Ansia da prestazioneL’ansia da prestazione è una difficoltà molto diffusa, a qualunque età, e colpisce sia uomini sia donne.

L’ansia è un meccanismo fisiologico non sempre deleterio, infatti, ha anche la funzione di proteggerci e aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi. Può spingerci ad assicurarci che intorno a noi non ci siano minacce per la nostra incolumità fisica, a prepararci al meglio per una competizione sportiva migliorando le nostre performance, oppure a mantenere una dieta e uno stile di vita equilibrati per non incorrere in problematiche fisiche.
L’ansia diventa un ostacolo al nostro benessere solo quando è eccessiva, cioè quando la preoccupazione è sproporzionata al pericolo reale.

Chi soffre di ansia da prestazione attraversa momenti di agitazione quando, nelle situazioni che affronta, c’è il pericolo che il proprio valore venga messo in discussione se non raggiunge il risultato sperato.
La persona, nel vivere alcune esperienze, concentra tutta la propria attenzione su ciò che stanno osservando o pensando gli altri del proprio comportamento, che, immancabilmente, perde di naturalezza e fluidità rendendo probabile il fallimento temuto. Gli insuccessi renderanno l’ansia sempre più intensa e la persona più preoccupata e tesa, a scapito di un’azione più sciolta e naturale.
Inoltre, la paura di non farcela a volte spinge la persona a ricercare una prestazione “perfetta” -quasi a voler dimostrare a se stesso e agli altri la propria abilità- al fine di scongiurare ed esorcizzare i propri timori. Ma così facendo si va incontro a un fallimento ancora più probabile e a una conseguente riduzione della fiducia in se stessi e dell’autostima.

Ansia da prestazione sessuale

L’ansia da prestazione sessuale colpisce sia uomini sia donne. L’importanza che si attribuisce all’essere riconosciuti dei bravi amanti e al non deludere l’altro rendono più complicato il vivere con tranquillità e naturalezza l’esperienza sessuale e l’ansia che si genera può causare un calo del desiderio in entrambi, difficoltà nell’ottenere o mantenere l’erezione (nell’uomo) o di raggiungere l’orgasmo (nella donna).


Tra le cause di ansia da prestazione nell’uomo troviamo:

  • preoccupazione di non essere “all’altezza” sessualmente e di essere criticati o derisi dall’amante
  • mancanza di fiducia in se stessi e nelle proprie abilità amatorie
  • imbarazzo nell’essere poco dotato (per chi ritiene che le dimensioni del proprio pene siano “insufficienti”)
  • abuso di sostanze (alcool, droghe, farmaci)
  • focalizzazione sul funzionamento del pene durante il rapporto (invece di “lasciarsi andare”)
  • profezia che si autoavvera: per mancanza di autostima, si programma, più o meno inconsciamente, il proprio fallimento sessuale.

L’ansia da prestazione causa l’interruzione del processo naturale che porta il pene dallo stato di riposo a quello eretto.

In seguito a stimoli sessuali di tipo visivo, olfattivo, tattile, immaginativo, ecc. si innesca l’eccitazione mentale che provoca il rilascio di ormoni. Questi, avvicinandosi alla zona genitale, causano il rilasciamento delle cellule muscolari lisce del pene e l’afflusso di sangue nei corpi cavernosi, generando il rapido ingrossamento dell’organo sessuale maschile. Quando però il processo di eccitazione viene disturbato, il meccanismo naturale non si completa.
Se il processo psicologico di eccitazione non segue il suo corso fluidamente a causa di ansie, preoccupazioni, pensieri o immagini “inadeguati”, il pene riceve meno sangue e la stabilità dell’erezione ne risente.
Inoltre, gli stati ansiogeni favoriscono la produzione di ormoni dello stress (come l’adrenalina) che, provocando il restringimento dei vasi sanguigni, complicano ancora di più la situazione.

