Avvelenamento del cane: se sospettate che il vostro amico abbia ingerito una sostanza tossica, è vitale che interveniate tempestivamente!
Avvelenamento del cane: sintomi
I segni dell’avvelenamento possono essere molti e includono:
- tosse, fiato corto;
- agitazione, ansia;
- sangue nelle urine o nelle feci;
- perdita di sangue dalle gengive;
- inappetenza, sete;
- salivazione intensa;
- emorragia nasale e anale, vomito acuto;
- debolezza, tremori muscolari;
- tachicardia;
- mancanza di coordinazione, di equilibrio, convulsioni, collasso.
Avvelenamento del cane: cosa fare
Chiamate immediatamente il veterinario, che vi chiederà di fornirgli tutte le informazioni possibili per identificare la sostanza ingerita.
Il veterinario potrebbe chiedervi di far vomitare il cane, per diminuire l’assorbimento della sostanza: ponetegli uno o due cristalli di soda (non caustica) sulla superficie posteriore della lingua; di lì a poco, il cane dovrebbe iniziare a vomitare.
Oppure potete utilizzare l’acqua ossigenata. La proporzione che vi sarà utile per determinare la quantità da somministrare è 5 ml di acqua ossigenata ogni 5 kg: dunque un cane di 25 kg avrà precisamente bisogno di 25 ml di acqua ossigenata. Utilizzate una siringa senza ago per “costringerlo” a bere (non lo farà mai da solo).
Posizionate la siringa nell’angolo in basso della bocca, all’altezza dei molari, e iniettate dolcemente. Se la situazione degenera rapidamente non perdete tempo a misurare precisamente 5ml, andate a occhio. Se non avete una siringa fatevi aiutare da qualcuno e fategli bere almeno un cucchiaio di acqua ossigenata.
E’ importante che la bottiglia sia ancora sigillata, dato che se aperta da un po’, l’acqua ossigenata perde alcune proprietà indispensabili a indurre il vomito (potrà comunque essere usata per disinfettare e pulire).
Se non avete acqua ossigenata, un altro metodo che funziona è acqua e sale. Stesso procedimento descritto sopra.
Nel giro di due minuti il cane dovrebbe espellere quello che ha appena ingoiato.
Se la sostanza ingerita è caustica o corrosiva non inducete mai il vomito.
Recatevi subito dal veterinario con il cane e portate con voi la confezione della sostanza, se possibile, in modo che il medico potrà scegliere la terapia più indicata e specifica.
Bocconi avvelenati
Se l’avvelenamento è avvenuto a causa dell’ingestione di bocconi avvelenati durante una passeggiata all’aperto, le azioni da compiere sono simili:
- Chiamate subito il veterinario e spiegategli l’accaduto.
- Raccogliete eventuali residui di bocconi, sia per consegnarli al veterinario, sia per evitare che altri cani possano mangiarli, sia per poter sporgere denuncia del ritrovamento dei bocconi avvelenati.
- Portate il cane dal veterinario.
Il veterinario provvederà alle cure necessarie:
- Se la sostanza velenosa è un lumachicida, per cui non esiste un vero antidoto, procederà con lavande gastriche, cure con carbone attivo, fleboclisi e farmaci per controllare le convulsioni. le prime 24 ore saranno fondamentali per sperare nella sopravvivenza del cane, che però potrebbe riportare danni ai reni:
- Se la sostanza è un topicida, esiste un antidoto, la vitamina K1, che viene somministrata per 3-4 settimane. Se ci si accorge immediatamente dell’ingestione di questa sostanza, si può indurre il vomito.
- Se il boccone conteneva dei chiodi, il veterinario probabilmente opterà per la chirurgia per rimuoverli.
Avvelenamento del cane: tipi di veleno
Di seguito, sono descritte più in dettaglio le sostanze velenose qui elencate, con consigli utili per affrontare l’avvelenamento del cane:
- Acetaminofene (Paracetamolo);
- Acido acetilsalicilico;
- Organo fosfati o esteri fosforici carbamati (insetticidi e antiparassitari) usati in agricoltura e zootecnica;
- Cioccolato;
- Metaldeide (principale componente di molluschicidi e lumachicidi);
- Glicole etilenico (sostanza liquida usata come antigelo per motori, solventi, antiruggine, soluzioni per pellicole, ecc.);
- Stricnina (potente pesticida, si presenta sotto forma di polvere biancastra);
- Piombo (contenuto in vernici, linoleum, batterie, lubrificanti, ecc.);
- Topicidi;
- Fosfuro di zinco (usato come topicida ma anche nella preparazione di molti fertilizzanti);
- Paraquat (erbicida altamente tossico);
- Tallio – Arsenico (sostanze velenose presenti in veleni per topi, scarafaggi, e formiche).
