Marcatori tumorali polmoneMarcatori tumorali polmone: i marcatori tumorali sono elementi presenti nel nostro organismo indipendentemente dalle forme neoplastiche presenti.

La diagnosi di una positività è data dalla risposta di una proliferazione di tali sostanze che fanno risultare un alto numero di cellule “malate”. Il tutto va però esaminato considerando anche molti altri elementi.

E’ raccomandabile eseguirli solo se necessari ovvero in presenza di qualche sospetto da parte del medico o al fine di monitorare la situazione in caso di positività.

I marcatori tumorali possono essere usati come supporto e per indagini più approfondite finalizzate a diagnosi il più possibile precise ed attendibili. Non esiste un marcatore unico che indichi ogni forma neoplastica. I risultati dei test vanno analizzati nell’insieme, valutando tutti gli altri valori e sintomi che si provano.


Solitamente è caldamente raccomandato dopo aver subito un intervento chirurgico e si sta seguendo la chemioterapia per accertare la scomparsa e la non ricomparsa delle cellule malate. Ciò permette anche di rendersi conto dell’efficacia della terapia che si è eseguita e di controllare le situazioni recidivanti.

E’ importante che il paziente sia informato del perché si prescrivono questi marker e del fatto che potrebbero dare risultati tali da essere approfonditi con altri esami diagnostici rigorosamente prescrivibili dai singoli specialisti.

Alcuni marker tumorali per il polmone utilizzati per la diagnosi sono il TPA, il CEA, il CA 125, il CA 19-9.

Marcatori tumorali polmone: TPA

Il TPA (antigene polipeptidico tissutale) è spesso utilizzato nelle diagnosi di tumore, ma non è un vero e proprio marcatore specifico. Soprattutto aiuta i medici ad avere un’idea dell’indice di proliferazione cellulare. Un aumento dei valori del TPA è associato alla velocità di crescita del tumore.

Misurare i livelli sierici di TPA è fondamentale nello studio di alcuni tumori per cui la scienza medica non ha ancora a scoperto marcatori specifici. I valori del TPA vengono utilizzati maggiormente durante il follow up post terapeutico dei quei pazienti ai quali è stato ufficialmente diagnosticato un tumore.

Un aumento dei livelli di TPA si potrebbe riscontrare anche in caso di malattie non neoplastiche per questo non sempre rappresenta un alleato unico per la diagnosi di tumore.

I valori del TPA possono innalzarsi anche in caso cirrosi epatica, epatite e di malattie dei polmoni quali:

  • infezioni del tratto respiratorio;
  • bronchite cronica;

Il valore del TPA in un test clinico potrebbe essere influenzato anche dal fumo di sigarette. È quindi necessario ai fini della diagnosi, sospendere il fumo per almeno 72 ore prima di effettuare un esame.


Il TPA si trova nel sangue e viene utilizzato soprattutto per il controllo e il monitoraggio dei tipi di tumore che hanno origine nel tessuto epiteliale, per questo, in associazione con altri marker, è utile anche nella diagnosi del tumore al polmone.

Il TPA è un marker tumorale di tipo aspecifico, ma alti valori di questa proteina si possono riscontrano nei tumori solidi. La proteina TPA viene sintetizzata dal cancro al polmone e se associata agli altri marker, può essere un valido aiuto per la diagnosi.

Marcatori tumorali polmone: CEA

In associazione ai valori del TPA vengono associati anche i valori del CEA. Un altro marker tumorale fondamentale per le diagnosi di tumore. Dalle loro variazioni è possibile capire come il tumore si sta sviluppando. I valori di TPA e CEA vanno letti assieme.

Se il valore del CEA è molto alto e il valore del TPA è basso la massa tumorale è grande, ma cresce lentamente. Se il CEA è basso mentre il valore del TPA è alto, vuol dire che la massa del tumore è piccola, ma si sviluppa con velocità. Quando il tumore presenta già delle metastasi i livelli di TPA nel sangue saranno particolarmente alti.

Livelli molto alti di antigene carcino embrionario o CEA si riscontrano in patologie maligne, ma anche in alcune patologie benigne. Per questo da solo non può aiutare nella diagnosi del tumore al polmone. Le patologie benigne che potrebbero causare un aumento del CEA sono:

  • bronchite
  • polmonite
  • enfisema polmonare
  • colite ulcerosa
  • cirrosi
  • epatiti

Il CEA è fondamentale come marker per eventuali recidive e per controllare il funzionamento della terapia nel periodo post-operatorio. Monitorare i livelli di CEA potrebbe essere un aiuto precoce per individuare una formazione di metastasi.

Marcatori tumorali polmone: CA125 e CA19-9

Il CA125 è un marcatore tumorale utile soprattutto nella diagnosi di tumore all’ovaio, e non è utile per la diagnosi precoce. In genere viene utilizzato per controllare l’andamento delle cure contro il cancro. Anche il CA19-9 è utile per sincerarsi dell’andamento delle cure, livelli alti potrebbero essere spia di una grave patologia polmonare conosciuta come fibrosi cistica.

I marker tumorali sono utili per la diagnosi, ma non danno mai una vera certezza. L’unico modo per essere sicuri di una diagnosi di tumore è la biopsia. La biopsia permette di prelevare una piccola porzione di tessuto malato che viene in seguito analizza al microscopio. Grazie a questo esame si può individuare la presenza di anomalie alle cellule.

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