Nodulo prostatico: quando viene riscontrato un nodulo solido a livello della prostata si deve fare attenzione: se è situato in periferia ed ecograficamente risulta ipoecogeno (che riflette scarsamente il segnale emesso dallo strumento, quindi il tessuto della zona è differente da quello circostante) allora, anche in presenza di basi valori di PSA (antigene prostatico specifico), è opportuno controllare l’immagine ecografica a distanza di tre mesi, eseguendo terapia antinfiammatoria e/o antibiotica. In caso di persistenza della stessa immagine o di un aumento delle sue dimensioni rispetto ai controlli precedenti, allora è necessaria una biopsia ecoguidata del nodulo.
Al contrario, se all’ecografia il nodulo solido risulta iperecogeno (più “riflettente”), allora quasi sicuramente si tratta di una formazione granulomatosa infiammatoria o di un piccolo adenoma e non richiede alcun trattamento.
Nodulo prostatico: LUTS
In caso di LUTS (Lower Urinary Tract Synptoms: insieme di sintomi del basso tratto urinario) correlati a una patologia della prostata o in corso di visita di screening richiesto dal paziente, il primo esame che viene eseguito è la DRE (Esplorazione digito-rettale).
Il medico di base o l’urologo eseguono la palpazione della prostata e dei tessuti circostanti attraverso la parete del retto, introducendo nel retto un dito guantato e lubrificato.
Attraverso la DRE possiamo valutare:
- Dimensioni e consistenza della ghiandola prostatica
- Eventuale dolore causato dal contatto o dalla pressione sulla prostata
- Presenza di zone dure o noduli, che possono suggerire la presenza di una malattia neoplastica.
Con la DRE si riesce a verificare la presenza soltanto di tumori molto estesi, che hanno origine nella zona periferica della ghiandola. Inoltre, i noduli non sempre indicano la presenza di un tumore: possono essere dovuti anche alla presenza di innocui calcoli prostatici. per questo, l’esame, da solo, non è molto affidabile e va associato al dosaggio del PSA.
Nodulo prostatico: TRUS
La TRUS (Ecografia prostatica transrettale) consiste nell’inserimento di una sonda nel retto, a contatto diretto con la prostata, e fornisce informazioni esatte sul volume dell’organo e la presenza di eventuali noduli dovuti a calcoli prostatici.
La TRUS viene effettuata a seguito di un PSA elevato o un DRE anomalo e per visualizzare la prostata durante una biopsia, mentre ha una bassa affidabilità diagnostica nell’identificare le neoplasie e pertanto oggi non è considerata un esame utile per la diagnosi del tumore prostatico.
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