Drenaggio biliare per tumore al pancreas. Attualmente, i trattamenti disponibili per la cura del tumore del pancreas sono: la chirurgia, la radioterapia (colpisce le cellule tumorali con radiazioni ad alta frequenza), la chemioterapia (attacca le cellule neoplastiche con i farmaci, che possono essere iniettati per via endovenosa o assunti per bocca in forma di compressa).
Nell’intervento chirurgico, l’asportazione del tumore può avvenire secondo diverse modalità:
– duodenocefalopancreasectomia: si asportano la testa del pancreas e una parte dell’intestino tenue; la porzione rimanente dell’organo sarà sufficiente ad espletare le sue funzioni (produrre insulina e succhi digestivi);
– pancresectomia totale: si asporta l’intero pancreas, una porzione dello stomaco, una parte dell’intestino tenue, la cistifellea, il dotto biliare, la milza e molti dei linfonodi circostanti;
– pancreasectomia distale: si asportano corpo e coda del pancreas.
Se il carcinoma ha invaso molti organi e non è operabile, si può scegliere di intervenire lo stesso per alleviare i sintomi. Nel caso in cui il cancro ostruisce l’intestino tenue, causando accumulo di bile nella cistifellea, si interviene collegando il dotto biliare all’intestino tenue (bypass biliare).
Drenaggio biliare per tumore al pancreas
Per ridurre la bile che si è accumulata si ricorre al drenaggio biliare, attraverso l’inserimento di un catetere. Si può scegliere di far defluire la bile all’esterno dell’organismo, attraverso un tubo, oppure la si può drenare nell’intestino tenue. Se la neoplasia ostruisce il passaggio del cibo che proviene dallo stomaco, il chirurgo può collegare lo stomaco direttamente all’intestino tenue, in modo che possiate continuare a consumare normalmente i vostri pasti.
Drenaggio biliare per tumore al pancreas: diagnosi
Possono essere utilizzati diversi esami per verificare la presenza del tumore del pancreas: TAC, ecografia (sia esterna, sia interna, per via endoscopica), risonanza magnetica, ecc.
Se i risultati di TAC ed ecografia lasciano adito a dubbi, si può effettuare una ERCP (Colangiopancreatografia retrograda endoscopica), una tecnica specialistica che attraverso endoscopia e radiologia analizza i dotti biliari e il pancreas e tratta alcune loro patologie. Questa tecnica va usata in modo selettivo, perché l’esame è invasivo e a volte provoca dolori addominali acuti da infiammazione del pancreas.
All’ERCP si aggiunge un eventuale esame citologico del succo pancreatico, per verificare la presenza in esso di cellule neoplastiche.
Nei pazienti itterici l’ERCP deve essere associata al drenaggio della via biliare per diminuire il valore di bilirubina nel sangue, in particolare se il paziente non è resecabile o se non può essere operato subito (entro 1-3 giorni). Nei pazienti itterici resecabili è più opportuno procedere all’operazione chirurgica senza ERCP preoperatoria e senza alcun drenaggio.
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