla madre nel corso dell’ultimo trimestre di gravidanza.

Scarlattina: sintomi

Una volta avvenuto il contagio, dopo 2-5 giorni di incubazione compaiono i classici segni della faringite streptococcica: febbre elevata (39-40 °C), mal di gola, vomito, dolori addominali e cefalea. Le tonsille appaiono ingrossate e arrossate, punteggiate di essudato grigiastro. Quasi costantemente sono interessati i linfonodi cervicali.

L’esantema, costituito da macchioline rilevate di uno-due millimetri di diametro che scoloriscono alla pressione, si manifesta a partire dalla radice degli arti e nell’arco di 24 ore si estende all’intera superficie cutanea a eccezione dell’area intorno alla bocca, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi.

Entro la settimana successiva si osservano fenomeni di desquamazione diffusa. Altro segno caratteristico è la lingua a fragola.

Complicazioni

Se l’infezione streptococcica viene curata tempestivamente con antibiotici adatti, la scarlattina non dà luogo ad alcuna complicanza. Si comporta cioè come qualsiasi altra faringite a streptococco beta emolitico di gruppo A: se non trattata adeguatamente, può comparire malattia reumatica e glomerulo nefrite; inoltre: otiti, mastoiditi, sepsi, complicanze tossiche, ecc.

Scarlattina: diagnosi

La diagnosi si basa sulla clinica e sulla comparsa del caratteristico esantema confortata dall’esame colturale del tampone faringeo. Esistono anche test rapidi (sempre su tampone faringeo). Il titolo antistreptolisinico nel siero aumenta progressivamente nel corso di 2-3 settimane.

La conferma diagnostica di scarlattina è data dalla reazione di Dick, che consiste nell’inoculazione di una piccola quantità di tossina streptococcica nel derma di un soggetto in cui sia evidente un esantema di sospetta origine scarlattiniforme.

La comparsa di una reazione locale (zona arrossata del diametro di circa 2-3 cm nel punto di inoculazione della tossina) è indice di recettività alla scarlattina.

Scarlattina: trattamento

Una volta posta la diagnosi, che può essere ulteriormente confermata mediante esecuzione di un test rapido o di tampone faringeo, la terapia si avvale di un ciclo di antibiotici mirati a eradicare lo streptococco. La somministrazione dell’antibiotico annienta rapidamente la contagiosità che, però, inizia uno-due giorni prima della comparsa dell’esantema. Contro i sintomi si utilizzano invece analgesici e antipiretici per lenire il mal di gola e ridurre la febbre.


Il medico va consultato sempre, in quanto si rende necessaria una terapia antibiotica specifica.

La prognosi e 2-3 settimane e se la scarlattina viene curata in modo corretto, con gli antibiotici specifici, le complicanze sono scarse.

Scarlattina: prevenzione

L’unico sistema per evitare la scarlattina è quello di tenere lontano il bambino dalle persone già contagiate. La legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 2 giorni dall’inizio della terapia antibiotica. La malattia non dà immunità permanente.

Essendo presenti diversi ceppi di questo streptococco, questa malattia si può contrarre più volte ma l’esantema si verifica solo la prima volta. Attualmente, la spesso precoce somministrazione della terapia antibiotica limita la permanenza dello streptococco nell’organismo con conseguente minor risposta immunitaria alla malattia. Attualmente, non esiste ancora un vaccino per prevenire il contagio da scarlattina sebbene molti sforzi siano stati fatti dall’attuale farmacologia.

Scarlattina: rimedi naturali

I rimedi naturali, così come quelli omeopatici, sono finalizzati a potenziare le naturali difese del  sistema immunitario del paziente senza distruggerne la flora batterica, in modo da sviluppare una “memoria storica” nell’organismo contro le esposizioni future alle tossine.

Echinacea purpurea: erba utilizzata per aumentare le difese del sistema immunitario; svolge anche funzioni antivirali e antibatteriche. Fate cuocere a fuoco lento per 15 minuti una tazza contenente acqua e due cucchiaini di radice di Echinacea in polvere, quindi fate raffreddare per un po’ dopo la cottura. Acquista su Amazon

Propoli: è una sostanza raccolta e lavorata dalle api che ha enormi benefici terapeutici. Nella cura alla scarlattina viene sfruttata come antibatterico e contro il mal di gola. Acquista su Amazon

Radice Bardana: Bollita, è un ottimo rimedio naturale contro la scarlattina ma anche  contro morbillo e varicella. Acquista su Amazon

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