Filariosi nel cane: la filariosi è una malattia parassitaria che si trasmette da un cane infetto a uno sano attraverso la puntura di zanzara. Ne esistono due tipi:
- Filariosi cutanea: causata dal parassita Dirofilaria repens, che ha effetti solo sulla pelle e può essere contratta anche dall’uomo.
- Filariosi cardio-polmonare: generata dal parassita Dirofilaria immitis; non è pericolosa per l’uomo ma può essere letale per il cane e per altri animali domestici.
Filariosi nel cane: filariosi cutanea
Generalmente, i parassiti Dirofilaria repens si insediano nel sottocute dei cani e di solito non causano sintomi, anche se a volte si sono osservati:
- Noduli sottocutanei non dolorosi, che crescono di dimensioni dopo manipolazione (segno di Darrier);
- dermatiti pruriginose;
- edema sottocutaneo
Essendo spesso questa malattia asintomatica, se ne riscontra la presenza soltanto in maniera casuale, nel corso di interventi chirurgici. La diagnosi viene formulata riscontrando in circolo le microfilarie di D. repens.
Terapia
Per la Dirofilaria repens (filariosi cutanea) non esiste un trattamento. La terapia si prescrive contro i sintomi e consiste nella somministrazione di antibiotici e cortisonici, associata alla rimozione chirurgica del nodulo. A volte, si attua il tentativo di aspirare la larva presente nei noduli usando aghi farfalla da 19G.
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Filariosi nel cane: filariosi cardio-polmonare
Associazione cinofila mantovana:
La filaria, propriamente denominata “filariosi cardio-polmonare”, è una malattia parassitaria causata da un verme cilindrico (nematode) che ha la particolarità di essere trasmesso da un cane infetto a un cane sano semplicemente tramite la puntura di una zanzara. E’ una malattia molto pericolosa ma facilmente prevenibile tramite un’adeguata profilassi.
La forma adulta del verme in questione (Dirofilaria Immitis) si localizza principalmente nell’atrio e nel ventricolo destro del cuore, nelle arterie polmonari e nelle sue diramazioni.
Durante l’infestazione, gli adulti presenti sono molto numerosi (possono arrivare anche a più di 100) e possono raggiungere i 15 cm di lunghezza (alla vista appaiono simili a degli spaghetti). La forma larvale (microfilaria), invece, è invisibile a occhio nudo (misura 300-330 micron di lunghezza e 7 micron di larghezza) e si insidia in tutto il torrente circolatorio.
Ciclo di vita del parassita e trasmissione
Il ciclo di vita di un parassita può essere diretto o indiretto. Quando una larva, come nel caso della Dirofilaria, necessita di un” ospite intermedio” per crescere e raggiungere la fase adulta, viene definito indiretto. “
In questo caso, l’ospite intermedio è costituito dalla comune zanzara (dittero ematofago) esistente al mondo con più di 3000 specie ( da noi comuni sono i generi Anophelex, Culex pipiens, Aedes albopictus). L’“ospite definitivo” è rappresentato invece dal cane.
Dopo la fecondazione, le femmine di Dirofilaria rilasciano un numero elevatissimo di microfilarie (larve) nel circolo sanguigno, dove vi possono restare anche fino a due anni.
Per diventare adulte però, le larve devono attraversare quattro stadi, due dei quali avvengono all’interno della zanzara in circa 6 giorni, non appena questa le risucchia da un cane infetto.
Le successive fasi avvengono nel momento in cui una zanzara punge l’ospite definitivo rilasciando una dose di larve che hanno raggiunto l’ultimo stadio. Dal tessuto sottocutaneo del cane, queste larve iniziano a evolversi nella fase successiva, impiegando dai 3 ai 6 giorni, per poi iniziare a migrare attraverso i capillari, verso polmoni e cuore.
Dopo circa 40-50 giorni subiscono l’ultima mutazione e, dopo 80-120 giorni, si saranno definitivamente insediate nel cuore e saranno a tutti gli effetti dei vermi cilindrici dalle grosse dimensioni. Qui le Dirofilarie si riprodurranno e rilasceranno nel torrente sanguigno le loro larve, ricominciando così un nuovo ciclo. L’intero ciclo ha una durata complessiva di 6-7 mesi.