Dott. Paolo Rastrelli (Ambulatorio Veterinario “La Pieve”, Uggiate Trevano, Como):
La velocità di azione dei tossici non è uguale per tutti i tipi di veleno, alcuni agiscono con velocità fulminea (ad esempio la stricnina) e quando il cane mostra i sintomi è già troppo tardi. Altri, come ad esempio i topicidi, sono più subdoli ed hanno esordio entro le 48-72 ed oltre.
Quando si è fuori con il proprio cane, per la passeggiata abituale, bisogna stare attenti a che l’animale non mangi cose abbandonate per terra o trovate nei cespugli, perché potrebbero essere fonte di assunzione di sostanze tossiche. Se capita che il cane ingerisca qualcosa osservare subito il comportamento del vostro animale e soprattutto che non faccia fatica a stare sulle zampe, che non perda l’equilibrio, che non salivi in modo smisurato, che non respiri in maniera affannosa e che soprattutto non manifesti tremori e convulsioni.
Potrebbe essere il caso che, il veterinario vi chieda di indurre il vomito al vostro cane, questo perché l’emesi deve essere stimolata entro 30-60 minuti dall’ingestione in caso di sostanze non istolesive (es. veleno per topi). L’emesi si pratica solo su soggetti vigili e coscienti e con il riflesso della deglutizione presente. Se invece sono state ingerite sostanze istolesive (es. acidi o derivati del petrolio) l’emesi non deve essere praticata, anzi EVITATA, perché provocherebbe danni ad esofago, faringe e vie aree. Ricordare che, la cosa più importante da fare quando si è sicuri o si sospetta che il proprio animale sia stato avvelenato o si sia avvelenato accidentalmente è quella di CHIAMARE SUBITO IL VETERINARIO E SEGUIRNE ALLA LETTERA LE ISTRUZIONI PRIMA DI GIUNGERE IN AMBULATORIO.
Avvelenamento del cane: Acetaminofene (Paracetamolo)
È una sostanza che viene comunemente usata in medicina umana come antipiretico (abbassa la febbre); il suo potere tossico è legato ad un suo metabolita attivo che abbassa il contenuto di glucatione del fegato e degli eritrociti danneggiandoli.
I dosaggi tossici per il cane sono pari a 150mg/kg di peso, mentre per il gatto 50mg/kg.
I sintomi sono:
- Depressione del sensorio,
- Vomito,
- Dolore addominale,
- Urina di colore scuro,
- Morte entro i 2-5 giorni dall’ingestione.
CHIAMARE SUBITO IL VETERINARIO.
Avvelenamento del cane: Acido Acetilsalicilico
Questa sostanza è molto più pericolosa per il gatto che per il cane, basta molto poco per avvelenare entrambi, basti pensare che al cane occorrono 50 mg/kg e al gatto solo 25 mg/kg.
I sintomi di avvelenamento da acido acetilsalicilico sono:
- Depressione,
- Anoressia,
- Ipertermia,
- Vomito con ematemesi (cioè vomito con rigurgito di sangue),
- Tachipnea,
- Insufficienza renale acuta,
- Debolezza,
- Atassia,
- Coma,
- Morte.
Se questa sostanza viene somministrata ripetutamente possono insorgere ulcera gastrica con perforazione, epatite di tipo tossico, anemia.
CHIAMARE SUBITO IL VETERINARIO.
Avvelenamento del cane: Organo fosfati o Esteri fosforici carbamati
Sono usati in agricoltura e zootecnia come insetticidi e antiparassitari; si presentano sotto forma di cristalli incolore o bianco-giallastri. Sono tossici per ingestione e per contatto cutaneo.
Antidoto: ATROPINO SOLFATO.
I sintomi tipici dell’avvelenamento dalle suddette sostanze sono:
- Lacrimazione,
- Scialorrea,
- Nausea,
- Vomito,
- Coliche addominali,
- Diarrea,
- Miosi,
- Broncospasmo,
- Incontinenza urinaria,
- Bradicardia,
- Tremori,
- Fascicolazione muscolari,
- Atassia.
La sintomatologia sopra descritti sono correlati alla quantità di sostanza tossica ingerita, al tempo trascorso dall’assunzione della sostanza e dal peso e mole del soggetto.
Nei casi più gravi insorgono convulsioni, coma, arresto cardiocircolatorio-respiratorio con conseguente morte.
Terapia
MAI INVENTARSI UNA TERAPIA PERSONALE, CONTATTARE SUBITO IL VETERINARIO.
Il medico provvederà a far vomitare l’animale intossicato, poi provvederà a bloccare l’azione del veleno tramite lavanda gastrica e somministrazione di antidoti e, nel caso di Esteri fosforici, paralidossima con ossigeno terapia e tutte le terapie di supporto.
