Edera rampicante: è una pianta sempreverde e pluriennale, originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa. Appartiene alla famiglia delle Araliaceae, che comprende circa 12 specie di piante rampicanti, striscianti e sempreverdi.
L’edera rampicante può raggiungere anche i 30 metri di altezza ed è cosiddetta in quanto si arrampica sugli alberi e sui muri, grazie alle sue radici aggrappanti e aeree. Si possono trovare anche esemplari che hanno più la tendenza a essere tappezzanti, come possiamo osservare durante una passeggiata nei boschi.
Il fusto dell’edera rampicante è legnoso. Le foglie sono prevalentemente lobate, corpose, lisce e lucide, a tre o a cinque punte, il cui colore predominate è il verde scuro uniforme, ma può essere anche verde chiaro, verde screziato giallo, crema, argento, o anche rosso.
L’edera rampicante è una pianta molto diffusa e gradita, soprattutto per la sua capacità di rendersi versatile. Infatti, ad esempio, la possiamo vedere negli usi e nelle decorazioni più disparati: per ricoprire un muro, o pareti divisorie, al fine di mantenerli freschi d’estate, o anche per le recinzioni. La troviamo facilmente, inoltre, quale elemento decorativo per i gazebi o per gli archi.
La differenza principale dell’edera rampicante rispetto alle altre piante murali consiste nel fatto che ha l’abilità di creare il proprio sostegno in maniera autonoma e non richiede neanche di essere indirizzata man mano che cresce, in quanto, come dicevamo sopra, è indipendente nell’arrampicarsi e nel sostenersi in virtù delle sue radici aeree che riescono sempre a trovare adeguati appigli.
Edera rampicante: fioritura
L’edera rampicante fiorisce durante l’autunno, producendo fiori bianchi o gialli. In primavera nascono i piccoli frutti; sono bacche scure, che per le persone sono velenose.
Edera rampicante: coltivazione, esposizione, irrigazione
Notissima come pianta da esterni multiuso, l’edera è apprezzata anche come specie da vaso e perfino d’appartamento per la sua robustezza e le scarse esigenze. Delle sette specie coltivate, in vaso si coltiva solo Hedera helix, nelle sue varietà “mignon”.
La piantagione dell’edera rampicante è molto semplice, poiché è una pianta con poche esigenze, facili da soddisfare. Si adatta a qualsiasi condizione climatica e cresce in maniera spontanea a tutte le altitudini, non ha timore del freddo e neanche del caldo, anche se predilige gli ambienti freschi, ben illuminati e areati e non esposti direttamente ai raggi del sole.
L’edera rampicante si sviluppa in modo uniforme sul supporto al quale si appoggia, che sia un muro, una parete, un sostegno artificiale o altro e non lascia spazi. Per questo motivo, è molto gradevole da vedere, ma, nel contempo, non lascia crescere altre piante accanto.
L’edera rampicante può essere collocata direttamente sul terreno, oppure in un vaso ben capiente, preferibilmente durante le stagioni miti. La larghezza della buca e il diametro del vaso dovranno essere il doppio dell’ingombro delle radici.
Il terreno dev’essere ben vangato, arieggiato e reso morbido con concime composto da letame maturo. Sarà bene assicurare anche una buona drenatura. Occorrerà evitare che le radici siano poste a diretto contatto con il letame, altrimenti rischierebbero di essere bruciate.
Appena posta la pianta nella terra, va bagnata leggermente per favorire il compattamento della terra intorno alle radici.
Video: Coltivare edera in vaso (by Valle dei Fiori)
Edera rampicante: concimazione
L’edera rampicante ha una crescita molto rapida e, per tale motivo, ha bisogno che il terreno sia periodicamente arricchito con un po’ di concime organico (stallatico maturo)(acquista su Amazon). Una concimazione appropriata va fatta ogni sei mesi; l’ideale è a marzo e a ottobre.
Edera rampicante: potatura
L’edera rampicante cresce in maniera molto vigorosa, in quanto è una pianta molto forte. Per evitare che si espanda troppo, nel caso in cui si voglia controllarne lo sviluppo per mantenerne la forma desiderata, oppure non si abbia spazio sufficiente a disposizione, occorrerà potare periodicamente i fusti più lunghi. Questa operazione gioverà anche alla pianta stessa, rendendola più forte, densa e ben ramificata.
Nel caso in cui le piante di edera rampicante siano attaccate da parassiti e compaiano le malattie tipiche, occorre soltanto togliere i tralci secchi e le foglie secche e ingiallite alle prime manifestazioni, usando i consueti e adeguati accorgimenti, ossia utilizzando guanti e coltelli puliti e disinfettati.
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Edera rampicante: riproduzione
La riproduzione dell’edera rampicante si può effettuare in primavera, utilizzando il seme (acquista su Amazon), oppure la talea. Per farla attecchire rapidamente, si può porre in alcuni contenitori porzioni di rami della pianta che hanno radici aeree.
Edera rampicante: malattie
L’edera rampicante è generalmente una pianta molto resistente. Tuttavia, può subire gli attacchi da alcuni insetti parassiti, soprattutto se è coltivata in un appartamento:
Tra i principali troviamo:
- la cocciniglia cotonosa, un piccolo parassita, che attacca i fusti o la lamina fogliare, da cui succhia la linfa, provocando ferite attraverso cui possono penetrare i batteri, e che a volte lascia cicatrici indelebili. La cocciniglia genera piccoli sacchetti di uova, ricoperti da uno scudo ceroso e rigido, che le protegge finchè non si schiudono. Acquista su Amazon un insetticida anti cocciniglia
- gli acari (piccoli insetti) che d’estate attaccano i fiori e le foglie, specialmente quelli delle piante più giovani. Acquista su Amazon un insetticida anti acari
Se le aggressioni dei suddetti parassiti non si sono espanse molto, è possibile togliere gli insetti a mano, passando sulla pianta un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o lavando le foglie con acqua e sapone. Queste operazioni di pulitura devono essere svolte con estrema delicatezza e attenzione, per non danneggiare la pianta.
Nel caso in cui, invece, gli attacchi dei parassiti siano più estesi e critici, è necessario curare la pianta con l’uso di insetticidi specifici.
L’edera rampicante potrebbe essere danneggiata anche a causa di coltivazioni fatte in maniera erronea. Ad esempio:
- nel caso in cui l’edera non cresce, significa che il terreno è troppo asciutto;
- se le foglie sono bruciate, vuol dire che la pianta ha subito un’eccessiva esposizione al sole;
- qualora le foglie avvizziscono, la causa potrebbe essere imputata a troppa ombra o ad una temperatura troppo bassa;
- Se le annaffiature sono state eccessive, potrebbero aver provocato ristagni idrici, che favoriscono l’insorgenza di marciume radicale.
Suggerimenti per un buon acquisto
Quando si acquista un’edera rampicante, è sempre bene controllare dapprima lo stato della pianta in generale, che deve presentarsi bella, rigogliosa, con fiori pieni e lucenti. Scendendo poi, nei particolari, bisogna osservare lo stato delle foglie, che non devono essere annerite, ammuffite, bianchicce o mangiucchiate, perché potrebbero, in tali casi, essere infestate da parassiti e/o muffe, come descrivevamo sopra. Anche il fusto dev’essere bello, verde e non annerito, né ammuffito.
Infine, provando a sollevare la pianta, osservarla da sotto per vedere se per caso fuoriescano radici ammuffite.
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