La coltivazione di piante da terrazzo ha bisogno di una effettiva dedizione, assiduità e continuità di impegno. L’amore è fatto anche di gioiosi sacrifici, che in questo caso sarebbero ampiamente ripagati dall’essere spettatori intimi dei miracoli che la natura compie attraverso lo schiudersi di una gemma e il lento generarsi di composizioni multicolori e piene di vita proprio all’interno del luogo che più amate: la vostra casa.
Il vostro terrazzo non sarà più monotono, potrete mutare aspetto a questo spazio creando composizioni e accostamenti, che dovranno comunque tenere conto dell’esposizione, della temperatura e delle fioriture stagionali. Il vaso deve essere per la pianta ciò che la cornice è per un quadro: deve metterla in risalto nella migliore ubicazione.
Anche pochi semplici elementi permettono di creare effetti estetici pregevoli: una fioriera vestita di petunie riesce a conferire una luce nuova a un angolo fino a quel momento anonimo.
Piante da terrazzo: disposizione nello spazio
Per effettuare una scelta corretta nella disposizione delle piante da terrazzo, bisogna tener conto anche di aspetti quali la situazione ambientale, le esigenze delle piante e quelle personali.
I grandi terrazzi degli attici, ad esempio, sono molto esposti alle variazioni climatiche: in estate il caldo è opprimente in inverno il freddo pungente; inoltre, nei piani alti il vento spira di solito molto forte.
E’ importante tenere presenti questi fattori per ottenere buoni risultati (Per i terrazzi di piccole dimensioni, leggi anche l’articolo: piante da balcone).
Per proteggersi dal vento (e da occhi indiscreti) si può adottare la soluzione di collocare intorno al perimetro del terrazzo delle vasche per contenere degli arbusti alti e fitti o dei rampicanti attaccati ai graticci. Qualora il vento spiri molto forte e insistentemente, si può ulteriormente proteggere alcuni lati del perimetro aggiungendo dietro ai graticci teli-tessuti di plastica verde, facilmente reperibili in commercio. Affinché il tutto acquisti un senso di ordine, è appropriato utilizzare vasche e piante da terrazzo uguali tra loro.
Arbusti e rampicanti, oltre che come siepi perimetrali, sono ottimi anche per spezzare la monotonia dei muri e conferire al vostro spazio all’aperto un aspetto vivace e fresco. Tra le piante da terrazzo più resistenti, troviamo l’edera e il glicine; altri rampicanti, come il gelsomino, il plumbago, la rosa e la bouganvillea, sono piante più delicate e per loro è meglio scegliere zone più riparate e un clima più mite.
Con i rampicanti potrete anche delimitare le varie zone del terrazzo: uno spazio per la sdraio, uno per il solarium, una piccola vasca d’acqua per i bambini, ecc.
Considerando la non grandissima capacità portante dei solai, è bene utilizzare alcune precauzioni nella disposizione dei vari elementi. I contenitori più pesanti, quali cassoni, mastelli, aranciere, ecc., saranno posizionati in prossimità dei muri interni, zone di maggior resistenza al carico, mentre all’esterno collocherete i vasi e le fioriere più leggere.
Preferite contenitori realizzati in materiale leggero (cemento e terracotta sono un po’ pesanti). Scegliete anche un terriccio leggero.
Collocate tutti i contenitori sollevandoli leggermente dal pavimento, in modo che l’acqua in eccesso possa defluire liberamente eliminando i ristagni dannosi per l’apparato radicale delle piante da terrazzo. In questo modo eviterete anche il rischio di infiltrazioni o corrosioni.
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Piante da terrazzo: quali scegliere
Le piante da terrazzo ideali sono le sempreverdi e le perenni. Sono facili da coltivare, non richiedono eccessive cure né un rinvaso annuale. La scelta deve ricadere sulle piante sane e vigorose, che sopportano meglio lo shock del trapianto e il cambio di terreno. Evitate l’acquisto di piante deboli e malate. Sono più resistenti le piante tozze, larghe e che presentano molte foglie. Anche le piante troppo vecchie si adattano con difficoltà alle nuove condizioni e sentono particolarmente lo shock da trapianto.
