Polipi nasaliPolipi nasali. I polipi nasali sono formazioni con aspetto a goccia che si sviluppano attorno alle cavità sinusali. Queste escrescenze possono svilupparsi a causa delle infezioni nasali o le sinusiti e scomparire in seguito alla guarigione dalla infezione; oppure possono crescere gradualmente e persistere.

Polipi nasali: cause

I polipi nasali possono svilupparsi per vari motivi. Possono formarsi, ad esempio, a causa della presenza di un corpo estraneo nel naso. Alcuni soggetti allergici all’aspirina e ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei presentano sintomi di asma, congestione cronica del naso e polipi nasali.

Le infiammazioni che favoriscono il formarsi dei polipi nasali possono essere dovute a batteri, virus, allergia, funghi, autoimmunità, inalazione di sostanze irritanti (fumo di tabacco, gesso, ecc.).

In alcuni casi è possibile riscontrare una malattia a carico del tessuto connettivo (connettivopatie) anche in assenza di infiammazione.


Recentemente, alcuni studi indicano che nella genesi della poliposi nasale giocherebbe un ruolo importante un’anomalia del metabolismo dell’acido arachidonico (contenuto in vari alimenti), per cui i soggetti in esame devono evitare l’assunzione di salmone, caviale, ostriche, frutta secca e di tutti gli oli di semi. L’unico olio permesso è quello di oliva.

Polipi nasali: sintomi

La dimensione dei polipi influenza la sintomatologia. Se sono piccoli, possono essere asintomatici, o generare cefalea o sinusiti ricorrenti. Se le dimensioni sono maggiori, possono verificarsi problemi quali: rinofonia, secrezione acquosa dalle cavità nasali, ostruzione respiratoria.

Sintomi tipici possono essere: ostruzione, drenaggio di liquido lungo la gola, starnuti, dolore facciale, congestione nasale, secrezioni dal naso, riduzione o perdita dell’olfatto, prurito intorno agli occhi, infezioni croniche.

Polipi nasali: diagnosi

La diagnosi di poliposi naso-sinusale semplice si formula in base ai sintomi e all’esame endoscopico delle fosse nasali. E’ sempre opportuno eseguire tecniche di immagine con e senza mezzo di contrasto (risonanza del massiccio facciale e TAC) per valutare l’impegno dei seni nasali.

Per l’esame delle sindromi associate sono utili: valutazione immunologica del soggetto; esame istologico dei polipi; spirometria; test del sudore (per la diagnosi di mucoviscidosi).

La radiografia del cranio è una metodica superata: nella patologia acuta è sufficiente la rinoscopia, in quella cronica le informazioni fornite dalla TAC sono molto più dettagliate.


Una visita allergologica è utile per scoprire eventuali possibilità di desensibilizzazione mediante vaccino e per valutare la presenza di altre patologie associate come l’asma bronchiale.

Polipi nasali: trattamento

Terapia medica

Nella poliposi nasale possono essere usate diverse terapie mediche, anche se il più delle volte i risultati sono mediocri o temporanei.

La terapia medica si effettua con spray nasali con steroidi topici o a base di acqua marina distillata e sterilizzata; steroidi somministrati per via sistemica; cortisonici per bocca o per via parenterale; antileucotrienici; antiistaminici; ecc.
Questo trattamento è efficace nelle forme iniziali di poliposi, non ancora del tutto ostruenti, e come prevenzione nelle recidive dei soggetti sottoposti a intervento o come mantenimento dopo una terapia cortisonica sistemica.

Terapia chirurgica

La poliposi nasale è una delle patologie in cui possono essere combinate tra loro varie tecniche chirurgiche di tipo miniinvasivo tra cui la chirurgia endoscopica, il debrider, il laser, ecc.

La scelta delle tecniche è subordinata alla più o meno intensa diffusione dei polipi per cui è sempre opportuno disporre di una TAC del massiccio facciale senza contrasto da valutare quando si effettua la visita preliminare con endoscopia nasale a fibre ottiche.

La terapia chirurgica (FESS, acronimo di Functional Endoscopic Sinus Surgery) si rende necessaria per le forme medio-gravi. Può essere eseguita in anestesia locale con intento disostruttivo, oppure in anestesia generale con intento più radicale.

Le moderne tecniche di chirurgia endoscopica sono minimamente invasive e causano soltanto danni leggeri alla mucosa nasale, ma una corretta gestione post-operatoria è comunque fondamentale per il pieno recupero respiratorio del paziente.

Grazie a trattamenti innovativi basati sull’utilizzo topico di acido ialuronico, sostanza dalle notevoli proprietà antinfiammatorie e dalle forti capacità di facilitare la riepitelizzazione, oggi i tempi di recupero post-operatorio si sono ridotti di molto. Gli effetti di tipo cicatrizzante dell’acido ialuronico ad alto peso molecolare 9 mg favoriscono una riparazione della mucosa e un rapido recupero del danno provocato dall’intervento.

La dimissione del paziente avviene in tempi molto brevi (anche dopo una sola notte di ricovero) e dovrà poi seguire una serie di controlli che prevedono medicazioni ambulatoriali.

(Fonte: Wikipedia)

Guide mediche: letture consigliate

  1. Acquista su Amazon una guida medica per la famiglia
  2. Acquista su Amazon un testo utile per la tua gravidanza
  3. Acquista su Amazon un testo utile per la crescita dei tuoi figli

ARTICOLI CORRELATI

> Polipi nasali: durata dell’intervento
> Intervento polipi nasali: rischi
> Intervento polipi nasali: convalescenza
> Intervento polipi nasali: tempi di recupero
> Polipo nasale sanguinante
> Poliposi nasale: alimentazione
> Ipertrofia turbinati: rimedi naturali
> Ipertrofia turbinati: costo dell’intervento laser
> Patologie: indice generale