Chemioterapia per leucemiaChemioterapia per leucemia: la leucemia è una neoplasia delle cellule del sangue che di solito ha origine da una cellula staminale emopoietica. Generalmente colpisce i globuli bianchi: quando insorge una leucemia, una notevole quantità di globuli bianchi malfunzionanti viene prodotta dal midollo osseo impedendo la normale crescita delle altre cellule generate dal midollo (globuli rossi e piastrine).

Chemioterapia per leucemia

La terapia della leucmia dipende da vari fattori, come il tipo di leucemia (acuta o cronica, linfoide o mieloide), l’età, le condizioni generali di salute del paziente, la presenza di altre patologie.


Il trattamento della leucemia si basa sull’utilizzo di più terapie in combinazione o in sequenza, con l’obiettivo di ottenere una guarigione completa o una migliore qualità di vita.

La chemioterapia sistemica, adattata alle varie forme di leucemia e alle caratteristiche dei pazienti, è ancora la maggiore risorsa a nostra disposizione. Negli adulti (18-65) la chemioterapia di induzione determina un’ottima percentuale di risposte complete (85%); negli anziani (oltre i 65 anni di età), la chemioterapia svolge un ruolo solo contenitivo in un approccio conservativo.

Se la chemioterapia convenzionale non ha successo o si ricade nella patologia, si ricorre a nuovi farmaci chemioterapici promettenti (Nelarabina, Forodesina, Clofarabina). Farmaci innovativi biologici (anticorpi monoclinali, inibitori delle deacetilasi, inibitori delle topoisomerasi, ecc.) possono associarsi ai chemioterapici, con lo scopo di potenziarli e integrarli.

La sola chemioterapia, comunque, consente la guarigione completa sono nel 15-20% dei soggetti. Per gli altri pazienti viene utilizzato il trapianto di cellule staminali (autologo o allogenico).

La leucemia mieloide è stata la prima forma tumorale per la quale è stato messo a punto un farmaco biologico, l’Imatinib, un anticorpo monoclonale contro il cromosoma Philadelphia. La terapia si è rivelata efficace, anche se con gli anni può emergere una forma di resistenza. Grazie alla ricerca, comunque, sono stati individuati altri farmaci biologici che possono sostituire l’imatinib quando perde la sua efficacia.

Esistono poi trattamenti mirati a stimolare il sistema immunitario in modo che identifichi e distrugga le cellule neoplastiche (ad esempio, quelli con interferone).

Chemioterapia per leucemia: radioterapia e chirurgia

Radioterapia e chirurgia non trovano molto spazio nella terapia della leucemia. In alcuni casi, viene utilizzato il trapianto di cellule staminali emopoietiche, che sostituiscono quelle danneggiate da dosi elevate di chemio o radioterapia. Il donatore è spesso un familiare o il paziente stesso (trapianto autologo) ma a volte anche uno sconosciuto. Questo approccio viene utilizzato quando la chemioterapia si è dimostrata inefficace.

Chemioterapia per leucemia mieloide acuta

Nella leucemia mieloide acuta si utilizza soprattutto la chemioterapia citotossica ad alto dosaggio e, se esistono le condizioni, sul trapianto di staminali.

La prima fase del trattamento (induzione della remissione) è basata sull’impiego di due farmaci (citosina arabinoside e daunomicina), con l’obiettivo di colpire e distruggere le cellule leucemiche. Ottenuta la remissione completa, si sottopone il paziente a una terapia di consolidamento (più aggressiva della precedente; viene somministrata per infusione) e una di mantenimento (per via orale).
Per alcune forme di leucemia mieloide acuta a volte si utilizzano anche fattori di crescita (proteine che favoriscono la proliferazione di cellule ematiche).

La remissione completa si ottiene in circa il 70% dei pazienti over 65 e fino all’85% nei pazienti con età inferiore ai 60 anni.

Chemioterapia per leucemia linfatica acuta

In una prima fase di trattamento (terapia d’induzione; dura alcuni mesi; il soggetto è ricoverato in ospedale) i pazienti sono trattati con una terapia cortisonica seguita da una chemioterapia intensiva. Nella fase di consolidamento la terapia è ancora più intensa ed è volta a controllare la malattia residua e a prevenire le recidive.

Nella seconda fase (terapia di mantenimento; dura circa un anno e mezzo), il trattamento si effettua spesso ambulatorialmente. A volte, può seguire un trapianto di midollo.

Negli adulti si ha una remissione completa nel 70% dei casi, nei bambini la percentuale può raggiungere il 90-95% dei casi.

Chemioterapia per leucemia: leucemie croniche

Generalmente, la terapia delle leucemie croniche è meno intensiva e radicale, ma dura più a lungo. Spesso il trattamento è somministrato ambulatorialmente (per via endovenosa o orale).


Il trattamento di solito non riesce a impedire il progredire della patologia, ma può aiutare a controllarne lo sviluppo. A volte, ma raramente, può aversi una guarigione (attraverso un trattamento chemioterapico con successivo trapianto di cellule staminali o di midollo osseo).

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