Tra le piante più adatte a essere coltivate sul nostro terrazzo troviamo:
Oleandro: pianta sempreverde molto forte e resistente, sopporta temperature di -5/-8°. Per fiorire necessita del pieno sole, ma se possibile al riparo dalle correnti forti. Il substrato è indifferente (è migliore quello sciolto). Le innaffiature servono solo subito dopo l’impianto, oppure in vaso in estate. Concimarlo con prodotti a lenta scissione. Utilizzare un contenitore molto grande e interrare le radici ad almeno 30 cm di profondità. Dall’inizio della primavera fino all’inizio dell’autunno, l’oleandro produce dei graziosi fiorellini di diversi colori, riuniti in mazzetti che crescono sulle cime dei rami. In autunno la fioritura giunge al termine e spuntano i frutti. Non necessita di cure particolari: innaffiatelo spesso, ma verificate che l’acqua non ristagni nel sottovaso per troppo tempo, per non incorrere in malattie fungine.
Ortensia: è un arbusto perenne, che durante l’inverno tende a spogliarsi completamente, mentre ritorna a fiorire con l’avvicinarsi delle stagioni calde. Ama il sole, però è molto importante non esporre la pianta alla luce diretta della nostra stella. La temperatura ambientale non dovrebbe superare la soglia dei 18°. E’ di grandi dimensioni ed esprime la sua bellezza in diversi magnifici colori. Innaffiatela con regolarità, ma senza esagerare.
Lavanda: dai fiori profumatissimi, è una pianta perenne che ama il sole. Può essere utilizzata per profumare l’armadio, come erba aromatica per una tisana, ma anche per scacciare le zanzare! La fioritura delle piante di lavanda avviene tra giugno e luglio. Seminate in un vasetto pieno di terriccio, cercando di mantenerlo umido in superficie e collocatelo in un luogo luminoso.
Geranio: pianta da fiore dalla coltivazione piuttosto semplice, che resiste bene alla siccità ma ha bisogno di un terriccio ricco di elementi nutritivi, quali azoto e potassio, che favoriscono la formazione dei nuovi germogli nelle piante giovani, un colorito intenso e irrobustiscono l’esemplare. Fiorisce in tutti i periodi dell’anno, ma in inverno sono necessari alcuni accorgimenti per proteggerlo dal freddo troppo intenso e dagli sbalzi di temperatura. Scegliere una posizione soleggiata, evitando però l’esposizione a sud, che darebbe sole per tutta la giornata. E’ bene scegliere dei contenitori non troppo grandi: esso, infatti, tende a sviluppare più foglie che fiori se ha molto spazio a disposizione.
Glicine: con le sue infiorescenze particolari, ricadenti e suggestive, questa pianta rampicante è perfetta per ornare il vostro terrazzo. Il glicine ha bisogno di poche attenzioni. Ha una buona resistenza al gelo e si adatta bene a tutti i terreni, a patto che siano ben drenati. Ama l’esposizione diretta al sole, ma cresce bene anche in posizioni semi-ombreggiate, purché ariose. Fiorisce dalla primavera fino all’inizio dell’estate.
Edera: robusta, vigorosa e rustica, produce lunghi tralci dotati di microventose con le quali si attacca esternamente alle superfici. Tende a diventare infestante, se non viene controllata nella crescita mediante potature, anche energiche se necessario. Preferisce l’ombra, ma cresce bene anche al sole (soprattutto le varietà variegate) se il piede è coperto. Desidera terreni freschi e profondi, anche poveri o non del tutto drenati. Non necessita di concime né irrigazioni (salvo il primo anno).
Azalea: è una pianta da fiore molto resistente e longeva. Va collocata alla luce, ma non ama i raggi diretti del sole. Queste piante da terrazzo danno il meglio della loro fioritura a temperature medie che variano dagli 8 ai 16°. Si adatta molto bene alla coltivazione in vaso, purché esso sia largo. La superficialità del suo apparato radicale rende, però, l’azalea esposta sia ai ristagni idrici sia alla siccità. E’ essenziale, quindi, utilizzare un buon terreno, sabbioso, fertile e aerato, ricco di sostanze nutritive e humus.
