Vengono definite piante ornamentali le piante utilizzate come abbellimento per terrazzi, appartamenti o per giardini e parchi, di cui divengono elementi essenziali. Sono considerate piante ornamentali quelle coltivate prevalentemente per il loro valore estetico. I punti di forza sono solitamente i fiori che producono, ma in molti casi sono apprezzabili anche per il colore delle foglie nelle varie stagioni, per le sfumature presenti nella corteccia o per i frutti e le bacche.
Possiamo distinguere tra piante ornamentali coltivate in piena terra e piante ornamentali coltivate in vaso, che presentano esigenze diverse di coltivazione.
Piante ornamentali coltivate in piena terra
Per la coltivazione di piante ornamentali in piena terra, gli aspetti da considerare sono: impostazione generale del giardino; scelta delle specie più adatte alle condizioni ambientali (esposizione al sole, microclima, direzione dei venti prevalenti, tipo di terreno e umidità del suolo).
Le norme generali di coltura prevedono la preparazione del terreno con vangatura e incorporazione del concime adatto alla pianta ornamentale che si intende coltivare, seguirà la sarchiatura, rincalzo ed eliminazione delle infestanti, innaffiature e concimazioni secondo la stagione e le esigenze specifiche.
Bisognerà sempre prevedere la lotta ai parassiti animali o vegetali responsabili di fitopatie che possono danneggiare irreparabilmente le piante. Bisognerà eseguire regolari potature, sfoltimenti e cimature secondo la specie.
Nelle regioni a clima fresco si provvederà a riparare dal freddo durante l’inverno le piante più sensibili al gelo, mentre nel mezzogiorno si appronteranno ripari dal sole cocente estivo alle specie meno adatte ai climi torridi.
Piante ornamentali coltivate in vaso
Le piante ornamentali coltivate in appartamento o sul balcone richiedono cure specifiche e continue per ovviare alle intrinseche difficoltà dell’ambiente in cui vengono collocate. In special modo negli appartamenti si dovrà porre attenzione alla luminosità, umidità e temperatura del locale scelto, documentandosi sulle esigenze specifiche della pianta ornamentale che si intende coltivare.
Le norme colturali prevedono innaffiature, concimazioni (solitamente liquide), rinvasi, potature, sfoltimenti, cimature, lotta ai parassiti, facendo attenzione che i prodotti chimici usati non siano tossici per gli animali e gli umani che vivono nell’appartamento, per le piante poste su balconi e terrazze valgono le raccomandazioni sul clima viste per quelle coltivate in piena terra, con l’opportunità di poter ricoverare i vasi in un locale adatto durante l’inverno.
Un metodo alternativo di rinvaso contempla l’utilizzo di una compressa sigillata in materiale filtrante (tessuto non tessuto), che contiene al proprio interno tutto il necessario per il sostentamento e drenaggio delle piante ornamentali. Per il corretto utilizzo è necessario immergere il dispositivo in acqua e attendere almeno 40 minuti, per dare tempo ai cristalli di poliacrilamide, contenuti all’interno dell’involucro, di espandersi completamente. A questo punto inserirlo nel vaso di diametro adatto e completare il rinvaso nel modo consueto.
Il vantaggio derivante dall’adozione di questo sistema garantisce una ridotta necessità di manutenzione, grazie alla capacità del gel superassorbente di accumulare una grande quantità d’acqua in forma liofilizzata (sino a 450 volte il proprio peso in acqua). Il fertilizzante a lento rilascio, contenuto all’interno dell’involucro, garantisce anche il corretto apporto di sostanze nutritive alle piante, in grado di coprire l’intero fabbisogno annuale. Secondo le indicazioni fornite dal produttore, il sistema è inoltre in grado di assicurare il corretto drenaggio del pane di terra, evitando marcescenze dell’apparato radicale.
Tra le innumerevoli piante ornamentali troviamo:
Una pianta ornamentale utilizzata nei giardini per donare colore e gioia. Oltre 100 le specie di anemoni conosciute. Va tenuto presente che non tutte fioriscono nello stesso periodo dell’anno, quindi combinandole tra di loro all’interno di un terreno si ottiene una stupenda fioritura multi colore in ogni stagione.
Pianta con foglie sempreverdi o destinate a cadere, in genere perenne, originaria di Santo Domingo e poi estesa alla zona sub-tropicale di America, Asia e Africa. Appartiene alla famiglia delle Begoniacee, che comprende quasi un migliaio di specie, con caratteristiche molto differenti tra di loro e che i botanici hanno suddiviso in tre grandi gruppi: begonie tuberose, begonie rizomatose e begonie a radici fascicolate.
Il Galanthus, meglio conosciuto come bucaneve, è una pianta bulbosa di piccole dimensioni, diffusa in tutta Europa e in Asia ma in particolare nei climi freschi e umidi; in natura si trova nel sottobosco. Le specie conosciute sono circa 20, anche se molte di più sono le ibride o le cultivar. Il bucaneve diffuso in Italia, il Galanthus nivalis, raggiunge generalmente i 15 cm di altezza e si trova spontaneo in piccole colonie nei boschi.
La calendula è una pianta perenne coltivata come pianta annuale che appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Il mese ideale per seminarla è marzo, mentre i fiori sbocciano in primavera inoltrata o all’inizio dell’estate e fino a novembre: andrebbero raccolti appena sbocciati, meglio se al mattino presto per godere del suo profumo e della sua freschezza. Per crescere ha bisogno di un posto soleggiato, che sia su un balcone in vaso o in giardino. Coltivare la calendula in casa non è possibile perché non cresce bene negli ambienti chiusi, potrete però predisporre la piantina sul davanzale della finestra: aria e sole le sono indispensabili per fiorire e per non ammalarsi.
