AidsAids: sigla di Acquired Immuno Deficiency Syndrome, cioè sindrome di immunodeficienza acquisita. Con questo termine si indica una forma morbosa di origine virale (infezione da HIV: virus dell’immunodeficienza umana; è un retrovirus del genere lentivirus, caratterizzato cioè dal dare origine a infezioni croniche, che sono scarsamente sensibili alla risposta immunitaria ed evolvono lentamente ma progressivamente), caratterizzata da uno stato di profonda compromissione delle difese immunitarie, prevalentemente a carico dell’immunità cellulo-mediata, con interessamento quantitativo e qualitativo dei linfociti T CD4+ della sottoclasse cosiddetta helper (in quanto facilitano la risposta immunitaria cellulare e umorale a opera degli anticorpi).


Si parla pertanto di AIDS quando tali cellule scendono al di sotto di 200/mm3. Questa condizione di marcata immunodepressione viene detta acquisita per distinguerla dalle forme di immunodeficienza congenita e si accompagna a gravi manifestazioni cliniche in quanto espone il paziente al rischio elevatissimo di contrarre infezioni sostenute da svariati agenti patogeni, spesso da microrganismi che in condizioni normali non sono quasi mai in grado di aggredire l’organismo umano.

Aids: trasmissione contagio

I primi casi di AIDS possono essere fatti risalire al 1979, ma la prima diagnosi è stata posta solo nel 1981, quando alcuni giovani omosessuali di Los Angeles furono colpiti da un’infezione polmonare causata da un germe (Pneumocystis carinii) che può provocare malattia solo in individui immunodepressi; fu così stabilito un nesso tra omosessualità e immunodepressione, nesso che poco tempo dopo si estese anche a un’altra categoria di soggetti, i tossicodipendenti che si iniettavano droghe per via endovenosa, segno che l’agente causale della malattia poteva trasmettersi attraverso il sangue.

Oltre a questi due gruppi principali, ne sono stati successivamente evidenziati altri a rischio: gli emofiliaci, soggetti all’infezione per la possibilità di essere trasfusi con sangue contaminato, i bambini appartenenti a famiglie di cui almeno un membro è a rischio (spesso si tratta della madre che ha trasmesso il virus al figlio durante la gravidanza), inoltre soggetti eterosessuali che abbiano avuto rapporti sessuali con persone infettate senza peraltro essere soggetti a rischio.

La trasmissione della malattia avviene quindi attraverso il sangue, lo sperma, le secrezioni o i liquidi sessuali infetti.

Le pratiche di sesso non penetrativo non possono essere definite prive di rischi in assoluto, sebbene le segnalazioni di contagio sicuramente attribuibili ad esse abbiano un valore del tutto aneddotico e di eccezionale rarità.[48]

Non esistono dimostrazioni della contagiosità mediante fellatio: esiste sicuramente una plausibilità biologica del contagio, ma l’esperienza medica parla di un rischio ridotto. In ogni caso la pratica può essere rischiosa solo se sperma infetto entra a contatto con ferite, mucose lacerate (anche microlacerate) o ulcerate della bocca. Il rischio è oggettivamente nullo in assenza di contatto con lo sperma o per chi riceve la fellatio, anche se chi la pratica è un sieropositivo contagioso. L’uso del preservativo annulla qualsiasi possibilità di contagio.

Aids: sintomi

Sintomi che possono presentarsi singolarmente o in combinazione tra loro

  • Febbre
  • Stanchezza e spossatezza
  • Sudorazione notturna
  • Linfonodi molto gonfi, non solo nei pressi della gola
  • Mal di gola
  • Eruzioni cutanee

Sintomi meno frequenti:

  • Dolori ai muscoli e alle articolazioni
  • Diarrea, nausea e vomito
  • Disturbi alle mucose orali e vaginali

Spesso i sintomi si attenuano dopo qualche giorno (da 3 a 10), ma possono talvolta durare anche più a lungo.

Aids: decorso e fasi

Fino alla manifestazione dell’Aids vero e proprio, un’infezione da HIV non trattata attraversa tre fasi, la cui durata varia da persona a persona. Ecco perché il periodo durante il quale le persone sieropositive possono vivere senza disturbi può durare da pochi mesi a più di quindici anni. L’intensità con la quale il virus HIV si riproduce, compromettendo in tal modo il sistema immunitario, può essere verificata in qualsiasi momento in laboratorio mediante un esame del sangue.

1a fase: infezione primaria e fase di latenza

Nelle prime settimane dal contagio il virus si replica molto rapidamente. Ecco perché in questa fase può essere trasmesso facilmente al proprio partner o alla propria partner sessuale. In questo periodo si possono accusare sintomi simili a quelli di un raffreddore o di una leggera influenza: febbre, eruzioni cutanee, stanchezza, mal di testa. Molte persone o medici non si accorgono di tali sintomi o non li collegano a un’infezione da HIV. È pertanto importante segnalarli al proprio medico.


I sintomi della prima fase scompaiono spontaneamente dopo qualche settimana poiché il sistema immunitario reagisce con anticorpi all’attacco dei virus. In seguito, l’infezione da HIV decorre senza manifestazioni particolari. Di norma, le persone sieropositive non accusano disturbi e possono vivere senza accorgersene per diversi anni. Tuttavia, il virus continua a proliferare, danneggiando continuamente il sistema immunitario.