Le azalee sono resistenti al freddo e all’inquinamento, ma devono essere riparate durante l’inverno.
Gelsomino: perenne sempreverde dagli esili fusti che vanno indirizzati lungo il supporto. Resiste nel Nord Italia solo se coltivato in vaso grande (diametro minimo 40 cm), mentre al Sud vive in piena terra in posizioni riparate. Ama il pieno sole, anche al piede. Preferisce un suolo fertile, non pesante. Va bagnato in estate nei primi anni di vita e in vaso. Si concima con stallatico maturo o secco in autunno e in primavera.
Primula: perenne in genere e coltivata come annuale. Da gennaio ad aprile produce fiori raggruppati in infiorescenze a ombrello, di colore bianco, giallo, rosa, rosso, azzurro, viola. In fioritura tollera fino a +3°, mentre durante il riposo invernale, in piena terra, resiste fino a -10°, perdendo la parte aerea, che si riforma in primavera. In fioritura richiede il sole, ma l’ombra in primavera ed estate.
E’ opportuno utilizzare un terriccio fresco e fertile, ben drenato, da mantenere costantemente inumidito, specialmente in estate. In autunno concimatela con stallatico, da gennaio in poi, utilizzate prodotti per piante da fiori.
Viole: sono piante molto resistenti, capaci di affrontare temperature molto rigide, tanto da fiorire, a volte, anche sotto la neve. Utilizzare un buon terriccio, unito a una manciata di stallatico e a un pugno di sabbia per il drenaggio. La fioritura si assottiglierà quando la temperatura scenderà sotto lo zero, per tornare rigogliosa appena ricomincerà a salire. Necessitano del pieno sole dall’autunno ad aprile, e della mezz’ombra o ombra negli altri mesi. Vanno annaffiate durante i mesi più caldi, con regolarità ma non in eccesso. Si concimano in autunno e in primavera con un prodotto a lenta cessione. Molto conosciuta è la “Molly Sanderson”, dal suo straordinario aspetto vellutato.
Tulipani: una delle piante bulbose più diffuse e apprezzate, dalla fioritura semplice, ma di particolare bellezza, grazie ai suoi grandi e “innocenti” petali, ai tanti meravigliosi colori e forme che presenta e al portamento composto ed elegante. Prediligono un terreno fresco, con una buona percentuale di argilla e di sabbia per garantire il drenaggio idrico, che favorirebbe l’insorgere di malattie fungine. Se si vuole mantenere in salute la pianta anche l’anno successivo, è essenziale concimare bene il terreno e arricchirlo di sali minerali.
Le innaffiature devono essere regolari e non troppo abbondanti, l’esposizione, possibilmente in pieno sole.
Durante il riposo vegetativo, è opportuno prelevare i bulbi dal terreno, pulirli accuratamente e lasciarli riposare in un luogo buio, fresco e asciutto, fino a quando non si secchino le foglie, quindi vanno conservati fino all’autunno successivo, quando potranno essere interrati di nuovo.
Iris: esistono numerosi ibridi, nei colori più diversi e vivaci. Sono piante da bulbo semplici da coltivare, che non temono il freddo e non hanno bisogno di particolari cure. E’ opportuno scegliere un terriccio fresco, in un luogo che riceva almeno qualche ora di sole al giorno.
Per evitare che la macchia di iris si estenda troppo, in autunno potete dissotterrare i rizomi più esterni e collocarli in un’altra zona.
Elleboro: la “rosa bianca di Natale”; è una pianta invernale molto resistente alle basse temperature. Non richiede cure particolarmente impegnative. Ha bisogno di spazio nel vaso, sia in larghezza sia in profondità. Utilizzate un terreno abbastanza argilloso e ben drenato, e concimatela prima della fioritura, cioè verso la fine di ottobre.
Se il terrazzo è in pieno sole, ogni tipo di pianta grassa è adatto a essere coltivato.
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