Carcinoma uroteliale terapia e prognosiCarcinoma uroteliale terapia e prognosi: dopo il tumore alla prostata, il tumore della vescica occupa il secondo posto nella patologia urologica (il 3% di tutti i tumori). E’ più frequente negli uomini, anche se negli ultimi anni il rapporto uomo-donna si va restringendo. E’ più facile riscontrarlo in soggetti di età tra i 60 e i 70.

Carcinoma uroteliale terapia e prognosi: trattamento

Le neoplasie di piccole dimensioni non infiltranti vengono trattate con la resezione transuretrale o la cistectomia (asportazione) parziale o totale, in base alla gravità e al tipo di tumore.
La resezione transuretrale viene eseguita attraverso un endoscopio (dotato in cima di bisturi elettrico e di telecamera) che viene introdotto attraverso l’uretra fino alla vescica. La cistectomia radicale è il trattamento standard delle neoplasie maligne vescicali infiltranti o dei carcinomi superficiali recidivi ad alto rischio di progressione.

Attualmente, comunque, spesso si utilizzano interventi combinati, che impiegano, in varie combinazioni, chemioterapia, radioterapia, immunoterapia e chirurgia.


Nel carcinoma in situ, è indicato il trattamento intravescicale con il bacillo di Calmette-Guerin, BCG, che prevede il posizionamento del farmaco direttamente nella vescica.

In fase avanzata, il trattamento terapeutico più indicato è di tipo polichemioteraputico.
Tra i farmaci attivi contro il carcinoma della vescica troviamo la gemcitabina, il cistaplino, la vinorelbina, le antracicline, ecc.

Una tecnica recente combina l’azione di una chemioterapia locale con un’induzione di ipertermia dell’organo (fino a 40-44°C).

Carcinoma uroteliale terapia e prognosi: prognosi

La prognosi, in caso di carcinoma della vescica, dipende da alcuni fattori: il grado, lo stadio, le dimensioni, l’età del paziente. Nel caso di tumori superficiali, la percentuale di soggetti ancora in vita 5 anni dopo l’intervento è dell’80%. Si può parlare di guarigione definitiva, però, solo per il 50% dei casi, perché gli altri recidivano.
Nei tumori invasivi, dopo 5 anni è ancora in vita il 50% dei pazienti se la neoplasia interessava solo la parete muscolre della vescica, il 20% se il carcinoma si era esteso anche alla regione intorno alla vescica.

Attualmente la ricerca si muove verso la ricerca di nuovi farmaci, l’ottimizzazione della terapia tramite migliori combinazioni e una migliore capacità diagnostica in termini di rapidità.

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