La rabbia è una gravissima malattia virale che può trasmettersi anche all’uomo. Il contagio avviene attraverso una ferita, di solito il morso di un animale già contagiato. È necessario fare attenzione quando il nostro cane entra in contatto con pipistrelli, procioni, volpi e moffette, che sono gli animali più a rischio, o un altro cane non vaccinato.
Occasionalmente può verificarsi una contaminazione aerea, attraverso aerosol infetti, una contaminazione digestiva o una contaminazione da trapianti di organi infetti. La trasmissione aerea del virus è limitata a situazioni molto particolari, di elevata concentrazione di virus in aerosol, come potrebbe verificarsi in laboratorio o in grotte con popolazioni di pipistrelli infetti.
Rari casi di infezione nell’uomo per via alimentare sono stati segnalati recentemente nel Sud-Est Asiatico.
Il virus della rabbia è un virus a RNA a singola elica che appartiene alla famiglia dei rhabdovirus.
Rabbia: sintomi
La rabbia causa l’infiammazione acuta del cervello nei cani e in tutti gli animali a sangue caldo (uomo compreso).
I primi sintomi possono includere febbre e prurito nella zona di esposizione. Questi sintomi sono seguiti da uno o più dei seguenti segni: movimenti violenti, emozioni incontrollate, paura dell’acqua, incapacità di muovere parti del corpo, confusione e perdita di coscienza.
Una volta comparsi i sintomi, quasi sempre la malattia si conclude nel decesso.
Il periodo che intercorre tra il momento in cui si è contratta la rabbia e quello in cui i sintomi hanno inizio varia generalmente da uno a tre mesi. Il tempo dipende dalla distanza che il virus deve percorrere per raggiungere il sistema nervoso centrale: può impiegarci anche meno di una settimana o più di un anno.
Rabbia: vaccinazione
Il modo migliore per prevenire la rabbia è vaccinare il nostro fidato amico con il vaccino antirabbico. L’obbligatorietà della vaccinazione antirabbica in Italia ha attraversato diverse fasi. Alcuni anni fa era obbligatoria, poi l’eradicazione della malattia ha reso inutile questa norma, fino a quando, a causa delle volpi provenienti dai paesi dell’est, che hanno riportato questo virus in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino è tornato l’obbligo del vaccino. Oggi la malattia della rabbia è stata eradicata di nuovo anche nel Nord-Est e pertanto (dal 2013) sebbene le Asl locali lo consiglino, il vaccino antirabbico non è più obbligatorio.
Se invece dovete recarvi all’estero con il vostro cane, il vaccino antirabbico è obbligatorio, in quanto in molti paesi il rischio di contagio è alto.
Se il vostro cane morde una persona, dovete:
- pulire la ferita con acqua e sapone;
- disinfettare con soluzioni a base di sali di ammonio quaternario;
- consigliare la persona morsa di consultare il medico;
- porre l’animale sotto sorveglianza veterinaria per 10 giorni;
- avvertire il vostro assicuratore (responsabile civile), se è stata stipulata una polizza assicurativa.
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