Sintomi
La filariosi cardio-polmonare è una patologia abbastanza subdola in quanto può comparire inizialmente senza sintomi e presenta una patogenesi molto ampia per cui è errato pensarla solamente sotto il profilo cardio-respiratorio.
La gravità della filariosi dipende dal numero dei parassiti presenti nel corpo dell’animale, e dalla durata dell’infestazione.
In presenza di sintomi, nei casi meno gravi si hanno: mancanza di appetito, dimagrimento, astenia (si nota con una resistenza all’attività fisica). Nei casi più gravi si hanno invece edema polmonare con tosse, crisi respiratorie, insufficienza cardiaca, collasso cardio-circolatorio.
I parassiti, sia nello stato larvale ma soprattutto nello stato adulto, causano seri e gravi danni alla salute dei nostri amici a quattro zampe, per cui è molto importante tenere sempre sotto controllo il nostro cane e non dare mai nulla per scontato. La presenza dei parassiti causa, infatti, importanti patologie quali ipertensione polmonare, lesioni cardiache, granulomi renali, sindrome della vena cava, shock anafilattici, nefropatie (danni renali), epatopatie (danni al fegato), morbo di Cadiot e, anche se raramente, alterazioni del sistema nervoso con crisi e paresi ecc.
Sono quindi molto importanti una corretta diagnosi e un’adeguata prevenzione.
Diagnosi
Per accertarsi che il proprio cane non abbia contratto la filariosi è opportuno portarlo da un medico veterinario il quale dovrà essere sicuro che il parassita non sia presente nell’organismo del cane. Eseguirà quindi degli esami del sangue specifici. In caso negativo, si inizierà la profilassi. In caso positivo, prima di iniziare la terapia, farà ulteriori esami (elettrocardiogramma, ecocardiogramma, radiografia torace, ecc. ) per stabilirne la gravità e per iniziare una terapia mirata.
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Terapia
La filariosi cardio-polmonare non è una malattia inguaribile, ma presenta una terapia lunga e rischiosa, e nei casi più gravi, si possono verificare danni irreversibili.
Consiste nella somministrazione di particolari farmaci che uccidono le larve o le Dirofilarie adulte. La gravità della terapia sta nel pericolo di un tromboembolismo polmonare, causato dall’ostruzione delle arterie polmonari delle filarie morte. Per evitare questo rischio il cane va trattato con un farmaco anticoagulante e tenuto a stretto riposo durante il trattamento.
Prevenzione
La prevenzione è di straordinaria importanza e si basa sulla somministrazione di farmaci che, se utilizzati regolarmente, prevengono l’infestazione. Sono disponibili in compresse, iniezioni o in spot-on e sono efficaci anche su parassiti intestinali, sebbene esistano però varie differenze. Alcuni infatti sono validi anche per Ascaridi e Anchilostomi, altri per Ascaridi, Anchilostomi e Tricuridi.
Questi farmaci hanno lo scopo di bloccare la crescita delle larve iniettate dalla zanzara, vanno somministrati ogni 30-40 giorni e hanno un effetto retroattivo. Ciò significa che il farmaco va somministrato fino al mese successivo della scomparsa delle zanzare, mentre è inutile anticipare la prima somministrazione (esempio: se le prime zanzare compaiono verso aprile, è opportuno iniziare la terapia in maggio e terminarla nel mese di novembre).
Esiste inoltre un’altra possibilità riguardante la profilassi e consiste in un’unica e annuale somministrazione di un farmaco iniettabile, eseguibile solamente da un medico veterinario. Tale farmaco si rilascia lentamente nell’organismo del cane e, a differenza delle compresse e spot- on, ha una copertura più limitata sui parassiti intestinali (si limita agli Anchilostomi, al momento del trattamento).
Zone a rischio
La filariosi cardio-polmonare è una malattia che particolarmente diffusa in determinate zone. Si tratta di zone in cui la densità delle zanzare è elevata per svariati motivi: clima favorevole, ambiente (es. presenza di acque stagnanti), presenza di cani.
Le regioni in cui la filaria è più diffusa sono: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Sardegna. Lo spostamento dei cani, soprattutto nel periodo estivo, ha però facilitato l’introduzione di questa patologia anche in aree che prima erano “incontaminate”.
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