In genere il rapporto tra cane e gatto, a dispetto del comune preconcetto, è meno complicato di quello tra il gatto e i suoi simili. Rispetto ai gatti, i cani pongono meno problemi di rivalità in quanto più inclini a seguire, mentre i gatti, dominanti per natura, tendono a prendere il comando della situazione. Perciò non è affatto raro che, se il micio assume la guida e il controllo fin dall’inizio, cane e gatto vadano d’accordo. Pur tuttavia, non è detto che ciò si verifichi sempre, specie se il gatto è nervoso e il cane è dominante. In questo caso, la graduale introduzione di prudenti strategie che descriveremo di seguito, faciliterà la creazione di un sistema funzionale e armonioso.
Cane e gatto: le varie fasi di presentazione
1. Scambiare gli odori
Potete scambiare gli odori in uno dei seguenti modi:
- accarezzateli a turno senza lavarvi le mani;
- invertite le loro cucce;
- massaggiate il gatto sotto il mento con un panno che poi strofinerete sulle pareti e gli angoli di casa ad altezza di cane. Ripetete l’operazione massaggiando il cane e strofinando il suo odore a portata di gatto.
Quando fido e il micio percepiranno l’uno l’odore dell’altro, annuseranno con attenzione e talvolta con un po’ di inquietudine. Se la reazione agli odori provoca agitazione, ripetete la procedura in altri momenti, se invece non c’è una reazione di tale tipo e cane e gatto sembrano essersi abituati ai reciproci odori, potete passare allo step successivo.
2. Incontro a viso aperto
Se il vostro amico fido è irritabile o eccitato, cercate di stancarlo con il gioco o con una passeggiata impegnativa. Una volta che avrà scaricato le sue energie fisiche e nervose tenetelo calmo, reggetelo al guinzaglio e fate entrare il micio nella stanza dove c’è il cane. Senza forzarlo lasciate che il gatto gli si avvicini. Se il micio non si avvicina, oppure cerca di scappare o il cane tenta di inseguirlo, tenetelo fermo al guinzaglio, ponete il gatto in un’altra stanza e ripetete l’operazione dopo un po’ di tempo. Se invece il gatto si avvicina e il cane resta calmo, rispondendo senza fastidio alla curiosità del micio che a sua volta mostra propensione verso il nuovo amico, ricompensateli con dei bocconcini e passate alla fase seguente.
3. Ultimare la presentazione
Se cane e gatto sono tranquilli e tutto fila liscio, accertatevi per precauzione che il gatto abbia una via di fuga o dei punti in verticale dove potersi eventualmente arrampicare, dopodiché togliete il guinzaglio al cane.
Cane e gatto: utili accorgimenti per una serena convivenza
Programmate gli incontri quando fido e il micio sono tranquilli e abbastanza scarichi di energie. Seguite ogni fase con la massima attenzione specie se nella presentazione tra cane e gatto sono coinvolti dei cuccioli, che hanno una minore capacità di difendersi da soli. Incontri ripetuti e controllati per alcuni giorni, pongono di solito le basi per un’amicizia duratura e felice.
Cane e gatto parlano linguaggi differenti e ciò talvolta disorienta il vostro amico fido: se ad esempio il gatto agita la coda, il cane tende a pensare che lo faccia in segno di amicizia e se si avvicina, magari rimedia una zampata. Capita spesso che il gatto dia il benvenuto al cane con un colpo di zampa quando gli si avvicina, facendogli capire subito in questo modo chi è che comanda. Non punite il micio per questo, tale atteggiamento servirà a far comprendere al cane che deve mantenersi a distanza di sicurezza e un graffio aiuta a non dimenticare la lezione! Se però il micio è più nervoso e scappa via evitate assolutamente che il cane lo insegua. Tale atteggiamento, oltre a innescare una reazione ripetitiva difficilissima da sradicare, aziona nel cane un istinto predatorio dalle conseguenze non controllabili, che potrebbero anche essere fatali per il micio!
Evitate che cane e gatto si abituino a mettere il muso l’uno nella ciotola dell’altro. Non è facile stare sempre attenti al momento dei pasti, ma per non incorrere in problemi di salute, dovuti alla diversa composizione dei principi nutrienti nei rispettivi alimenti, è necessario che cane e gatto mangino ciascuno il proprio cibo. Un utile rimedio potrebbe essere quello di posizionare le rispettive ciotole in ambienti diversi.
Evitate che il cane abbia accesso alla cassetta igienica del gatto e viceversa.
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Educazione del gatto: letture consigliate
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Amare, capire, educare il proprio gatto – Acquista su Amazon – Il libro ci insegna a rendere ancora più confortevole l’esistenza del micio entrato a far parte della nostra famiglia, senza pretendere da lui una ridicola sudditanza, ma riconoscendo invece la sua natura, i suoi istinti, i suoi rituali. Dehasse dimostra che è possibile educare il nostro gatto a una convivenza basata sul rispetto reciproco, attraverso le tappe graduali di un percorso in cui l’uomo e l’animale imparano a conoscersi e ad accettarsi senza prevaricazioni. Educare un gatto, sostiene Dehasse, significa permettergli di vivere una vita da gatto in un ambiente di esseri umani, per essere felici in due.
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