Avvelenamento del cane: Cioccolato
Il cioccolato è un alimento con alto contenuto di teobromina e caffeina che nel cane sono tossiche rispettivamente in 100 mg/kg (teobromina) e 140 mg/kg (caffeina), sono sostanze eccitanti ed agiscono sul sistema nervoso e cardiocircolatorio.
- Vomito,
- Diarrea,
- Iperattività gastrica,
- Agitazione,
- Aumento della diuresi,
- Atassia,
- Tremori,
- Tachicardia,
- Aritmie cardiache,
- Bradicardia,
- Ipertermia,
- Convulsioni,
- Coma e morte.
I suddetti sintomi sono correlati alla quantità di cioccolato mangiato e per tale intossicazione non esiste un antidoto specifico, la prima cosa da fare è provocare il vomito, ma è opportuno che tale pratica la effettui il Medico Veterinario, con le conseguenti terapie di supporto.
Avvelenamento del cane: Metaldeide (lumachicidi)
È il principale componente di molluschicidi e lumachicidi, si presenta come un’esca di colore azzurro-blu-verde ed è tossica per ingestione. Agisce a livello del sistema nervoso centrale provocando deplezione (cioè riduzione o esaurimento) dei mediatori chimici quali adrenalina e noradrenalina.
Antidoto: non esiste antidoto specifico.
I sintomi compaiono nell’arco di 1-3 ore dall’ingestione e sono:
- Agitazione,
- Ansia,
- Midriasi,
- Iperestesia,
- Spasmi muscolari,
- Tremori,
- Tachicardia,
- Scialorrea,
- Vomito con tipico odore di formaldeide,
- Diarrea verdastra,
- Dispnea,
- Forte ipertermia (42-43°C).
In casi gravissimi si hanno convulsioni, coma e morte per insufficienza respiratoria.
Terapia: CHIAMARE SUBITO IL VETERINARIO, provvederà lui alle terapie necessarie.
Avvelenamento del cane: Glicole Etilenico
È una sostanza liquida che viene usata come antigelo per motori, solventi, antiruggine, soluzioni per pellicole, ecc.
Le dosi tossiche per il cane sono di 4-6 ml/kg e per il gatto di 1,5 ml/kg.
Nell’avvelenamento da glicole etilenico vi sono tre stadi:
- I stadio: nei 30 minuti-12 ore dall’ingestione compaiono segni neurologici quali atassia, appoggio sulle nocche, convulsioni, neuropatie periferiche, ipereccitabilità, stato stuporoso, anoressia, vomito, ipertermia, poliuria e polidipsia, coma e morte.
- II stadio: tra le 12 e le 24 ore successive all’ingestione: segnali cardiorespiratori quali tachipnea e tachicardia.
- III stadio: tra le 24 e le 72 ore dall’ingestione insufficienza renale oligurica oltre a depressione del sensorio, vomito, diarrea e iperazotemia.
La prognosi, per questo tipo di avvelenamento, varia tra grave, gravissima, infausta.
CHIAMARE IMMEDIATAMENTE IL VETERINARIO.
Avvelenamento del cane: Stricnina
È un pesticida molto potente, si presenta sotto forma di polvere biancastra e molto amara; è tossica per ingestione perché viene assorbita dal tratto gastro-enterico in maniera rapidissima bloccando la glicina. Per questa sostanza non esistono antidoti specifici.
I sintomi compaiono entro 10-30 minuti dall’ingestione, l’intervallo che intercorre tra la comparsa dei sintomi e la morte varia da 1minuto a 3 ore. Basti pensare che la dose tossica per un cane è molto bassa ovvero è pari a 0,75 mg/kg di peso dell’animale.
I sintomi sono:
- Opistotono,
- Labbra retratte,
- Contrazioni tonico-cloniche,
- Convulsioni,
- Ipereccitabilità,
- Midriasi,
- Dispnea,
- Ipertermia,
- Morte per arresto cardio-respiratorio.
Tutto quanto descritto fino ad ora con l’animale cosciente.
Terapia: se il cane ha appena ingerito il veleno FARLO VOMITARE (ma solo se si è sicuri che sia appena avvenuta l’ingestione) e CHIAMARE SUBITO ILVETERINARIO.
Se i sintomi sono già iniziati il vomito non ha più senso e bisognerà affidarsi solo alla terapia che potrà approntare il veterinario e consistente in diazepam, tiopentale, ossigeno-terapia e fluido-terapia.
È molto importante ridurre al minimo le stimolazioni sensoriali data l’elevata eccitabilità del soggetto avvelenato.
