
Chamaerops Humilis
Con l’arrivo dei mesi caldi, è sempre un’ottima scelta donare al proprio giardino una ventata di novità, inserendovi alcune specie di piante tropicali: offrono sempre un fascino particolare agli spazi esterni e a volte si riesce quasi a percepire la sensazione di trovarsi in un luogo esotico e selvaggio.
Se disponete di un piccolo spazio, una piccola fontana, un sentiero in pietra e alcuni arbusti tropicali saranno sufficienti per ricreare un ambiente esotico. Sono perfette le felci, che con le loro ampie foglie creano un’atmosfera suggestiva e decorano il paesaggio conferendo un aspetto selvatico all’intero giardino.
Anche le palme di piccole o grandi dimensioni possono creare un punto focale d’interesse e un’atmosfera molto suggestiva.
Tra le specie tropicali più diffuse, alcune sono adatte anche ai climi freddi del nord Italia:
- Chamaerops Humilis (palma nana).
- Yucca Gloriosa (banano nano).
- Molti tipi di felci.
- Piante rampicanti come la Passiflora, l’Anemopaegma chemberlaynii, l’Akebia Quinata e la Solandra, che stanno benissimo accanto a un pergolato o a un piccolo traliccio, in zone riparate da correnti fredde.
- Piante fiorite come la Sterlizia, l’Hibiscus syriacus, la Protea (che resiste alle gelate), le Calle, il papiro.
Se vivete in zone più temperate, la scelta è certamente più ampia, e comprende anche tutte le varietà di piante grasse.
Molto importante è la scelta degli arredi, delle strutture, dei materiali, dei colori. Ad esempio, l’effetto tropicale stride molto con i mattoncini rossi stile cottage. Molto meglio invece metallo e materiali moderni, oppure optate per il legno grezzo, corde e sartiame, conferendo al vostro spazio un’atmosfera “piratesca”.
Create giochi e piccoli flussi d’acqua. Tra i colori, preferite i toni di arancio caldo, giallo dorato, terracotta; tra i verdi evitate quelli chiari e bluastri.
Per il proprio giardino è bene orientare la scelta su piante e fiori che sono facilmente reperibili nella regione in cui si vive e che quindi possano adattarsi bene all’ambiente e ai fattori esterni e climatici in cui viviamo. Si può scegliere di piantare delle palme, di origine africana e delle zone desertiche del Nord America, il carrubo o la poinciana, tutte piante che tollerano bene la siccità e offrono frescura e riparo duramente i periodi caldi per le loro chiome alte e folte sia alla vegetazione circostante sia a chi vuole deliziarsi dell’ombra che offrono.

Yucca Gloriosa
Piante tropicali: clima e terreno
Quasi tutte le piante tropicali sopportano con successo le alte temperature estive dei nostri territori, grazie alle giuste quantità di acqua è anche possibile ricreare le esatte condizioni di umidità per la loro sopravvivenza.
Per quanto riguarda il periodo invernale spesso l’unica soluzione è quella di realizzare ambienti protetti in grado di preservare il più possibile gli esemplari dal freddo.
E’ possibile creare questi ambienti protetti in svariati modi: se non avete la possibilità di predisporre una serra vera e propria, potrete, ad esempio, realizzare una sorta di struttura semi permanente che sarà in grado di proteggere le piante dalla maggior parte delle intemperie.
Si tratta di un’operazione piuttosto semplice: basterà infatti fissare delle canne di bambù all’interno dei vasi ospitati sul balcone o sul terrazzo, in maniera da creare una sorta di cortina, si procederà poi fissando su questi un telone in plastica trasparente. In questo modo i raggi del sole continueranno a filtrare indisturbati e le piante ospitate sui balconi o terrazzi sopravvivranno alle intemperie dell’inverno imminente.
Tutte le strutture dotate di vetri, o coperture trasparenti, riescono a garantire il medesimo quantitativo di luce che le piante riceverebbero se coltivate all’aperto.