Indicazioni utili per affrontare l’ansia da prestazione sessuale

  • Innanzitutto, è utile ricordare che l’ansia da prestazione è una difficoltà diffusissima a qualunque età e in cui tutti gli uomini si sono imbattuti più spesso di quanto si creda. In una società narcisistica, la spinta a dover dimostrare sempre il proprio valore e le proprie capacità rende anche i momenti d’amore una sorta di competizione, fonte di ansia e di stress.
  • Anche nella sessualità un minimo di ansia riveste un ruolo importante. Un timore eccessivo rende difficoltosa una performance sessuale, ma l’assenza totale di ansia renderebbe il rapporto un atto meccanico, evidenziando una totale mancanza di attenzione verso la propria partner. Un livello d’ansia ottimale deve far parte della nostra intimità, esprime il nostro lato umano e mostra il rispetto, l’interesse, l’attenzione e l’amore che proviamo per l’altra/o.
  • L’ansia, in una qualche misura, accompagna anche la tua partner. Parlate delle vostre difficoltà. condividete le vostre preoccupazioni, cercando insieme una soluzione all’impasse. Mostrare un proprio lato vulnerabile è indice di forza, l’altro non ti giudicherà male e tu ne guadagnerai in autostima. Potrete sdrammatizzare insieme i momenti di difficoltà, un atteggiamento che favorisce l’attenuazione dell’ansia…
  • Usare tecniche di rilassamento e pratiche meditative prima di fare sesso può giovare alla riduzione dell’ansia.
  • Non aver fretta di raggiungere l’erezione. Prolunga la fase dei preliminari, crea gradualmente l’intesa e l’intimità, entra in sintonia con la tua partner, che ama questa fase. Dedicale la tua attenzione attraverso le carezze, gli sguardi, le parole, le labbra… (dimenticati del pene…).
  • Concentrati sulle sensazioni che provi in quel momento… Mantieni la consapevolezza su quello che senti, i profumi, i sapori… lascia riposare la mente…
  • Non crearti troppe aspettative di grande performance… Sentirai meno pressione… Adotta un atteggiamento di accettazione di quel che verrà… Ci saranno altri momenti per consolidare e migliorare la vostra sintonia…
  • Comunicate durante l’atto sessuale… anche con sguardi, sorrisi… può aiutare ad alleviare l’ansia e a entrare in sintonia più facilmente…
  • Prova i farmaci che favoriscono l’erezione (Viagra, ecc.)… Se il problema non è grave, potrebbero aiutarti all’inizio di una relazione, e, in seguito, avendo mostrato alla tua partner il tuo normale funzionamento sessuale, l’ansia dovrebbe ridursi e potrai diminuire le dosi fino a eliminarle del tutto…
  • Se il problema persiste, potresti rivolgerti, da solo o in coppia, a un sessuologo, che ti suggerirà le strategie più adatte a te/voi e alla tua/vostra difficoltà…
  • Segui uno stile di vita equilibrato; fai attenzione a: dieta, sonno, attività fisica, fumo, alcool, droghe.

Roberto Gentile (contatti)

Ansia da prestazione: letture consigliate

Alcuni libri che potete acquistare su Amazon:

1. Come ho vinto l’ansia da prestazione sessuale: Storie di chi è guarito da un problema diffuso – «Come ho vinto l’ansia da prestazione sessuale» contiene le storie vere di dieci persone che hanno sofferto di questo problema e che raccontano con sincerità le loro esperienze. Il lettore potrà così identificarsi con le disavventure dei protagonisti, rivivere il loro percorso terapeutico, apprendere modalità di reazione adeguate. Farà insomma un passo avanti verso la guarigione, provando alla fine una sensazione che considerava irraggiungibile, ossia quella di avere una vita sessuale finalmente appagante.

2. Il piacere senza stress: Come superare l’ansia da prestazione sessuale – Basandosi sui principi e sulle tecniche di intervento della psicoterapia cognitiva e comportamentale, questa preziosa guida affronta aspetti teorici e pratici dell’ansia da prestazione sessuale, suggerendo modalità efficaci per affrontare e risolvere definitivamente il problema.Il piacere senza stress è un invito a conoscere meglio la natura e le cause dell’ansia da prestazione sessuale. Impareremo come fare per gestire questo stato e per spezzare il legame tra prestazione sessuale e ansia. Vedremo inoltre come migliorare l’autostima e come imparare a essere più assertivi, con un piccolo aiuto da fiori e piante.


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