Il nome “calla” deriva dal greco “kalos”, ossia bello e il cui nome scientifico è Zantedeschia, attribuitole per rendere omaggio allo scienziato italiano Francesco Zantedeschi, fisico, medico e botanico vissuto tra il 1773 e il 1846.
E’ una pianta perenne, rizomatosa, originaria dell’Africa centrale e meridionale e, per tale motivo, è detta anche giglio del Nilo. E’ stata introdotta in Europa nel 1731.
Il ciclamino è una pianta tuberosa appartenente al genere Cyclamen, che conta circa 20 diverse specie di erbacee perenni. Originario dell’Asia centrale, presenta un grande tubero tondo e velenoso, utilizzato anticamente nella medicina popolare.
Le foglie sono arrotondate, con il bordo seghettato e di colore verde scuro, segnate da una zonatura argentea nel centro e lungo il bordo.
I fiori, bianchi, rosa o rossi, sono raggruppati nella parte centrale della pianta e inseriti su lunghi peduncoli; si sviluppano in grandi petali protesi verso l’alto, incantevoli, sia per la forma che per la brillantezza.
I crisantemi appartengono al genere chrysanthemum e comprendono circa una decina di specie di piante perenni, che fioriscono proprio quando la giornata è più breve e le ore di luce sono davvero ridotte.
Originari dell’Asia, allo stesso genere dei crisantemi appartengono anche molte specie di piante e fiori, come le margherite e gli astri, caratterizzati da corolle grandi e petali numerosi, con forma piuttosto piatta.
Le infiorescenze sono di forma sferica e con dimensioni piuttosto variabili secondo la specie. Mentre le foglie sono poco appariscenti e frastagliate.
La dalia è una pianta perenne, con radici tuberose e raggruppate in grappoli. E’ originaria del Messico ed è stata introdotta in Europa verso la fine del 1700. Da allora, la sua coltivazione si è estesa sempre di più nei giardini europei.
Appartiene alla famiglia delle Asteracee, che comprende 35 specie.
Il fiordaliso è una pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Asteraceae; è in grado di raggiungere un’altezza che va dai 40 ai 90 cm. Mostra fusti robusti, dritti e molto ramificati, mentre le foglie sono lunghe fino a 4 centimetri, hanno una forma lanceolata e sono di un bel verde brillante. La pianta produce fiori dalle tonalità azzurre, tipico colore del fiordaliso, ma anche bianche o rosa, riuniti in un’infiorescenza a capolino; il capolino è costituito da grandi fiori esterni e sterili, e da fiori interni più piccoli, che al contrario sono fertili. Questi hanno margini non regolari e un profumo particolarmente gradevole. I frutti del fiordaliso sono degli acheni, aventi un’appendice piumosa e leggera: essa ha la funzione di favorire la dispersione dei semi.
Annuali, biennali o perenni, il garofano è di facile coltivazione. Si presenta con fusti eretti, rigidi e foglie coriacee dalla forma lanceolata; entrambi di colore verde grigiastro. Ha fiori di colore vario (rosa, rosso, giallo, cremisi, multicolore, ecc.). Le piante possono raggiungere un’altezza di 20-25 cm.
Tra le specie più diffuse, il sinensis o garofano della Cina, che vanta molti ibridi, il caryophyllus, adatto per coltivazioni in vaso nei terrazzi, e il barbatus.
Con il nome di geranio ci si riferisce comunemente a 2 generi che in realtà sono ben distinti: il Pelargonium e il Geranium vero e proprio. Entrambi appartengono alla famiglia delle Geraniacee, il cui nome significa “gru”, in riferimento al frutto la cui forma ricorda il becco della gru. Il geranio è una pianta dalla coltivazione piuttosto semplice, che resiste bene alla siccità ma ha bisogno di un terreno ricco di elementi nutritivi.
Pianta fiorita, bulbosa, coltivabile in esterno e in interno, di facile manutenzione e reperibilità. La specie più diffusa è il Hyacinthus orientalis che compare in diverse varietà con fioriture di svariati colori: rosso, bianco, rosa, salmone, arancione, lilla e diverse tonalità di blu. I fiori si presentano in racemi lunghi anche 15 cm e sono molto profumati. I singoli fiorellini hanno forma tubolare con apertura a stella, le foglie basali, di color verde brillante e nastriformi, si allungano lungo il più o meno sottile fusto fiorifero che ne è privo.
L’iris ha una storia antichissima: sembra che la coltivassero già gli antichi Egizi e pochi sanno che il fiore che campeggia nello stemma della città di Firenze non è un giglio bianco bensì una varietà di iris, l’Iris germanica. Conosciuta anche come giaggiolo, questa pianta profumata dell’Asia è entrata a far parte delle più coltivate nel Mediterraneo.
L’ortensia è un arbusto che predilige i luoghi ombreggiati e la sua temperatura ideale è intorno ai 19 gradi. Le sue foglie sono grandi, di un bel verde vivace, di forma ovale-ellittica e seghettata. I fiori sono delicati, carnosi e stranamente non profumati. Essi sono riuniti in grosse composizioni a “ombrello” e si dividono in due tipi: quelli sterili e quelli fertili. I primi sono molto piccoli, con cinque corti petali a “stella” e posizionati al centro della pianta, i secondi sono raggruppati in numero di 4-5 petali, coloratissimi e posizionati ai bordi della pianta.
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