Terreno
Le piante tropicali prediligono terreni ricchi e con un buon drenaggio, che assorbono l’acqua con facilità.
Se l’ambiente è asciutto, è opportuno utilizzare un fertilizzante ricco di azoto unito a una buona irrigazione in modo da garantire il miglioramento dell’ambiente microbiotico presente e rendere il terreno pronto per la semina.
Piante tropicali: le specie
Felci arboree
Le prime felci compaiono sulla Terra circa 300 milioni di anni fa, alla fine del Devoniano. Nel Carbonifero (tra 300 e 260 milioni di anni fa) esse raggiungono il loro massimo sviluppo e la maggiore estensione geografica: è questo il periodo delle grandi foreste di felci arboree (foreste che hanno dato luogo, nel corso dei millenni, alla formazione dei giacimenti di carbon fossile).
La maggior parte delle specie è ormai estinta da milioni di anni, tuttavia alcuni generi rimasti isolati su arcipelaghi o catene montuose (Cyathea, Dicksonia, Cibotium) sono sopravvissuti fino ai giorni nostri, mantenendo quasi inalterati i caratteri primitivi. Queste felci sono caratterizzate da un fusto legnoso, non molto grosso, ma alto fino a 20 metri e sormontato da un ciuffo di grandi foglie pennate.
La Cyathea e la Dicksonia crescono su substrati ricchi di sfaticcio di foglie, con poca sostanza nutritiva, suolo sciolto e molta umidità nell’aria e nel terreno. Entrambe richiedono una certa costanza di attenzioni e nebulizzazioni.
Bambù
Il bambù è una pianta che conferisce un aspetto esotico a qualsiasi giardino. E’ una pianta particolarmente sviluppata nell’area orientale, originaria delle zone tropicali e subtropicali. Il bambù appartiene alla famiglia delle Poaceae (ex Graminaceae), ma “racchiudere” questa pianta in un solo genere non è corretto, perché le sue elevatissime capacità adattive hanno reso possibile la coltivazione in moltissimi ambienti differenti con caratteristiche peculiari differenti.
Viene coltivato soprattutto tra Cina e Giappone, ma ricche coltivazioni si possono trovare anche in Africa, Oceania e America.
Il bambù è una pianta dal portamento arbustivo, sempreverde, imponente e vigorosa. L’altezza di questa pianta è estremamente variabile, in base alle specie. Le radici del bambù sono rizomatose e capaci di diffondersi molto in profondità. A seconda dalla diffusione, più o meno invasiva, dell’apparato radicale si distinguono alcune specie:
- Phyllostachys Edulis, coltivata per i saporiti germogli e la produzione di canne.
- Phyllostachys Dulcis, anch’essa apprezzata per i germogli.
- Phyllostachys Nigra, con fusto sottile e quasi del tutto porpora violaceo.
- Pleiobastus viridistriatus (Arundinaria auricoma), tra i bambù più belli, dal fusto sottile e il bellissimo fogliame; considerata l’atezza non eccessiva si prata alla coltivazione in vaso (così come la Sasa veitchii).
- Viridiglauscens, tra le preferite per la produzione di legname.
- Dendrocalamus giganteus, la specie più alta ed imponente che raggiunge i 40 m di altezza e 30 cm di diametro.
Per un “effetto cortina” scegliete Fargesia robusta e Fargesia utilis.
Palme
Le palme sono alberi o arbusti appartenenti alla famiglia delle Arecaceae (dette anche Palmae). Rappresentano uno dei principali gruppi botanici di interesse ornamentale e sono diffuse, nelle loro molte specie e varietà, in tutto il nostro paese. Nel Centro-Sud e sulle coste possiamo trovare le tipologie meno rustiche (utilizzate anche come esemplari da interno). Altrove, invece, si stanno diffondendo sempre più svariate specie altrettanto decorative, ma che, con un minimo di protezione, sono capaci di resistere anche agli inverni più rigidi.