Avvelenamento del cane: Piombo
Fonti di avvelenamento da piombo possono essere le vernici, il linoleum, le batterie, i lubrificanti, ecc. La sintomatologia riscontrabile in questo tipo di intossicazione è solitamente a livello gastroenterico con:
- Vomito,
- Diarrea e/o costipazione,
- Dolori addominali,
- Anoressia,
il tutto accompagnato anche da sintomatologia neurologica quale:
- Convulsioni,
- Isteria,
- Alterazioni comportamentali,
- Atassia,
- Cecità,
- Masticazione a vuoto.
Nel caso di avvelenamento da piombo bisogna effettuare però delle diagnosi differenziali con alcune patologie che portano alcuni sintomi in comune. Quindi è opportuno PORTARE SUBITO IL CANE DAL VETERINARIO che provvederà, oltre che ad attuare la terapia adeguata anche a differenziare la diagnosi con malattie quali:
- Cimurro,
- Epilessia,
- Rabbia,
- Parassitosi intestinale,
- Gastroenterite,
- Pancreatite acuta,
- Encefalite,
- Problemi di origine vertebrale,
- Altri tipi di avvelenamento.
Avvelenamento del cane: topicidi (ad azione anticoagulante)
Vengono utilizzati in derattizzazione ambientale (avvelenamento accidentale) o usati per preparare esche a scopo di avvelenamento doloso. Si trovano in commercio sotto forma di granuli blu, rossi o fucsia, oppure in bustine contenenti un liquido blu o una cialda nera. Sono tossici per ingestione e bloccano i fattori della coagulazione del sangue vit-K dipendenti.
Antidoto: VITAMINA K.
I sintomi sono:
- Spossatezza,
- Inappetenza,
- Sete smisurata,
- Mucose pallide,
- Dispnea,
- Perdita di sangue da orifizi naturali,
- Ematomi sottocutanei,
- Ematomi sottolinguali.
I suddetti sintomi insorgono dalle 48 ore ai 4-5 giorni successivi all’ingestione. Se ci si accorge che il cane ha mangiato un’esca bisogna provocare immediatamente il vomito e come conseguenza correre dal Veterinario che somministrerà subito l’antidoto. Se i sintomi sono già evidenti NON FARE NULLA MA CORRERE DAL VETERINARIO.
Avvelenamento del cane: fosfuro di zinco
È una sostanza adoperata come rodenticida (topicida) ma che può essere impiegata anche nella preparazione di molti fertilizzanti; è una polvere nero-grigiastra, tossica per ingestione.
Per essa non esistono antidoti specifici.
Questa sostanza colpisce fegato e reni provocando morte.
I sintomi sono:
- Schiuma dalla bocca,
- Odore di aglio,
- Vomito,
- Diarrea,
- Forti dolori addominali,
- Grave dispnea con edema polmonare,
- Insufficienza epato-renale acuta,
- Convulsioni con crisi in crescendo,
- Coma,
- Morte.
CHIAMARE IMMEDIATAMENTE IL VETERINARIO.
Avvelenamento del cane: Paraquat
È un erbicida altamente tossico e può essere utilizzato solo da personale professionalmente preparato ma soprattutto AUTORIZZATO.
L’avvelenamento avviene per ingestione, per contatto e per inalazione (tossicità polmonare).
Se l’avvelenamento avviene per ingestione si hanno notevoli danni alla bocca e allo stomaco; una volta nell’organismo poi si scatenano delle reazioni e reni, fegato, tratto gastro-enterico, sistema cardio-vascolare e polmonare. Causa ridotta funzionalità, lesioni tissutali con emorragia e fibrosi polmonare con morte nei casi più gravi.
Se l’avvelenamento avviene con piccole o medie dosi i sintomi si presentano nell’arco di qualche giorno o addirittura di qualche settimana.
I sintomi sono:
- Insufficienza epatica,
- Insufficienza renale,
- Insufficienza cardiaca,
- Confusione,
- Attacchi epilettici,
- Debolezza muscolare,
- Insufficienza respiratoria,
- Coma,
- Morte.
È inoltre molto irritante per gli occhi e per il tratto respiratorio; può causare, se inalato, edema polmonare. Se vi sono ripetuti contatti a livello epidermico si va incontro a dermatiti con addirittura danni ungueali.
CHIAMARE IMMEDIATAMENTE IL VETERINARIO.
Avvelenamento del cane: Tallio – Arsenico
Sono sostanze velenose presenti in veleni per topi, scarafaggi e formiche. Sono tossici per ingestione e non hanno antidoti specifici.
I primi segni possono comparire entro 30 minuti dall’assunzione e sono:
- Scialorrea,
- Vomito,
- Diarrea emorragica,
- Dolore addominale,
- Debolezza muscolare,
- Tremori,
- Atassia,
- Dispnea,
- Insufficienza renale acuta,
- Coma e morte.
CHIAMARE IMMEDIATAMENTE IL VETERINARIO.
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