Richiamo vaccino meningite: generalmente, la durata della protezione dipende dal tipo di vaccino e dall’età in cui viene somministrato. Infatti, mentre alcuni vaccini, come quello anti-epatite B, conferiscono una protezione duratura lungo tutto l’arco della vita, per altri vaccini, come quelli contro difterite e tetano, sono raccomandati richiami decennali.
Riguardo ai vaccini anti-meningococcici, i dati attualmente disponibili in letteratura non consentono di stabilire la necessità di un richiamo.
In Italia, con il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, è stata inserita una dose di richiamo nell’adolescenza in quanto è un’età a maggior rischio (seppure sempre molto basso) rispetto al resto della popolazione, per rafforzare la risposta immunitaria a una eventuale infezione.
Richiamo vaccino meningite: utilità del richiamo
Il richiamo di una vaccinazione permette di mantenere elevata la protezione immunitaria individuale nei confronti di una specifica malattia infettiva e garantire, qualora i livelli di copertura vaccinale siano elevati, anche nella popolazione generale l’instaurarsi della cosiddetta immunità di gregge, una specie di scudo di protezione, essenziale a limitare la circolazione di un determinato microbo ed evitare il riemergere di malattie ormai sotto controllo, difendendo così anche le fasce di popolazione più vulnerabili come anziani, bambini molto piccoli ancora non completamente vaccinati e soggetti a rischio.
Richiamo vaccino meningite: adolescenti
La vaccinazione anti-meningococcica con vaccino tetravalente è raccomandata agli adolescenti, in quanto rientrano tra le categorie a maggiore rischio di contagio, sebbene limitato rispetto ad altre malattie infettive molto più contagiose, come influenza e morbillo. Il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale raccomanda la vaccinazione nell’adolescenza anche per chi sia stato vaccinato contro il meningococco C da piccolo. Nell’evenienza di soggetti già vaccinati, la dose di richiamo serve a rafforzare la risposta immunitaria a una eventuale infezione.
Richiamo vaccino meningite: quando farlo
Il calendario della Regione Toscana, ad esempio, prevede che la seconda dose di vaccino venga fatta nell’undicesimo anno, cioè dopo che un bambino ne ha compiuti 10. Questo calendario si è dimostrato adeguato nella maggior parte dei casi, infatti, nonostante il gran numero di casi in Toscana, pochissimi si sono verificati in soggetti vaccinati. Però a distanza di 8-9 anni dalla vaccinazione la certezza della protezione non c’è più.
Non siamo in una situazione di epidemia e non dobbiamo essere allarmati, ma se desideriamo rinforzare la protezione dei bambini possiamo fare, con leggero anticipo, la dose di richiamo. La vaccinazione potrebbe essere somministrata anche dal proprio pediatra di fiducia, molti pediatri si sono, infatti, resi disponibili a vaccinare i bambini.
(Fonte: Ministero della Salute)
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