Cycas revoluta
Cycas revoluta e bulbose
Poche piante come la Cycas revoluta conferiscono un aspetto esotico al giardino. Senza farsi influenzare troppo dall’usura estetica legata a una pianta, la Cycas ha un fogliame deciso, dal profilo netto e nitido, che si accosta bene a fogliami più lassi e morbidi, specie se a portamento pulvinato.
Una volta cresciuta, questi rimarranno bassi, ma ci sarà qualche anno in cui avranno più o meno la stessa altezza, creando un effetto “aiuola mista”.
Bulbi a foglie nastriformi, come Ismene, Hymenocallis, Nerine, Agapanthus, Clivia, Crinum, gigli di tutti i tipi, Cyrtanthus (Vallota), Hemerocallis, Hippeastrum, Amaryllis, Iris, Crocosmia, Neomarica, Dietes, ecc. sono validissimi aiuti nel comporre un effetto giungla per via dei fiori grandi, a volte isolati, dalle forme insolite e molto vistose.
Piante grasse
Il tratto distintivo che caratterizza e dà nome a questo singolare gruppo di piante è senza dubbio l’aspetto carnoso e turgido dei loro steli e delle loro foglie. Questa peculiarità è provocata dall’accumulo dell’acqua nei tessuti come risposta al tipo di habitat in cui si trovano a dover crescere.
Versatili e facili da coltivare con pochi accorgimenti. Straordinarie nel loro verde gioiosamente vitale. Decorare casa o giardino con le piante grasse regala un’atmosfera esotica e gioiosa.
Fiori tropicali
Sono molte le piante da coltivare in giardino per veder sbocciare splendidi fiori tropicali. Eccone alcune:
- Jacarnada mimosifolia. E’ resistente e cresce bene in Italia. E’ originaria del Sud America e riesce a sopportare le temperature intorno allo zero.
- Feijoa sellowiaqna e Bauhimia variegata. Alberi tropicali dallo sviluppo contenuto. il primo può essere coltivato a cespuglio o con allevamento ad alberello ed è piuttosto diffuso nel Sud Italia; la Bauhinia variegata nel suo habitat naturale raggiunge i 10 metri di altezza, da noi il suo sviluppo è fortemente limitato dal clima; i suoi fiori tropicali sono spesso paragonati a quelli dell’orchidea.
- Strelitzia nicolai. Pianta tropicale dal fiore noto per il suo enorme fascino; è facile da coltivare, vuole un’esposizione a mezz’ombra e dovete spostarla in posizione riparata durante l’inverno.
- Banano. Può essere considerato un albero da frutto ornamentale, in giardino occupa un po’ di spazio.
4 piante tropicali facili da coltivare in casa
Le specie che potremmo elencare sono moltissime, visto che le piante tropicali, sempreverdi e molto decorative, sono sempre più comuni nei nostri appartamenti, dove, grazie all’umidità e alla temperatura costante per tutto l’anno, possono crescere e svilupparsi al meglio. Ve ne citiamo quattro.
Schefflera arboricola
Molto facile da coltivare in appartamento. Originaria dell’America meridionale e dell’Indonesia, non necessita di particolari cure. E’ però molto esigente per quel che riguarda la temperatura, che dovrete mantenere tra i 22 e i 25 gradi. D’inverno la pianta andrà tenuta in casa e le foglie nebulizzate per aumentare l’umidità intorno ad essa.
Musa velutina
Conosciuta per la produzione di piccole banane rosa, commestibili ma non buone come le banane che conosciamo. E’ una specie di banano perenne originario delle foreste asiatiche. Necessita di uno spazio ragguardevole per svilupparsi.
Curcuma
Originaria dell’Asia sud orientale e in questi luoghi molto utilizzata in cucina come spezia. Molto ornamentale, richiede temperature elevate (tra i 20 e i 30 gradi) e abbondanti irrigazioni.
Alocasia
Nota anche come “orecchie di elefante”, originaria delle foreste pluviali del Borneo e della Malesia. L’aspetto più decorativo sono le foglie, di colore verde, anche se esistono cultivar con fogliame quasi nero o giallo verde.
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