2a fase: fase con sintomi generali

La costante proliferazione del virus indebolisce via via il sistema immunitario che non è più in grado di difendere l’organismo dalle malattie. Il corpo manifesta ora più spesso segni di immunodeficienza quali gonfiore persistente dei linfonodi, persistente sudorazione notturna e altri sintomi.

3a fase: Aids

In questa fase il sistema immunitario è talmente danneggiato da non riuscire più a respingere ed evitare gravi malattie potenzialmente letali. In presenza di determinate combinazioni di malattie si parla di Aids. Esiste un’ampia gamma di queste cosiddette «malattie che definiscono l’Aids»: dalle malattie da cancro a determinate tipologie di polmoniti, alla presenza del fungo candida albicans nell’esofago. Dopo la conclamazione dell’Aids – senza trattamento – la speranza di vita della persona affetta varia da pochi mesi a tre anni.

Aids: diagnosi

La diagnosi di AIDS in una persona infetta da HIV si basa sulla presenza di alcuni precisi segni sintomi e su alcuni esami di laboratorio.

Il test dell’HIV viene consigliato a tutti gli individui a rischio, includendo tutti coloro a cui viene diagnosticata una malattia a trasmissione sessuale. In molti aree del mondo, un terzo dei portatori di HIV scopre la sua condizione solo in una fase avanzata della malattia, quando ormai i segni di una grave immunodeficienza sono diventati evidenti.

Il test HIV viene solitamente effettuato su sangue venoso. Molti laboratori utilizzano la quarta generazione di test di screening che rilevano anticorpi anti-HIV (IgG e IgM) e l’antigene p24 dell’HIV. Il rilevamento di anticorpi per HIV in un paziente precedentemente noto come negativo è evidenza di infezione da HIV. Gli individui cui il primo test ha evidenziato una positività verranno sottoposti ad un nuovo esame su un secondo campione di sangue per confermare i risultati.

Il periodo finestra (il tempo tra l’infezione iniziale e lo sviluppo di anticorpi rilevabili) può variare da 1 a 3 mesi per la sieroconversione, quando l’esame viene eseguito con i moderni test combinati anticorpo/proteina p24. Il rilevamento del virus mediante reazione a catena della polimerasi (PCR) durante il periodo finestra è possibile e consente una diagnosi più precoce.

Gli eventuali risultati positivi ottenuti con la PCR vengono confermati da test anticorpali. I test di routine per l’infezione da HIV se utilizzati nei neonati e nei bambini, nati da madri sieropositive, non hanno alcun valore, in quanto vi è la presenza di anticorpi materni nel sangue del bambino. Per una corretta diagnosi in questi soggetti è necessario ricorrere alla PCR.

Aids: trattamento

Il trattamento dell’infezione da HIV è fondamentale per prevenire lo sviluppo dell’AIDS e mantenere bassi, per un lungo periodo, i livelli di virus circolante.

L’infezione da HIV è stata oggetto, negli ultimi venti anni, di intensa ricerca che ha portato allo sviluppo di nuovi farmaci specifici.
In particolare, dal 1996 è stata messa a punto la terapia anti-retrovirale combinata ad alta efficacia (Highly Active Anti-Retroviral Therapy – HAART). Tale terapia consiste nella combinazione di due o tre farmaci a diverso meccanismo di azione (inibitori della trascrittasi inversa, inibitori della proteasi, inibitori dell’integrasi, inibitori della fusione ed ingresso virale).

La combinazione dei farmaci impedisce la replicazione e la diffusione del virus nell’organismo, tenendo sotto controllo gli effetti nocivi dell’infezione virale.
Grazie a questa terapia combinata, si sono notevolmente ridotti i casi di AIDS tra le persone HIV-sieropositive.

In tal modo l’infezione da HIV, una volta associata a elevata mortalità, si è trasformata in un’infezione cronica da gestire nel lungo periodo. Poiché questi farmaci hanno un costo rilevante e possono provocare effetti indesiderati, nonché sviluppare resistenze farmaco-specifiche, il trattamento dell’infezione da HIV deve essere prescritto dal medico curante sulla base dello stato dell’infezione, valutato individualmente tramite parametri clinici e di laboratorio.

L’HIV è particolarmente adattabile ed è necessario che le terapie vengano seguite scrupolosamente.

Dopo la diagnosi di AIDS, se il trattamento non è disponibile, la sopravvivenza varia tra i 6 mesi e i due anni. La disponibilità di farmaci antiretrovirali e la prevenzione dalle infezioni opportunistiche riduce il tasso di mortalità dell’80% e aumenta la speranza di vita a 20-50 anni; tale periodo diminuisce quanto più tardi è iniziato il trattamento.

Aids: prevenzione

La prevenzione si basa ovviamente sull’eliminazione (astinenza o relazione stabile con soggetto non sieropositivo, uso di siringhe monouso ecc.) o sulla riduzione dei rischi del contagio (preservativo, basso numero di partner ecc.).

Si è finora dimostrata una chimera la realizzazione di un vaccino che eradichi l’HIV dall’organismo, sia per il ciclo biologico particolare dei retrovirus, sia l’altissima variabilità del virus stesso.

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